L'uomo ha sempre invidiato il lupo. Anticamente era il principale rivale nella caccia, e l'uomo lo invidiava e adorava per le sue capacità. Il lupo poteva avvalersi di zanne, artigli, capacità di vedere nel buio, potenza. Tutte qualità che l'uomo aveva in misura molto minore. Allora, prima della caccia, gli sciamani si vestivano con pelli di lupi, assumevano droghe allucinogene e cercavano di entrare in contatto con gli spiriti, che altri non erano se non i lupi. Tramite questo rito, gli sciamani, infondevano potenza e maggiori capacità percettive nei cacciatori che stavano per partire. Così gli uomini partivano a caccia sotto gli occhi dei lupi che stazionavano lì intorno.Gli sciamano usavano sempre nei loro riti degli animali totem, che servivano a proteggere la comunità e a darne sostegno. Per i cacciatori nomadi dell'Asia centrale, questo animale era il lupo; per altri popoli, era un altro animale, come giaguaro, orso, e altro ancora.Con l'evoluzione culturale e religiosa, l'uomo, ha associato il lupo a spirito psicopompo, cioè una creatura che giuda la anime nell'Aldilà. Un canto funebre molto antico, è quello dei rumeni: "Il lupo apparirà davanti a te…prendilo come tuo fratello, perché il lupo conosce l'ordine delle foreste…egli ti condurrà per via piana verso il Paradiso…"In seguito, nacquero moltissimi miti sulla Creazione, e avevano quasi sempre come protagonista il lupo. Nel mito greco, Artemide e Febo, erano divinità nate da Latona trasformatasi in lupa.Licaone, primo vero lupo mannaro del mito, uccideva e mangiava uomini in onore di Giove. Un giorno lo stesso Giove si presentò a chiedergli ospitalità. Prima, però, Licaone volle accertarsi se il suo ospite non fosse veramente un Dio, e così gli servì come pasto le carni di un essere umano (alcune fonti dicono si trattasse del figlio di Licaone). Giove si indignò, e per punizione bruciò il tempio, e tramutò lo stesso Licaone in un lupo.I Celti e i Sabini si proclamavano "Figli del Lupo
Il Lupo, spirito guida
L'uomo ha sempre invidiato il lupo. Anticamente era il principale rivale nella caccia, e l'uomo lo invidiava e adorava per le sue capacità. Il lupo poteva avvalersi di zanne, artigli, capacità di vedere nel buio, potenza. Tutte qualità che l'uomo aveva in misura molto minore. Allora, prima della caccia, gli sciamani si vestivano con pelli di lupi, assumevano droghe allucinogene e cercavano di entrare in contatto con gli spiriti, che altri non erano se non i lupi. Tramite questo rito, gli sciamani, infondevano potenza e maggiori capacità percettive nei cacciatori che stavano per partire. Così gli uomini partivano a caccia sotto gli occhi dei lupi che stazionavano lì intorno.Gli sciamano usavano sempre nei loro riti degli animali totem, che servivano a proteggere la comunità e a darne sostegno. Per i cacciatori nomadi dell'Asia centrale, questo animale era il lupo; per altri popoli, era un altro animale, come giaguaro, orso, e altro ancora.Con l'evoluzione culturale e religiosa, l'uomo, ha associato il lupo a spirito psicopompo, cioè una creatura che giuda la anime nell'Aldilà. Un canto funebre molto antico, è quello dei rumeni: "Il lupo apparirà davanti a te…prendilo come tuo fratello, perché il lupo conosce l'ordine delle foreste…egli ti condurrà per via piana verso il Paradiso…"In seguito, nacquero moltissimi miti sulla Creazione, e avevano quasi sempre come protagonista il lupo. Nel mito greco, Artemide e Febo, erano divinità nate da Latona trasformatasi in lupa.Licaone, primo vero lupo mannaro del mito, uccideva e mangiava uomini in onore di Giove. Un giorno lo stesso Giove si presentò a chiedergli ospitalità. Prima, però, Licaone volle accertarsi se il suo ospite non fosse veramente un Dio, e così gli servì come pasto le carni di un essere umano (alcune fonti dicono si trattasse del figlio di Licaone). Giove si indignò, e per punizione bruciò il tempio, e tramutò lo stesso Licaone in un lupo.I Celti e i Sabini si proclamavano "Figli del Lupo