Liberamente tratto e tradotto da The Synthesist – Journal of Psychosintesis (www.willparfitt.com)“THE UNIVERSAL SOLVENT” Un prologo esotericoNell’arte occulta dell’alchimia, il temine “solvente universale” è usato per descrivere la sostanza che dissolve tutte le sostanze minori e lascia solo il metallo più puro – l’oro – al termine del processo di dissolvenza. Tale sostanza è anche chiamata “la panacea universale”, in quanto è, allo stesso tempo, l’agente curativo di ogni malattia. Questa sostanza è citata nel quarto dei sette stadi di trasformazione alchemica del metallo-anima, ed è identificata col corpo celeste del Sole, con il metallo oro, ed in generale con la realizzazione della perfezione psichica, ovvero il compito alchemico a portata di mano. Nella Cabala è riferita alla sesta Sefirah (emanazione di Dio) Tiferet identificata con la Bellezza, il Sole, il Sacro Cuore, l’Amore. La corrispondenza nell’Induismo è il quarto chakra, in posizione centrale rispetto ai sette, che include e riflette tutti i chakras superiori e quelli inferiori come uno specchio ed un punto centrale d’unificazione. Questo chakra rappresenta l’irradiazione dell’amore. Forse è anche importante notare che l’unico simbolo occulto che può includere tutte le Sefirot nell’Albero della Vita cabalistico (tutte le dieci emanazioni di Dio) è il simbolo del femminino. È identificato con Venere, l’amore femminile, l’amore della Grande Madre, un amore che nella sua forma più elevata s’identifica con la comprensione assoluta, ed in quella inferiore con l’amore incondizionato.
Il Solvente Universale
Liberamente tratto e tradotto da The Synthesist – Journal of Psychosintesis (www.willparfitt.com)“THE UNIVERSAL SOLVENT” Un prologo esotericoNell’arte occulta dell’alchimia, il temine “solvente universale” è usato per descrivere la sostanza che dissolve tutte le sostanze minori e lascia solo il metallo più puro – l’oro – al termine del processo di dissolvenza. Tale sostanza è anche chiamata “la panacea universale”, in quanto è, allo stesso tempo, l’agente curativo di ogni malattia. Questa sostanza è citata nel quarto dei sette stadi di trasformazione alchemica del metallo-anima, ed è identificata col corpo celeste del Sole, con il metallo oro, ed in generale con la realizzazione della perfezione psichica, ovvero il compito alchemico a portata di mano. Nella Cabala è riferita alla sesta Sefirah (emanazione di Dio) Tiferet identificata con la Bellezza, il Sole, il Sacro Cuore, l’Amore. La corrispondenza nell’Induismo è il quarto chakra, in posizione centrale rispetto ai sette, che include e riflette tutti i chakras superiori e quelli inferiori come uno specchio ed un punto centrale d’unificazione. Questo chakra rappresenta l’irradiazione dell’amore. Forse è anche importante notare che l’unico simbolo occulto che può includere tutte le Sefirot nell’Albero della Vita cabalistico (tutte le dieci emanazioni di Dio) è il simbolo del femminino. È identificato con Venere, l’amore femminile, l’amore della Grande Madre, un amore che nella sua forma più elevata s’identifica con la comprensione assoluta, ed in quella inferiore con l’amore incondizionato.