Segni del Pensiero

Volo


Foto by Robby Questa mattina mi sono alzato tardi, alle 8:00 avevo in mente di fare alcune cose, pazienza le rimanderò al pomeriggio, guardo il mio viso assonnato allo specchio e comincio a farmi la barba, una bella sciacquata d'acqua fresca, una mezz'oretta di recita del Sutra del Loto e via al mare.Respiro l'aria frizzantina, e inusualmente mi metto le cuffie per ascoltare il mio cd preferito del mio gruppo preferito Ball Breaker's degli AC/DC, il ritmo invita alla corsa, e con lo sguardo verso il mare comincio ad andare.dopo un paio di km mi accorgo di essere accompagnato da un gabbiano, che in volo lento e planato mi guarda incuriosito, è nata una piccola empatia e il mio sorriso si è mostrato più del normale mi sono sentito... bene, ho provato a mettermi al suo posto vedendo questo strano essere impacciato, e chiedendomi perchè non volasse invece di correre.Invece io guardando il gabbiano ho pensato a quanto fosse fortunato ad avere le ali, mi ha accompagnato per quattrocento metri buoni, poi ha virato verso il mare e gli scogli più in la.Non ho potuto fare a meno di pensare al libro di Richard Bach il gabbiano Jonathan Livingston, a come nonostante fosse normale per lui volare, invece di dare ascolto agli altri gabbiani e rincorrere il cibo, volesse invece raggiungere i limiti del volo, sperimentare, e non dare per scontato di volare solo per il fatto che avesse le ali. bellissimo libro che avrò letto almeno venti volte.Troppo spesso perdiamo di vista delle cose che diamo per scontato, solo per il fatto di averle, per me è importante l'essenza che abbiamo dentro, raggiungerla sperimentarla essere padroni di noi stessi.