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Il presunto libero mercato e la schedatura degli individui

Post n°48 pubblicato il 19 Maggio 2011 da filitaba
 

Interessante articolo di Eugenio Benetazzo sul presunto libero mercato e a cosa porteranno i social network, tanto di moda, come FaceBook, Twitter, Google, YouTube, ecc... che con l'aiuto degli stessi ignari utenti raccolgono interessanti informazioni sulle persone. Tali informazioni serviranno alle multinazionali a studiare forme sempre subdole di pubblicità e prodotti da proporre agli utenti, per indurli al consumismo.
Interessante la teoria secondo la quale "il potente establishment di lobby planetarie ci hanno spinto a fare lavori che non ci piacevano per comprare beni e servizi di cui non abbiamo bisogno."
L'individuo isolato dal resto della società costretto a lavorare sempre di più per guadagnare denaro ed arrivare a comperare la casa dei sogni, l'agognato SUV sempre più grande, il cellulare di ultima generazione, vestiti e scarpe dal prezzo indecente, ecc...
Le persone si ritrovano sempre più depresse e stressate non accorgendosi che non è il consumismo sfrenato che da la felicità.
Forse non è tardi per cambiare rotta, per evitare di distruggere il nostro pianeta per la smania compulsiva di acquistare cose che diventano in breve tempo rifiuti destinati ad intasare inrreparabilmente le discariche o ad avvelenare l'aria con i fumi degli inceneritori.
Si potrebbe lavorare meno e vivere di più, basta liberasi dal consumismo.

Articolo "So things they are" - Eugenio Benetazzo

Altri spunti:

Video "Il prodotto sei tu" - Report

Video "La storia delle Cose"  ***da vedere***

 
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