Taverna Dei Gitani

Post N° 60


Piano piano. In punta di piedi, scrivo qui, nel posto meno confusionario, meno visibile.Quanti errori si fanno, quanti errori si sono commessi in passato. E qualcuno ne paga ancora lo scotto, il prevedeibile fio.Minacce, piccoli ricatti, violenze psicologiche che ti portano ad involgerti intorno ai tuoi sogni, o alla tua essenza.Volendo fare il punto della situazione, ci si sente sporchi, torbidi, impuri. Ci si trascina passo dopo passo verso il limitar della biforcazione, e si inizia a riflettere se non sia più conveniente rimaner fermi, sospesi tra i propri errori e i sogni infranti, perchè l'incedere comporta un abbandono, il denudarsi di sorrisi, dissolvenza dei fumi di serenità.Eccoci arrivati. Destra, sinistra. Di là il mare, allora vado verso il sole, o verso i monti e la frescura dell'aria fina.Ma c'è anche dell'altro.No, aspetto, rifletto.Un masso mi farà da giaciglio per questa notte. Mi siedo, fumo le mie sigarette.Vorrei fermare in uno scatto questo momento, che possa dilatarsi fin a coprir l'intero arco temporale.Vorrei non dover scegliere. Paradosso. Sto bene, come da tempo non accadeva. Ho preso contatto con i miei demoni. Ripugnanti, sinuosi, lussuriosi, eppur leali.Farò l'amore con essi. Perchè, alla fine, solo questo conta.