BulletstormGrosso, grezzo e carismatico. Davvero.Grosso, grezzo e carismatico, e non stò parlando di me durante l'adolescenza, ma di quello che può essere definito con tranquillità l'FPS più innovativo, fresco e divertente uscito dal terzo quarto 2010 ad oggi. Bulletstorm è il classico gioco che non ti aspetti, anche se le premesse, a dir la verità, v'erano tutte. Quando metti insieme Epic Games e People Can Fly, in sintesi i ragazzacci dietro a sviluppo e conversione di Gears of War, gli dai in mano un Unreal Engine mai così in spolvero e carta bianca per ciò che concerne il plot, può uscirne solo un capolavoro di sangue e devastazione di dimensioni bibliche.Partiamo da un presupposto. Nel suo non voler essere un gioco per tutti, è forse il gioco più consigliato ad ogni fascia di videogiocatore. L'amante degli FPS classici apprezzerà quei cliché visti e rivisti (e presi in giro, spesso e volentieri) in ogni CoD, Battlefield o Medal of Honor, l'esperto di adventure games adorerà i piccoli enigmi da risolvere per procedere ed il dinamismo di scenari ed ambientazioni, l'hardcore gamer godrà nell'ottenere ogni singolo colpo speciale e scoprire in quante centinaia di modi (circa 130) si può uccidere un povero nemico. Il niubbo, infine, lo metterà in molto facile e riderà con i suoi amici truzzi ogniqualvolta si palesa il colpo speciale Gangbang.Si, perché è questo il cuore pulsante di Bulletstorm, lo “Skillshot System”. In pratica, un sistema di punteggi che ricompensa non solo la quantità di uccisioni, ma anche lo “stile” e la varietà con cui le si perpetra. Noi tutti siamo abituati a pensare che il colpo più intrigante e spettacolare in uno sparatutto sia l'headshot, il buon vecchio proiettile in mezzo alle sopracciglia. Belle mezzeseghe che siamo, quello in Bulletstorm vale 25 pt., poco più che un uccisione banalissima. Vogliamo mettere la soddisfazione di tirarci vicino un nemico con il Cappio, calciarlo in cielo, aspettare che ruoti in aria e sparargli un colpo di precisione laddove non batte il sole? Cacchio, questi son momenti, altro che headshottare antiamericani!E se il carisma del sistema di combattimento non vi basta, perché siete di gusti difficili o siete dei fastidiosi rompiscatole che devono trovare il pelo nell'uovo, ci pensano trama e soprattutto Protagonista, e la P maiuscola è volontaria, a darvi il colpo di grazia.Grayson Hunt, per gli amici, ma soprattutto per i nemici, Gray, è l'antieroe più riuscito degli ultimi anni. Non è bello e maledetto, non è puro e introspettivo, non è neppure cattivo ma senza motivo. No, i motivi ce li ha tutti, ed è grosso, grezzo, armato e carismatico come solo un personaggio uscito dagli studi di Epic Games può essere. E' il capo dell' unità Dead Echo, un ex gruppo d'elite dell'esercito, tradito e costretto alla fuga nei sistemi periferici per il tradimento del Generale Sarrano, il quale li ha incolpati di massacri di innocenti da lui stesso commissionati. E il gioco comincia qui, dal momento in cui Gray cerca la sua vendetta cercando di distruggere l' Ulysses, un enorme nave spaziale militare il cui capitano è proprio Sarrano in persona. Nella sua opera viene coadiuvato da due personaggi, anche loro splendidamente caratterizzati, il cyborg fresco fresco di operazione Ishi, e la bellissima Trishka, un membro della squadra Final Echo precipitata su Stygia nel rude tentativo di vendetta/redenzione di Grayson Hunt.
BULLETSTORM - RECENSIONE
BulletstormGrosso, grezzo e carismatico. Davvero.Grosso, grezzo e carismatico, e non stò parlando di me durante l'adolescenza, ma di quello che può essere definito con tranquillità l'FPS più innovativo, fresco e divertente uscito dal terzo quarto 2010 ad oggi. Bulletstorm è il classico gioco che non ti aspetti, anche se le premesse, a dir la verità, v'erano tutte. Quando metti insieme Epic Games e People Can Fly, in sintesi i ragazzacci dietro a sviluppo e conversione di Gears of War, gli dai in mano un Unreal Engine mai così in spolvero e carta bianca per ciò che concerne il plot, può uscirne solo un capolavoro di sangue e devastazione di dimensioni bibliche.Partiamo da un presupposto. Nel suo non voler essere un gioco per tutti, è forse il gioco più consigliato ad ogni fascia di videogiocatore. L'amante degli FPS classici apprezzerà quei cliché visti e rivisti (e presi in giro, spesso e volentieri) in ogni CoD, Battlefield o Medal of Honor, l'esperto di adventure games adorerà i piccoli enigmi da risolvere per procedere ed il dinamismo di scenari ed ambientazioni, l'hardcore gamer godrà nell'ottenere ogni singolo colpo speciale e scoprire in quante centinaia di modi (circa 130) si può uccidere un povero nemico. Il niubbo, infine, lo metterà in molto facile e riderà con i suoi amici truzzi ogniqualvolta si palesa il colpo speciale Gangbang.Si, perché è questo il cuore pulsante di Bulletstorm, lo “Skillshot System”. In pratica, un sistema di punteggi che ricompensa non solo la quantità di uccisioni, ma anche lo “stile” e la varietà con cui le si perpetra. Noi tutti siamo abituati a pensare che il colpo più intrigante e spettacolare in uno sparatutto sia l'headshot, il buon vecchio proiettile in mezzo alle sopracciglia. Belle mezzeseghe che siamo, quello in Bulletstorm vale 25 pt., poco più che un uccisione banalissima. Vogliamo mettere la soddisfazione di tirarci vicino un nemico con il Cappio, calciarlo in cielo, aspettare che ruoti in aria e sparargli un colpo di precisione laddove non batte il sole? Cacchio, questi son momenti, altro che headshottare antiamericani!E se il carisma del sistema di combattimento non vi basta, perché siete di gusti difficili o siete dei fastidiosi rompiscatole che devono trovare il pelo nell'uovo, ci pensano trama e soprattutto Protagonista, e la P maiuscola è volontaria, a darvi il colpo di grazia.Grayson Hunt, per gli amici, ma soprattutto per i nemici, Gray, è l'antieroe più riuscito degli ultimi anni. Non è bello e maledetto, non è puro e introspettivo, non è neppure cattivo ma senza motivo. No, i motivi ce li ha tutti, ed è grosso, grezzo, armato e carismatico come solo un personaggio uscito dagli studi di Epic Games può essere. E' il capo dell' unità Dead Echo, un ex gruppo d'elite dell'esercito, tradito e costretto alla fuga nei sistemi periferici per il tradimento del Generale Sarrano, il quale li ha incolpati di massacri di innocenti da lui stesso commissionati. E il gioco comincia qui, dal momento in cui Gray cerca la sua vendetta cercando di distruggere l' Ulysses, un enorme nave spaziale militare il cui capitano è proprio Sarrano in persona. Nella sua opera viene coadiuvato da due personaggi, anche loro splendidamente caratterizzati, il cyborg fresco fresco di operazione Ishi, e la bellissima Trishka, un membro della squadra Final Echo precipitata su Stygia nel rude tentativo di vendetta/redenzione di Grayson Hunt.