Pensieri

Lavoro?? No miraggio!!!


studio, lavoro, impegno...tre parole, tre regole seguite da sempre come un impegno morale verso quanti più sfortunati di me vorrebbero, ma non possono farlo. Amici che non ci sono più...e persone, tante, a cui la vita strappa ogni giorno qualcuno o che son esse stesse strappate via dalla vita alla propria vita. Ed io...qui a rincorrere un sogno infranto. Strappatomi via nonostante con impegno ed abnegazione mi ci sia aggrappato fino all'ultimo. Io che sono caduto e mi son rialzato tante volte nella vita attingendo alla forza di chi vorrebbe cadere e poi rialzarsi ma a cui il destino non ha dato una seconda chance. E stavolta? Non chiedevo tanto. Perchè se chiedere un lavoro è troppo, a quasi 26 anni...beh allora forse c'è qualcosa che non va.Sì 26 anni, un diploma di liceo a pieni voti, una laurea in Economia a pieni voti, un Master post-laurea a pieni voti. Ed una voglia di fare che non saprei definire. Un limite, un grande limite. Quello di cercare un lavoro nella mia terra dopo anni vissuti fuori. Per non dimenticare le mie radici, per dare un contributo al mio territorio. Ma anche fuori non è andata meglio...Svolgo un tirocinio gratuito(!) da Agosto presso un istituto bancario ed ho effettuato una serie di colloqui presso gli uffici di un grande network che si occupa di consulenza e revisione. Superato brillantemente il primo, hanno chiesto referenze al mio tutor ed al mio capo in banca (positive anche quelle!). Al secondo appuntamento come da prassi (?!) verificano le mie conoscenze in materia contabile. Poche ad esser sincero, dato il percorso di laurea di orientamento più statistico che aziendale...tutto sommato nella media. Mi si propone di cercare di colmare il gap in un paio di settimane, quasi fosse una sfida, acquisendo conoscenze più specifiche in ambito ragioneristico ("visto che il suo non è neppure un diploma di Ragioneria ma proviene da un Liceo"). Accetto la sfida e mi ripresento, puntuale all'appuntamento con il mio sogno...quattro o forse cinque domande, scritture contabili, articoli del codice civile...un sorriso comincia a schiuder le mie labbra di fronte ai complimenti ricevuti ("quando lei studia e ci si mette raggiunge sempre ottimi risultati")...e poi? Poi però qualcosa non va in quelle parole ("ma già abbiamo deciso di inserire una risorsa la scorsa settimana..sa staremmo più tranquilli se il suo profilo fosse più completo").E già perchè forse in due settimane avrei dovuto far di più...che stupido che sono, ho dato il massimo ma non è bastato. Avrei dovuto diventare il miglior contabile del mondo per aver quel posto....(Ah scordavo...soli tre mesi di stage, poi avrebbero comunque potuto mandarmi via!!) e mi sarebbe stato bene anche se non fosse stato per un'altra frase ("anche se persone che hanno sostenuto più esami di lei in quell'ambito all'università a volte mi sbagliano le risposte alle domande che le ho appena fatto") la quale, ad esser sincero mi ha profondamente deluso, perchè mai avrei voluto sentirla: allora cosa non va in me? Impegno, abnegazione, risultati positivi in poco tempo...ma...c'è sempre un 'ma'. Francamente un 'ma' stonato. ("lei così entra nelle nostre graduatorie, per così dire ideali, ascolterò anche i colleghi vedremo se tenerla in considerazione per il futuro o scartare il suo curriculum") Addirittura!!!?"Lei non farà più colloqui con noi..." (ma la volta precedente avevano sostenuto che questo sarebbe stato il penultimo e non l'ultimo, che strano!) "...però se ha un attimo di tempo ancora, se ne ha voglia le faccio fare qualche domanda anche da un collega che si occupa di un settore più specifico" E cosa avrei dovuto fare se non accettare? In due minuti arriva il collega che mi fa un paio di domande (molto semplici in realtà!!!) a cui rispondo. Mi si fa notare che la mia preparazione è buona senza dubbio sotto il profilo teorico ma non ho mai avuto esperienze sul campo. 26 anni, una laurea a pieni voti, un master a pieni voti, voglia di fare, applicazione e risultati...ma un grande difetto: avrei dovuto farmi assumere prima di iniziare l'università per abbinare le conoscenze tecniche all'applicazione sul campo. Che stupido a non averci pensato prima!!!