Tequila,Sale+Limone

Very Valentino


Appena tornato da Roma. . . stanco, distrutto, esaurito, con un'ora di sonno alle spalle, coi capelli ingrifati, dopo aver preso 3 volte l'autostrada, nulla di tutto ciò può fermarmi!!!Oggi sono andato all'Ara Pacis a vedere la mostra dedicata a Valentino per i suoi 45 anni di carriera: "VALENTINO A ROMA". Ho appena messo piede in casa, scrivere di quest'esperienza splendida è la prima cosa che ho fatto. . .bhè la seconda, omettiamo la prima. Solo due parole : My God!!!! Nn si può avere idea dello splendore a cui ho assistito, qualcosa di fenomenale, per un profano, altro nn sarebbe stato che un ammasso di vestiti, ma vi assicuro che chi ha un minimo di senso estetico sarebbe rimasto a bocca aperta. Spiego brevemente ciò che i miei occhi hanno avuto la fortuna di vedere e che nn dimenticheranno mai. . .Si entra subito in questo corridoio leggermente in penombra dove sulle pareti sono letteralmente sospese delle creazioni uniche, molte delle quali vintage, si è quindi avvolti da questa sottile velatura di mistero che ti fa restare quasi spaventato, la sensazione è quella di sentirsi infinatamente piccolo, quasi come davanti ad un immensa cattedrale gotica. Da quest'area si accede a quella che io nn vedevo l'ora di vedere, di fatti appena ho messo piede mi è mancato il respiro per qualche secondo, sembrava un sogno: la sala dedicata al "Rosso Valentino", al centro sala più alto un abito bianco semplice sul quale era ricamato in molte lingue la parola pace e a scendere di fronte tutte delle creazioni in bianco, alcune delle quali davvero splendide soprattutto per i particolari. . . ai lati queste due scalinate sulle quali c'erano queste macchie rosse, da restarci a bocca aperta. Tutti abiti nello stesso tono della stessa gradazione di rosso, a partire da quelli anni 50 fino a quelli contemporanei. Nn ci potevo credere, a meno di due centimetri da me, c'erano bizzeffe di "Rosso Valentino". . . dalla gioia griderei. Cmq troppo fanastico, ancora nn ci posso credere. Dopo questa splendida sala, ad effetto sorpresa, si entra nella sala dei neri, tutti abiti di svariato genere, molti dei quali della collezione couture, rigorosamente in nero, e solo alla parete frontale, sistemati di fronte a degli specchi, c'erano dei manichini che portavano vestiti in bianco e nero. Dopo gli scolli e gli spacchi profondi degli abiti neri, si passa nella sale dei colorati. Su alcune gradinate erano disposte queste creazioni, che toccavano i toni terrigni, fino a sposare le varie gradazioni del viola, qui tra l'altro ho trovato anche delle scarpe splendide, che son riuscito a fotografare solo in parte, mi sarei dovuto arrampicare e fare tipo spiderman per inquadrarle bene, lo avrei anche fatto, ma se fosse caduto il manichino mi sa che avrei dovuto lasciare in omaggio alla maison tutti i miei organi doppi. . .Dopo quest'esplosione di colori, si entrava in una sala più piccola, dove, sulla cima di una scalinata c'era questo vestito da sposa con un velo lunghissimo di un merletto che sembrava fosse fatto di caramello, nonostante l'abbondanza sembrava così fragile. . .Dopo si passava alla sale dedicata alle star, ovvero, c'erano tutti i manichini con indosso i vestiti che il maestro ha confezionato per le dive, e a fianco al manichino, c'era un piccolo schermo dove scorrevano le immagini della celebrità che lo aveva indossato. C'erano gli abiti per Halle Berry, Penelope Cruz, Jennifer Lopez, Cameron Diaz, Julia Roberts, Sophia Loren, Gwynet Paltrow, Jakie Kennedy, Lady Diana, Elisabeth Hurley, Keira Knightley, e ancora tanti altri. Direttamente da questa sala, si aveva accesso alla bacheca dove erano esposti tutti gli schizzi fino agli anni novanta, e poi in ultimo gli accessori. . . bhè li mi è seriamente venuta la voglia di rompere il vetro e rubare tutto. Cmq davvero un estasi, anche se venivano troppo voglie, cioè, io avrei anche potuto compiere un omicidio plurimo per avere il vestito di Elisabet Hurley e quello fax-simile con le bordature di pelliccia e gli inserti in pizzo. . . troppo troppo troppo favolizioso!!!!Ok!!!! Finita la parte "orgasmica" della vicenda, veniamo ora a quelli che sono stati tutti i retroscena. . .Stanotte ho fatto più o meno un ora di sonno, mi sono svegliato poco prima delle sette,e sono andato a letto dopo le cinque. . .vabè suona la sveglia, nn vi dico nemmeno i chili e chili di crema che ho messo, ma gli occhi continuavano ad esser pesanti. Arrivo fuori l'academia, dopo aver preso un treno affollatissimo (ca**o scendete a fare alle sette di casa?) e il pullman viene dopo circa un ora e dopo ancora un quarto d'ora finalmente si parte. Ora, sapete tutti, che Roma - Napoli, in auto dista un oretta e mezza, ma visto che si è su un pullman, uno calcola un due ore e mezza al massimo. . . ebbene, abbiamo impiegato quattro ore per arrivare a Roma!!!! vi rendete conto??? cosa che se scendevo dal pullman e avrei camminato col sedere a terra ci avrei impiegato di meno!!!!!
Ovviamente la stessa cosa è avvenuta al ritorno, dove tra l'altro è anche scomparsa una ragazza, la quale nn era reperibile al cellullare, tutt'ora nn so se è stata trovata, un pullman si è rotto e nn so quali altre sciagure sono avvenute. Almeno ci siam divertiti a fare i giochi demenziali che servono però a sapere tutti i fatti della gente, con tutto lo sdegno della parte anteriore del pullman!!! Ah, mi son dimenticato di dire che per ingannare l'attesa ci siam messi a fare il gioco dove ci si prende per mano a caso e poi ci si deve disincastrare. . . io avevo anche proposto la campana per nn esser monotoni. . .i numeri fuori l'Ara Pacis, con la gente che si fermava. . . forse pensavano che eravamo un istallazione post moderna, bhà!!! Sale