Tequila,Sale+Limone

IL MIO ALBERO PACCHIANO


Oggi ho fatto l’albero.Si lo so che è presto, ma Marinella quando si mette in testa una cosa…Oggi ho capito che a causa sua associo inevitabilmente il Natale a qualcosa di pacchiano. Sarà per i copri tavoli e tavolini rossi, talvolta sbrilluccicosi (l’anno scorso ha osato anche con uno con le lucine a intermittenza)…Sarà per quel presepe enorme, che troneggia a un angolo della stanza, e che è talmente grande che riproduce tutta Betlemme…i re magi l’anno scorso si sono persi e non sono arrivati in tempo.Sarà per le decorazioni fuori alle porte…una volta è un angelo, un'altra è il vischio…roba che quando torno di notte rischio il cardiopalmo.Sarà perché addobba a mò di edera la ringhiera di legno del soppalco a rischio corto circuito…se andrò a fuoco con tutta la casa saprete perché. Sarà perché riempie le stanze di candele glitterate, che non verranno mai accese…perché li chiamano “abbellimenti”??Sarà perché quest’anno ha comprato anche una candela finta (nel senso che è solo una lampada) rossa di mezzo metro…no comment.Sarà perché abbiamo anche un Babbo Natale grande di ceramica, anch’esso brillantinato…(ed io lo so che anche lui si vergogna di essere così)O quasi certamente sarà per l’albero…Eh già, l’albero…Il mio albero è rigorosamente ecologico, nel senso che è di plastica. Ormai sono 5 anni che sta con noi e devo dire che si conserva ancora bene.Ha un unico difetto: ogni anno i rami vanno aperti e montati e puntualmente mi ritrovo le mani piene di graffi. I rami vanno aperti in modo “naturale” dice, Marinella, che sostiene che non li apriamo nel modo giusto. Che poi come possano risultare “naturali” i rami di un albero finto ancora lo devo capire.Tutto montato e su una sorta di piedistallo l’albero è bellissimo.E’ il momento delle luci. Se ne occupa sempre mia sorella… e puntualmente le luci bianche sono tutte in basso e le blu tutte in alto. Bianche e blu perché l’albero ERA decorato argento e blu. Era.Si perché fiocchi e palline sono state sostituiti dai vari suovenirs che Marinella porta dai suoi viaggi. Che siano conchiglie glitterate, palline rivestite di piume bianche, clown che escono da una scatola o i due personaggi dell’M&M’s non importa!Se hanno in qualche modo un’aggancio Marinella li piazza sull’albero.Il problema è che negli anni il criterio dell’argento e del blu è andato perso, e queste persone senza il minimo gusto estetico hanno riempito quel povero abete (finto) con pupazzetti e cianfrusaglie di ogni genere e colore, perlopiù palettate o glitterate.Il risultato è talmente luccicante che ci si gioca ad ogni sguardo la vista. Quest’anno mia sorella è stata a Londra. E ha pensato bene di portare anche un soldatino inglese di 30 cm per l’albero…glitterato ovviamente.Palle di vetro di Murano, specchietti, Una sirena (glitterata altrimenti si sentiva fuori luogo), orsetti di ceramica e riproduzioni di lampadari ottocenteschi rendono l’albero una specie di mina da cui tenersi lontani almeno un metro e da non avvicinare se non in caso di estrema necessità.Pittoresco è la prima parola che mi viene in mente quando l’albero viene addobbato.E in punta…mioddio quanto ho lottato per i diritti della punta dell’albero!Fino all’anno scorso usavano infizzargli sopra un angelo ad ali spiegate, che più che gioia portava un messaggio di angoscia!Finalmente poi l’anno scorso, dopo lunge lotte e scioperi del digiuno (se se e quando lo faccio io uno sciopero della fame?!) sono riuscita ad ottenere un puntale. Il punto è, come ho già detto, che la mia famiglia non ha senso estetico…e neanche quello armonico!Ovviamente tutte le cose più particolari (e per particolari intendo glitterate) e grandi vengono messe davanti lasciando enormi “buchi” avanti, ma soprattutto dietro.E’ vero che siamo al quarto piano e a parte la signora che vive al medesimo piano del palazzo di fronte non lo vede nessuno, ma è pur vero che per il peso sto abete si piegherà in avanti!!Unico rimedio per sistemare la questione dell’armonia è…lasciarli fare!Si esatto, una che ha fatto studi artistici come me, li lascia fare.E poi ogni giorno, passando davanti a quell’emblema del consumismo volgare, di quello più estremo, prendo e sposto qualcosa al suo “giusto” posto.Risultato: per il cenone di Natale praticamente niente è dove stava (ma cambiando una cosa al giorno nessuno se ne è accorto) e l’albero risulta quasi gradevole nella sua luminosità. Nonostante questo, fare l’albero è una delle poche tradizioni della mia famiglia e, nonostante sia uno stress per il mio senso del gusto, tutto sommato è anche divertente.E poi, l’importante non è quello che sta “sopra” l’albero, ma quello che ci sarà sotto!Tequila