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WICCA

Post n°11 pubblicato il 13 Dicembre 2006 da lady_elektra

La Wicca è la più popolare delle religioni neopagane. Il suo principale fondatore Gerald Gardner venne iniziato in una congrega di streghe, secondo quanto lui stesso affermava, nel 1939, nel 1946 fu autorizzato a rivelare alcune delle loro credenze e dei loro rituali, così nel 1949 vide la luce High Magic's Aid ("Compendio di Alta Magia"), dove per la prima volta alcuni elementi del culto delle streghe venivano svelati al pubblico nella forma di un romanzo. Solo nel 1954 con il suo libro Witchcraft today ("stregoneria oggi"), Gardner, presentandosi come un antropologo, affermò l'effettiva esistenza di un culto delle streghe, appoggiato dall'archeologa ed egittologa Margaret Murray che curò l'introduzione del testo. Fece seguito The Meaning of Witchcraft ("il significato della stregoneria") del 1959 (fino al 1951 in Inghilterra era in vigore una legge che vietava la stregoneria). Da quel momento diverse tradizioni si sono evolute a partire dal lavoro di Gardner, altre si sono sviluppate in parallelo, mentre chi è rimasto fedele agli scritti di Gardner viene oggi identificato come appartente alla tradizione gardneriana.
Si crede comunemente che il termine Wicca derivi dalla radice indoeuropea wic o weik ("piegare, dar forma"), ma questa affermazione pare errata in base alle attuali conoscenze linguistiche. Sembra che la parola, Gardner usò inizialmente il termine "Wica", risalga all'inglese antico, ed appare unicamente nel Chambers Dictionary of Scots-English, dove le si il significato di "saggio". La modificazione successiva, da "Wica" a "Wicca", risulta dall'adattamento alla rispettiva antica parola anglosassone che ha il significato di "stregone" (al femminile Wicce, cioè strega). Nonostante alcuni affermino che "Wicca" tragga origine dal termine witan ("consigliere" o "saggio" in inglese antico), gli studiosi rifiutano questa etimologia in modo unanime.
Nell'inglese moderno, wicca e witchcraft ("stregoneria") sono usati in modo spesso intercambiabile, così come accade per i termini wiccan (colui che pratica la Wicca) e witch ("strega"). Questi termini in realtà indicano cose diverse e spesso i wiccan cercano di evitare questa confusione. Mentre "Wicca" indica la religione descritta in questo articolo, il termine witchcraft ("stregoneria") si riferisce invece a un insieme di pratiche occulte che coinvolgono la magia e gli incantesimi. Da questo punto di vista, la stregoneria è un insieme di tecniche che non dipendono da un contesto religioso e che possono essere apprese ed utilizzate da persone che aderiscono a fedi diverse. Quindi può accadere che alcuni wiccan, ma non tutti, pratichino la stregoneria e che qualcuno pratichi la stregoneria pur senza essere un wiccan. In italiano si richiede la stessa cautela quando si usano i termini "Wicca", "wiccan", "strega", etc.
La storia della Wicca è ancora oggi un argomento molto dibattuto. Il fondatore della Wicca, Gerald Brosseau Gardner (1884-1964), benché non da tutte le congreghe wiccan sia riconosciuto come l'unico, si presenta ad ogni modo come punto di origine e nascita di questa dottrina. Alcuni ritennero che il vero «iniziatore» di Gardner fu Aleister Crowley , uno dei moderni è più importante autori di magia rituale, legato all'ordine esoterico della Golden Dawn e successivamente all'O.T.O. L'affermazione secondo cui Crowley avrebbe scritto a pagamento per Gardner, i primi rituali della Wicca, è stata smentita dalle ricerche storiche, in particolare dal Prof. Ronald Hutton, autore di un testo fondamentale di storia della stregoneria e della Wicca, "The Triumph of the Moon". L'unica cosa che sembra risultare fuor di dubbio è che Gardner era iniziato all'O.T.O (ma era iniziato anche alla massoneria e ad altri ordini esoterici) e che da Crowley ebbe in dono una copia della Clavicola Salomonis, un grimorio rinascimentale, nella traduzione di MacGregor Mathers. Gardner sostenne sempre che la Wicca altro non era che ciò che rimaneva dei culti europei rurali della fertilità, che facevano riferimento ad una Dea Madre e ad un Dio bicorne, e che gli fosse stata insegnata all'interno di una congrega sopravvissuta ai roghi, nella regione della New Forest, guidata da una donna, "la vecchia Dorothy".
Più volte l'autore fece riferimento alla “vecchia Dorothy” come se parlasse di una strega contadina; in realtà la “vecchia Dorothy” (nome reale Dorothy Clutterbuck Fordharn) era in effetti chiamata in tale modo, ma si trattava di una dama anglicana colta e ricchissima, che non ebbe mai nulla a che fare con la stregoneria. E' molto probabile che in realtà sotto questo nome si nascondesse un'altro personaggio che conosciamo sotto il nome di Dafo, con cui Gardner era entrato in contatto attraverso il Teatro Rosacrociano. Sull’attendibilità di Gardner furono eseguite varie ricerche. Tra gli studiosi di allora vi furono: Margot Adler (Drawing Down the Moon, 1979, 1986) e Aidan A. Kelly, in realtà entrambi wiccan. Questi sostenettero che la storia di Gardner fosse totalmente fantastica. Kelly, in particolare, lavorò sui documenti personali di Gardner. Grazie a questi ultimi Aidan mostrò come elementi del “libro delle ombre” (book of shadows) e dei taccuini magici gardneriani, provenissero da opere di Aleister Crowley, della Golden Dawn, della società Teosofica e della Massoneria con derivazioni occasionali da classici della letteratura inglese e dalle opere di Leland e della Murray. L'unica aggiunta sembra fosse lo scourging, una blanda flagellazione rituale, che Kelly attribuisce più alle preferenze sessuali di Gardner che a una presunta tradizione antica. Dopo l'opera di Hutton, una ricerca minuziosa che ha analizzato tutte le numerosissime ispirazione e suggestioni che Gardner mise insieme, il giudizio sulla Wicca come esclusiva invenzione di Gardner, è stato anch'esso ridimensionato e inserito in un contesto più critico e che mostrav tutta la complessità, e anche la genialità, di un personaggio come Gardner. E' sbagliato credere che la Wicca contemporanea sia prigioniera del dìbattito sulle sue origini, soprattutto perché sono stati proprio gli wiccan i maggiori fautori di questo dibattitto che ancora oggi desta un incredibile interesse. Un esponente della Wicca gardneriana, Ed Fitch, dichiara: «Oggi naturalmente, abbiamo tutti capito che non è importante se la tua tradizione è antica di quarantamila anni o se è stata creata la settimana scorsa». Dal punto di vista dottrinale il valore del politeismo come fermento di libertà e di rifiuto delle gerarchie, si ricollega al carattere effimero della maggioranza dei gruppi wiccan.
I paesi dove la Wicca è maggiormente presente sono : gli Stati Uniti e l'Inghilterra. Negli vent'anni, superata una fase iniziale in cui il movimento si è definito soprattutto per il suo essere «contro» il cristianesimo, nei paesi anglosassoni ha preso campo una modalità più propositiva e si sono avviate perfino caute esperienze di dialogo con altre religioni, denominazioni cristiane comprese. Si calcola che nell'area anglosassone partecipino al movimento circa centocinquantamila persone, meno di un terzo delle quali hanno ricevuto una formale iniziazione in una congrega o coven. La Wicca accetta in generale il principio del Rede («se non danneggia nessuno, fai ciò che vuoi»), una «legge» che, come riporta Hutton, più che essere di origine antica, è stata creata da Gardner sulla base della «Legge di Thelema (=Volontà)» di Crowley, con l'invito a non danneggiare nessuno; mentre la «Legge del tre» (secondo cui ciò che si fa, nel bene o nel male, per tre volte tornerà indietro), è condivisa solamente da alcune tradizioni, in particolare quelle gardneriane. Non vi è una dottrina unitaria. I rituali presentano importanti variazioni da gruppo a gruppo, anche se riferimenti all'originario Libro delle ombre di Gardner pervadono quasi tutto il movimento generale.
D'altro canto, il documento del "Concilio delle streghe americane" (1974) dichiara: non ci sentiamo chiamate in causa dai dibattiti sulla storia della Magia o sulle origini e caratteristiche delle diverse tradizioni, ma semplicemente ci importa quale sia il nostro presente e il nostro futuro.
La Wicca non è una "religione del libro" (una religione rivelata quali lo sono il cristianesimo o l'ebraismo) e non possiede un'ortodossia, inoltre, non esistono chiese ufficiali che raccolgano i wiccan. Alcuni di loro formano gruppi, in inglese chiamati coven (termine che denota una congregazione sancita in modo solenne), ma molti (i "solitari") celebrano i loro riti in solitudine. Alcuni solitari, detti "ecclettici" possono partecipare in qualche comunità wiccan, anche senza far parte di una coven.
All'interno della Wicca si distinguono varie correnti:
Wicca Gardneriana: i wiccan appartenenti a questa categoria operano con forte connotazioni ritualistiche. Costituiscono un gruppo iniziatico che osserva strettamente i principi dettati da Gardner. Nelle loro pratiche vi si trova una forte influenza derivante dalla magia cerimoniale.
Wicca Alexandriana: fondata da Alex Sanders (ex seguace di Gardner) e dalla moglie negli anni '60. I gruppi che seguono questa tradizione hanno solitamente una struttura gerarchica (Sanders faceva riferimento a sé stesso come ad un "re" delle "sue" streghe) e si riuniscono periodicamente.
Sanders istituì uno stile cerimoniale simile a quello proposto da Gardner, ma con una variante operativa meno rigida e rigorosa. Con la corrente Alexandriana (unita all'opera dei coniugi Farrar) si conseguì alla pubblicazione della "Bibbia delle Streghe".
Wicca Dianica: le Dianiche sono congreghe aperte a sole donne, rappresentano l'unione della wicca al movimento femminista. I gruppi, come dice il nome, si rifanno al culto romano di Diana. Attualmente molto attive negli Stati Uniti.
Seax Wicca: fondata da Raymond Buckland, un allievo di Gardner attivo in America, nel 1963. Si distingue per il fatto che incoraggia la ricerca personale e non la stretta obbedienza a rituali preordinati.
Faery Wicca: incentrata sul mondo delle Fate e sulla mitologia norrena.

Molte altre si sono sviluppate in seguito e ora le tradizioni ufficiali arrivano ad otto più altre non ufficiali. Infine troviamo i Tradizionalisti. Con questi si identificano diverse correnti wicca. Di maggior rilievo è quella instituita da Robert Cochrane, che fonde culti antecedenti la civiltà celtica con varie connotazioni sciamaniche.
Gli wiccan adorano in particolare due divinità generiche: la Dea (che riassume in se le qualità di Vergine, Madre, Anziana) ed il Dio (di solito rappresentato con aspetto cornuto e chiamato "Bicorne"), incarnazioni del principio femminile e di quello maschile. In alcune tradizioni, come la Wicca Dianica, il Dio riveste comunque un ruolo minore, od è addirittura assente. Il Dio e la Dea sono entità immanenti ad ogni manifestazione della Natura, manifestazioni del divino, inconoscibile e trascendente. Qui si apre una prima questione dottrinale, in alcune tradizioni infatti il Dio e la Dea sono adorati sotto uno qualunque dei loro aspetti, considerati come diverse manifestazioni (così, ad esempio, la Dea può essere Iside, Diana, Aradia, etc.), in altre tradizioni invece le divinità maschili e femminili sono considerate delle divinità personali e non semplicemente degli aspetti. Quindi la Wicca oscilla tra il duoteismo, in cui le uniche divinità reali sono la Dea e il Dio, che deriva dall'assunto dell'esoterista Dion Fortune "Tutte le dee sono un unica Dea e tutti gli dei sono un unico Dio", e il politeismo, in cui questo assunto viene rifiutato, per cui le divinità sono personali e la Dea e il Dio solamente concetti astratti che necessitano di una personificazione.
Centrale nella Wicca è comunque la sacralità della Natura e la Wicca può essere definita come un percorso di crescita e sviluppo che consiste nella riscoperta della natura divina presente in noi e nella ricerca di un'armonia con tutti gli altri esseri viventi. Il concetto di "armonia" si trova spesso nelle prescrizioni rituali: ogni cerimonia va eseguita al giusto tempo, seguendo il corso delle stagioni e della luna etc.

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Fabio Volo, E' una vita che ti aspetto, p.79

 
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Quante parole servono per non perdersi nel groviglio di un paese (e di un cuore) stranieri? Z. sbarca a Heathrow dalla Cina. Nulla è come aveva immaginato. Pensa: "Sto in mezzo alla stanza, sono strana. Questo è l'Occidente". Ma il viaggio è cominciato, e fuori c'è Londra da vedere, da vivere, da esplorare parola per parola. Il vecchio mondo si specchia e si deforma nei suoi occhi, nei suoi pensieri saggi e stralunati. Si incontrano al cinema, una sera. Lui è inglese e ha 20 anni più di lei. Nella sua casa e nel suo letto Z. scopre l'amore: un tormento sottile che le insegna le parole e al tempo stesso gliele toglie. È come partire un'altra volta, senza mappa e senza dizionario. Romanzo rivelazione di una delle voci più fresche e originali della narrativa contemporanea, "Piccolo dizionario cinese-inglese per innamorati" parla di noi e degli altri, dell'amore e di quanto sia difficile, e inevitabile, incontrarsi.

 

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