Petre & Palore

Una parola una pietra in un fiume gelido.Un'altra pietra.Dovrei avere più pietre per passare dall'altra parte

 

 

AREA PERSONALE

 

ULTIMI COMMENTI

Impegnatevi di più con i post non posso essere l'unico...
Inviato da: cassetta2
il 29/10/2020 alle 09:56
 
una storia narra di un grande signore che chiese ad un...
Inviato da: PerturbabiIe
il 11/01/2016 alle 14:03
 
Ho camminato sotto il bosco improvvisa si aprì la Grande...
Inviato da: alfazulu31
il 23/12/2013 alle 17:56
 
anche i tuoi auguri lo sono ;)
Inviato da: ladymiss00
il 30/11/2013 alle 20:04
 
grazie
Inviato da: ladymiss00
il 30/11/2013 alle 19:57
 
 

LA PERFEZIONE È TERRIBILE...

"Pensa. Ne sei capace. Sopratutto non devi fuggire nel sonno-dimenticare i dettagli - ignorare i problemi - costruire barriere fra te e il mondo e le allegre ragazze brillanti - ti prego, pensa, svegliati.

 

Sylvia Plath

 

TAG

 

FACEBOOK

 
 
Citazioni nei Blog Amici: 13
 
 
RSS (Really simple syndication) Feed Atom
 

CERCA IN QUESTO BLOG

  Trova
 

 

« silenzio al cinema: di c...because the light »

La parola del padre

Post n°42 pubblicato il 01 Dicembre 2012 da ladymiss00

Sei ragazze. Sei giovani attrici selezionate durante un giro di seminari tenuti da Koreja nell'Europa centro orientale. Sei giovani donne si incontrano in uno dei tanti crocevia del presente. Quei non luoghi che frequentiamo senza vedere. Ola, Anna Chiara, Simona, Irina, Alessandra, Rosaria. Tre sono italiane, una è polacca, una è bulgara, una è macedone.
Tutte parlano più o meno inglese. Quali sentimenti coltivano sei ragazze di nazionalità diverse, che si parlano attraverso una lingua comune superficiale?
Hanno memorie comuni? Che storie possono raccontarsi e raccontare? E, soprattutto hanno una storia comune da raccontare? Immagini, danze, musiche e parole che frullano identità impossibili, mobili, fluide. Scintille di senso imprevedibili.
Tutte hanno conti in sospeso con la loro patria, tutte hanno conti in sospeso con i loro padri.

 

Scusa papà... scusa... Volevo solo sapere quanto tempo mi rimane...Quanto tempo mi rimane da vivere... e come.Kantieri Koreja, ieri con mia sorella, commovente...  Scusa papà... scusa... Volevo solo sapere quanto tempo mi rimane...Quanto tempo mi rimane da vivere... e come

 

La URL per il Trackback di questo messaggio è:
https://blog.libero.it/Tarantulae/trackback.php?msg=11757952

I blog che hanno inviato un Trackback a questo messaggio:
Nessun trackback

 
Commenti al Post:
trampolinotonante
trampolinotonante il 01/12/12 alle 19:30 via WEB
QUANDO I FIGLI INTERROGANO I PADRI... NON VEDO TANTO BENE I PADRI NE' QUELLO CHE HAN FATTO E LASCIATO AI FIGLI!! Bellissima l'immagine! tt
 
 
ladymiss00
ladymiss00 il 08/12/12 alle 19:32 via WEB
Infatti lo spettacolo era drammatico e secondo me autobiografico, le ragazze erano molto brave, piangevano davvero, anche a spettacolo finito, mi han colpito molto le ragazze dell'est!
 
Vince198
Vince198 il 02/12/12 alle 08:54 via WEB
Il "mestiere" di genitore è veramente il più complicato che possa esistere, quello in cui sbagliare è quasi all'ordine del giorno. E poi è una "ruota" che gira sempre quella fra genitori, padri, figli etc..
Avendo io quattro figli ne sono, oltretutto, perfettamente consapevole.
Il post non si legge bene per via dell'immagine troppo grande e disassata. Piuttosto il fondo del tuo blog è superlativo: la Danae di Klimt è stata una tua scelta felicissima. Complimenti e.. buona domenica ^___^
 
 
ladymiss00
ladymiss00 il 08/12/12 alle 19:34 via WEB
si, infatti, c'è un corso e tirocinio per tutto, tranne che per diventare genitori e non si finisce mai, no. Cerchiamo di rifarci delle frustrazioni avute da piccoli, e crediamo di dare di più , solo per poi accorgerci, che non era quello che volevano, una ruota, si. Putroppo il formato del blog rende onore alla foto di sfondo, ma dà problemi al formato,s
 
psico_crazia
psico_crazia il 02/12/12 alle 20:30 via WEB
Non a caso la radice etimologica di “patria” e “padre” è la stessa. Sicuramente una rappresentazione da non perdere
 
 
ladymiss00
ladymiss00 il 08/12/12 alle 19:35 via WEB
in effetti, le ragazze straniere giocavano molto su questo, credo anche se l'avevo sottovalutato, grazie per l'apporto culturalmente rilevante, torna pure quando vuoi, arricchisci il mio blog
 
   
psico_crazia
psico_crazia il 08/12/12 alle 23:03 via WEB
(arrossisco e non credo di meritare tanto) Buona domenica :-)
 
     
ladymiss00
ladymiss00 il 09/12/12 alle 00:11 via WEB
:) anche a te
 
oranginella
oranginella il 07/12/12 alle 18:48 via WEB
Peccato quando ci sono incomprensioni che fanno solo sopravvivere e non vivere il legame tra padre e figlio, ciao :)
 
 
ladymiss00
ladymiss00 il 08/12/12 alle 19:36 via WEB
forse è vero quel luogo comune che dobbiamo prima perderele le cose per sentirne la mancanza, ciao Francy
 
mymuse77
mymuse77 il 08/12/12 alle 14:10 via WEB
conflitti che segnano ....
come il vento?
 
 
ladymiss00
ladymiss00 il 08/12/12 alle 19:44 via WEB
..anche di più...
 
vaniavb
vaniavb il 09/12/12 alle 01:03 via WEB
...questo tuo, è assai interessante, davvero. Grazie :)
 
cassetta2
cassetta2 il 13/12/12 alle 17:23 via WEB
In Canada, la prima indagine nazionale sui genitori ha rivelato che molti di loro non hanno neanche una conoscenza elementare di come si sviluppa un bambino e del contributo che loro stessi possono dare in quella fase, dice il National Post. Il 92 per cento degli oltre 1.600 intervistati, tra cui “padri, madri e madri sole con bambini sotto i sei anni”, riconosceva che essere genitori è la cosa più importante per loro. Eppure “meno della metà era pienamente consapevole dell’influenza positiva che si può esercitare sul grado d’intelligenza del proprio bambino leggendogli qualcosa, giocando con lui, toccandolo e tenendolo in braccio”. Oltre a ciò, circa il 30 per cento “crede che ogni bambino nasca con un certo grado d’intelligenza che non può né diminuire né aumentare a prescindere dall’influenza dei genitori”. Questi risultati sono inquietanti, dice il Post, dato che le ricerche mostrano che “i primi cinque anni di vita del bambino sono determinanti per lo sviluppo della capacità d’apprendimento, della creatività, dell’amore, della fiducia e di un forte senso di autoconsapevolezza”.
 
 
ladymiss00
ladymiss00 il 13/12/12 alle 20:02 via WEB
non si può sapere tutto, certe cose si scoprono solo con l'esperienza, purtroppo questa è fatta sulla pelle di qualcun altro
 
Perturbabile
Perturbabile il 13/12/12 alle 20:44 via WEB
raccontavano le cameriere rumene, nelle chiacchiere estive dopo il lavoro, la birra da un euro comprata in bottega e il sacrificio del migrare per coprare una casa. un'attività in romania (scusa la premessa) spesso i loro uomini restano li' a disoccupare la situazione.
credo sia il rapporto con gli uomini quello che accomuna molte esperienze femminili. alcune dolorose. i padri ne sono un sottinsieme... a loro dire, gli uomini italiani sono diversi. c'è una generazione di uomini e di padri che possono camminare a testa alta e guardare negli occhi una sofferenza. femminile o maschile che sia. stop. scusa... sto per partire per una tangente. il 'nemico' raramente è il fantoccio che ci fanno vedere. se apri la botola della miseria capisci che raramente ne esce un principe... raramente.. (pardòn... evaporo!)
 
 
ladymiss00
ladymiss00 il 13/12/12 alle 21:27 via WEB
no, mi piace quello che dici e come lo fai, perturbi ;)
 
Gli Ospiti sono gli utenti non iscritti alla Community di Libero.
 
 
 

INFO


Un blog di: ladymiss00
Data di creazione: 22/12/2011
 

 
 

© Italiaonline S.p.A. 2024Direzione e coordinamento di Libero Acquisition S.á r.l.P. IVA 03970540963