Tempi interessanti

Lu vino


Una storiella di seconda mano...In un Paesino Vicino Roma, due fratelli avevano un vecchio edificio a due piani. Il piano superiore era di un fratello, quello inferiore dell'altro, che lo utilizzava come stalla.Due stanze di questo edificio erano affittate ad una Grande Compagnia Telefonica, che le aveva sistemate e ci aveva messo delle apparecchiature per la telefonia.Quando il contratto è scaduto, i due fratelli si sono rifiutati di rinnovarlo.Essendo il Paesino Vicino Roma in una posizione strategica, per quelle due stanzette passavano milioni di euro di telefonate ogni anno e la Grande Compagnia Telefonica avrebbe voluto poter restare lì. Mandò così del personale a parlare con i due fratelli, propose un aumento del canone d'affitto, che era già di circa 40.000 euro l'anno, ma non ci fu niente da fare. Siccome la Grande Compagnia Telefonica non sloggiava, i due fratelli si sono rivolti a un giudice, che gli ha dato ragione, e ha costratto la Grande Compagnia Telefonica a smontare le apparecchiature e trasferirsi altrove.A supervisionare le operazioni di trasloco c'era anche la mia fonte, che ha parlato con uno dei fratelli per sapere il motivo di tanto accanimento. In fondo si trattava solo di due piccole stanze, e per quella cifra in realtà, avrebbero potuto pure affittargli tutta la baracca.Il fratello interpellato, non nascondendo il risentimento disse che la colpa era tutto dell'altro fratello, un pazzo che usava il suo piano come stalla e che aveva bisogno anche della piccola stanza al piano terra, e non c'era stato verso di convincerlo a cambiare idea.La fonte parlò anche con l'altro fratello, e apprese che lui era molto che contento che la Grande Compagnia Telefonica se ne andasse, perchè così poteva "farsi lu vino".Quando mi hanno raccontato l'episodio ho subito etichettato il fratello appassionato di vino come un povero pazzo. E così ha fatto anche la mia fonte, e anche l'altro fratello. E così farebbe chiunque.Ma siccome quando sono tutti d'accordo su un argomento, io comincio a pensare che ci sia qualche cosa che non va, mi chiedo: e se avesse ragione lui? E se per lui i soldi non valessero quanto un bicchiere di vino fatto con le proprie mani?Quell'uomo ha rinunciato a 1666 euro al mese, al fratello e anche alla stima degli abitanti del Paesino Vicino Roma, per potersi fare del vino in casa. E chi può dire che quel vino legnoso valga di meno?