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La Via Alkemica
 

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Athanor

Post n°3 pubblicato il 01 Settembre 2007 da Goethe_p

In alchimia designa il fornello nel quale si compie la Grande Opera ovvero la trasmutazione del piombo in oro e,simbolicamente, rappresenta il passaggio dalmateriale allo spirituale. Il termine Athanor deriva dal greco e significa "senza morte" per indicare il fuoco perenne che alimenta il fornello nel quale si trovano i tre elementi fondamentali:

a) il sale, simbolo del corpo umano,

b) lo zolfo, simbolo dello spirito,

c) il mercurio, simbolo dell'anima.

Per realizzare la sostanza "sottile" dalla quale nascerà la "Pietra filosofale" o oro filosofico sono necessario tre fasi:

d) la distillazione detta anche opera al nero,

e) la fusione che è opera al bianco

f) e la sublimazione, opera al rosso.

Il primo stadio con il colore nero è la fase in cui l'iniziato comincia il suo viaggio attraverso i quattro elementi penetrando nella terra dalla quale esce purificato essendo passato dalla morte alla rinascita.

Purificazione con l'acqua, la seconda fase con l'aria alla terza col fuoco per giungere all'opera all'oro che dalla vile materia originaria fa nascere l'Oro Filosofico. "Non si adopera che un solo recipiente per l'Opera; esso è di vetro in tutte le sue parti e senza giunti perché possa resistere ad un fuoco prolungato e talvolta forte... Occorre un secondo vaso... II terzo vaso è il fornello che rinchiude e conserva gli altri. Lo si chiama athanor. "La trasmutazione alchemica è simbolo del lavoro che il massone deve compiere su se stesso percorrendo la via iniziatica che lo trasforma da pietra grezza a pietra levigata, da materia a spirito.

L'oro è la purezza raggiunta a prezzo d'infinite distillazioni e trasmutazioni, è ilcubo perfetto ottenuto sgrossando e squadrando la pietra grossolana dell'essereincrostata dalle impurità dei vizi e degli istinti animali.

  

                                SOLVE ET COAGULA

                                                        ATHANOR

 
 
 

EST OPUS OCCULTUM VERI SOPHI APERIRE TERRAM UT GERMINET SALUTEM PRO POPULO

Post n°1 pubblicato il 30 Agosto 2007 da Goethe_p

  Alkimia : Una scienza che trasforma ogni cosa

È difficile dire in poche parole che cosa sia l’alchimia, tanto più che nei suoi 2000 anni di storia essa ha subito non poche trasformazioni. In realtà ‘trasformazione’ è ciò che più si avvicina ad una definizione – l’alchimia è la scienza della trasformazione. Essa si interroga principalmente sui processi, si tratti di processi inerenti all’uomo o alla natura. Il più alto scopo dell’alchimia è appunto comprendere questi processi e utilizzarli a vantaggio dell’uomo. Si tratta dunque sempre di trasformazioni verso il meglio, si tratti di trasformare piombo in oro o di trasformare l’uomo in dio. Nel 1330 Pietro Bono da Ferrara definì il lavoro dell’alchimista ‘ricerca di ciò che non c’è ancora’. I più antichi testi di alchimia a noi pervenuti affondano le radici nell’antichità e sono redatti in lingua greca, sebbene spesso siano stati composti in terra egizia. Gli scritti si conservano in poche copie bizantine del X-XI secolo, la più famosa delle quali è costituita dal Codex Marcianus gr. 299 (Biblioteca Marciana, Venezia). Con l’espansione dell’Islam anche l’alchimia, insieme al resto della letteratura greca, giunse in mani arabe, e fece, in quel contesto, decisivi passi avanti. L’Europa latina venne a conoscenza dell’alchima solo nel XII secolo grazie alle traduzioni dall’arabo realizzate in Spagna e in Sicilia. La nuova scienza si diffuse come un incendio, nacquero manuali e apologie, perché, di pari passo con la sua diffusione, l’alchimia vide aumentare anche il numero dei suoi oppositori.

Nel XIV e XV secolo vengono composti nuovi testi che si connotano espressamente come alchimia europea, e, per la prima volta, si incontrano opere in volgare. Sulla scia di Paracelso l’alchimia diviene campo di battaglia di concezioni della scienza e del sapere diverse e inconciliabili tra loro, aprendo la strada ad una nuova medicina. Prima di essere accantonata in epoca illuminista perché ritenuta superata, la ricerca alchemica produce ancora raccolte monumentali e innumerevoli traduzioni di tutti gli antichi testi della sua tradizione.

                                                 PORTA PALOMBARA

 
 
 
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