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Post N° 166


Mahmoud Ahmadinejad sara’ a New York la settimana prossima, il 24 settembre, per il congresso delle Nazioni Unite. Nel frattempo fervono i preparativi per le manifestazioni di protesta che si svolgeranno nella citta’ a cui parteciperanno un gran numero di dimostranti, cittadini ed associazioni, comunita’ebraiche, cristiani del CUFI (Christian United for Israel) ed un gran numero di dissidenti iraniani,  per un gran raduno di gente che vuole far sentire alta la sua voce contro il presidente del regime iraniano che, noncurante del dissenso dentro e fuori del suo paese, a dispetto anche delle sanzioni dell’ONU, continua imperterrito il suo programma bellico e  la sua corsa all’atomica. Lui e’ lo sponsor del terrore e il rappresentante di quel regime che ha gia’ dichiarato guerra all’Occidente da quando ha manifestato la sua perversa volonta’ di distruggere Israele e ha iniziato a dotarsi di armi per farlo  costruendo le centrifughe per l'arricchimento dell'uranio. Il programma nucleare iraniano  è una minaccia per il mondo intero e alimenta venti di guerra su tutti i fronti. Ed e’ per questa ragione che Mitt Romney, ex governatore del Massachusetts e candidato presidenziale repubblicano, nel suo discorso a Manhattan di mercoledi’, ha fatto molto parlare di se’ i mass-media, lanciando un appello per sbarrare il passo ad Ahmadinejad, sostenendo che quell’uomo dovrebbe essere arrestato e indiziato per incitazione al genocidio e per violazione del diritto internazionale. L’anno scorso lo stesso Mitt Romney ha rifiutato di assegnare una scorta di polizia a Mohamed Khatami, l’ex presidente iraniano,quando era venuto in visita all’Universita’ di Harvard mandandogli, senza mezzi termini, un chiaro messaggio che non era certamentedi benvenuto. Quel Khatami che invece, in visita in Italia nel maggio scorso, i politici  dell’attuale coalizione di governo hanno ricevuto in ”pompa magna” mentre il sindaco di Roma, Walter Veltroni, addirittura ha avuto spudoratamente anche l’ardire di invitarlo a Roma, in Campidoglio, mentre  si accingeva a lasciare l’Italia. Questo per rimarcare la differenza di stile fra i due paesi….. ma c’e’ di piu’. Nel giorno dell’arrivo a N.Y. di Ahmadinejad che provocatoriamente ha espresso la volonta’ di  depositare una corona alle vittime dell’11 settembre a Ground Zero suscitando la pubblica indignazione, proprio in quel giorno,  i Marines ( U.S. Marine Corps)  si riverseranno in folto numero per le strade di Midtown inondandole, confluendo in Time Square e partecipando ad esercitazioni militari per il reclutamento di nuove matricole.  Una strana coincidenza! Benny Avni, giornalista del New York Sun,  nell’articolo intitolato: “ New York, Braces for Ahmadinejad “ del 20 settembre ci ricorda  un curioso  avvenimento del passato ma sempre attuale, che Theodor Roosevelt ha menzionato nella sua autobiografia pubblicata nel 1913, di quando era capo della polizia di New York ( Police Commissioner), la citta’ che si preparava a ricevere la visita di un tedesco antisemita e, dato che generalmente gli antisemiti sono dei gran codardi , “ La cosa migliore da farsi e’ coprirlo di ridicolo” disse e gli assegno’ come scorta dei poliziotti ebrei molto nerboruti perche’ quell’antisemita se la facesse sotto, preso dalla tremarella! La cosa funziono’alla perfezione!    (Piera Prister Bracaglia Morante, 21 settembre 2007, Informazione Corretta)