La tempesta in me

Rifletto


Troppo malessere nei giorni passati, decido di smetterla un pò, di abbandonare le solite paranoie ed un pò ci riesco. Tre o quattro giorni con la voglia di reagire, di cambiare, di guardare le cose di sempre con occhi diversi. Ed ecco che una minima scintilla di desiderio nella vita la avverto. Non commento, osservo e continuo con questo sguardo. E' logico che io sia riuscito a cambiare solo lo sguardo, non ancora gli occhi, non è così semplice ed immediato! Ecco il venerdì, di nuovo l'ansia, voglia di scappare...quel poco di benessere sembra svanire, in una volata di secondi! Che angoscia, che delusione! Poi mi osservo, gli occhi hanno qualche lacrima al loro interno: mi manca papà e mi manca proprio oggi che il mio cucciolo compie gli anni! Forse inizio a dare un volto all'angoscia del momento! Finora ho sempre etichettato tutte le emozioni alla stesso modo: paura, depressione! Ora inizio a dare un nome, forse mi illudo, alle emozioni. Il risultato non cambia, il dolore non lo eviti, ma almeno la paura svanisce e resta il dolore, quello puro, quello che ho sempre temuto e al quale ho preferito "la malattia"