Taverna Dei Gitani

Ci stavo pensando ieri. Ai pomerggi in bici ai giardini, alle lunghe estati al mare -con i miei e con i nonni- e a casa degli altri nonni in campagna. Ho guardato anche molta televisione (e si vede) ma sono stata anche molto all'aperto con gli amici. Mi piacerebbe che i figli che non avrò crescessero come sono cresciuta io, senza PlayStation e senza giochi di ruolo.

Io non so se avrò figli, ma se li avrò la play sarà bandita da casa mia. Marito compreso. Anche perchè molti uomini dopo il sesso vanno lì a giocare.

Che trishtezza.

Eh, me li ricordo si! Quando ero bambino io non c'era nemmeno il Commodore 64. In televisione c'era un canale e mezzo e ancora in bianco e nero. Bei tempi però. Senza contare che la strada è maestra di vita, pure se sei ragazzino. Ora c'è una generazione che viene su a reality e playstation. Da grandi che saranno? Il più delle volte, dei rintronati e basta.

Basti vedere la generazione di fighetti.

Giusto! Ho visto qualche foto. In effetti, non hanno delle espressioni molto sveglie.

Infatti. Lavorando nei locali, ho visto con i miei occhi i risultati. Una miriade di ebeti che pensano di essere tutti originali e invece sono fatti con lo stampino. E un'orda di ragazzine di 13-14 anni che fanno le troiette in giro... E non direi così se non le avessi viste in azione.

Ciao, ne ho già parlato in qualche altro blog... anche se non ricordo quale, comunque io non credo che la tecnologia sia un problema per i bambini... anzi imparano ad una velocità che non è misurabile ma tende a quella della luce! Certo era bello giocare per strada... io abitavo e fortunatamente abito in campagna e giocavo proprio in mezzo ai campi... ma il discorso che è qui riproposto lo faceva già mia mamma quando ero piccolo.. perchè comunque lei che è del 45 già faceva giochi diversi dai miei.. vuoi perchè alle 5 andava ad aiutare in stalla, poi a scuola, poi a mettere a posto in casa.. poi giocava.. poi la sera non c'era la tv (cioè c'era ma non a casa sua) e così tutto il quartiere in stalla al caldo a fare filos (..chiaccherare del più e del meno per ore e ore.. mentre le donne facevano il filo.. da quì 'filos') e i bambini giocavano con niente. Io già avevo il pallone e poi quello da basket... insomma le cose cambiano ma non è necessariamente un male. Peggio a mio avviso, indipendentemente dai giochi, è quando permettere ad un bambino di giocare: mi spiego. Vedo spesso i bambini rispondere maleducatamente hai genitori.. usare espressioni delle quali non comprendono il significato, io non potevo da piccolo i miei erano attenti a come parlavano in mia presenza e mi permettevano di giocare se facevo il bravo, e non per non rompere. Più che i tipi di gioco mi preoccupa l'attenzione all'educazione che si ha al giorno d'oggi. Perchè un videogioco rimane l'unico gioco se non si racconta ai piccoli come divertirsi, è anche giusto, quando si ritiene giusto, comprargli qualche marchingenio elettronico ma se si vuole che non diventi un problema bisogna assicurarsi di come verrà utilizzato. Io a differenza dei miei avevo la tv... ma non mi permettevano di passargli davanti un pomeriggio. E volevano che andassi in bici all'oratorio, e quando non volevo... beh allora 'fai i compiti... metti in ordine.. dai una mano..'. Insomma i genitori per me fanno la differenza e non i giochi. E no'ostante adesso il mondo va più veloce si puo' ancora fare un buon lavoro con i piccoli, sono sicuro che tanti ragazzi che iniziano l'avventura di genitore abbiano presente, come nel tuo post, cos'è giocare con gl'altri o con un pallone, e vogliano insegnarlo ai loro figli. Ciao e scusate la prolissità di questo commento. Alberto

bei tempi quelli! vorrei tanto ritornare indietro a giocare al nintendo o x strada a nascondino!!!

pensiero molto semplice ma allostesso tempo hia centrato uno die problemi più gravi del nostro tempo il tenere i bambini protetti da tutto e facendo così nonc'è crescita solciale e nemeno individuale stallo e arretramento però le mammme e i pèapà di oggi son così e noi come ci omporteremo se saremo papà e mamme? questo a volte mi domando!

Se la generazione di oggi è così rincoglionita non voglio immaginare i figli che daranno al mondo. Cpv (comitato pro vandalismo).

Io da piccolo giocavo in una discarica di farmaci.Ora che sono grandicello pare faccia la stessa cosa...ok,magari cambia la sostanza,ma la favola e' la stessa.Cosi' e' anche per i giovani di ieri [tu] e i giovanidoggi [loro].Spaccarsi i jeans a furia di skatare o perche' si e' inginocchiati davanti all'idolo non fa nessuna differenza.Il contenitore grosso,la discarica che abbiamo sotto i piedi,e' la stessa.E puro lo stronzo che vedrai quando guarderai nel cesso dopo aver cacato sara' lo stesso.Ma che te lo dico a fare

ricordo quando giocavo a "fulmine" "ce l'hai" "strega comanda colore" "mago mangia frutta"... eravamo in continuo movimento, la fantasia viaggiava a mille e non ci si poneva nessun limite nell'inventare nuovi giochi. A differenza di ieri, oggi, i giochi sono più statici, ne è la prova la playstation: oggi quanti sono i bambini sovrappeso rispetto ad ieri? credo che si debba trovare una via di mezzo tra ciò che era il modo di giocare una ventina di anni fa rispetto a oggi. Sì al pc e alla tecnologia ma anche a spazi aperti dove poter correre fino a sfinirsi. tutto ha la sua dose, sta solo a noi trovare quella giusta per far riuscire al massimo il nostro capolovoro di vita.

bhè... una sana via di mezzo no??? io ancora porto i segni della mia adolescenza semi vandalistica (cicatrici, setto nasale deviato, etc etc...)e cmq i miei mi stavano sempre dietro... parecchi erano lasciati a se stessi... oggi non sono come i fighetti a cui accennavate sopra, ma la metà di loro se non è in galera sta in qualche brutto giro... non è tanto la play o la tele... è che un figlio deve essere seguito, e in qualche modo guidato (attenzione, non ho detto condizionato...) lolita poi cosa hai da dire su quelli che dopo il sesso si attaccano alla play????? io dopo la quarta una partitina a tekken me la devo fare, giusto per scaricarmi... ahahahhahah

Io dopo, in genere, mi fumo una sigaretta in santa pace. E se si avvicina per le coccole m'incazzo di brutto. Che palle ste sdolcinatezze dopo. Se uno è bravo, che lo dimostri durante!

qualsiasi proibizionismo genera mostruosità peggiori di quelle che si vorrebbero sconfiggere. ma un uomo che dopo aver scopato s'incolla alla playstation non merita che gli sia riconosciuta la dignità di mostro. ho due figli, per sopravvivere io e loro ho eliminato il televisore e con quello diversi problemi di ordinaria amministrazione. lascio loro la possibilità di esplorare il mondo e lo farebbero (per fortuna) anche senza il mio permesso.è tutto un gran casino ed è magnifico così.

Beh dai la play non è la fine del mondo. C'è chi si incolla davanti ad un porno, facendoti capire che gli hai fatto schifo.

Pure questo ti è capitato? Dovevi esserti impegnata davvero poco...