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I Fantastici Quattro e i Quattro Elementi

Post n°142 pubblicato il 24 Ottobre 2009 da Terpetrus
Foto di Terpetrus

Ricordo che avevo all’incirca otto o nove anni, quando per puro caso mia madre mi comprò due numeri, il numero 8 e il numero 9 dei Fantastici Quattro. Era il 1970 o il 1971, ora non ricordo, e questi personaggi erano appena sbarcati in Italia, preceduti dall’Uomo Ragno e da Devil, e in contemporanea invece con il mitico Thor, il Dio del Tuono scandinavo, il più irreale di tutti i personaggi della Marvel.

Mi piacquero tanto che chiesi a mia madre di continuare a comprarmeli.

Erano ben diversi dai supereroi della DC Comics che già conoscevo, cioè Superman, Batman e Flash, grazie a un regalo di un vicino che – dovevo avere sei anni all’epoca – mi regalò una risma di vecchi numeri di Superman e Batman.

I Fantastici Quattro erano appunto quattro e già quello li rendeva diversi, dato che gli altri personaggi dei fumetti normalmente sono uno, o al massimo due, quando l’eroe in questione c’ha il fedele amico e braccio destro, come nel caso di Batman e Robin, Topolino e Pippo, Asterix e Obelix, e tutte le altre coppie di eroi “sospette” appunto perché sono sempre in due, e non in tre o in quattro… e infatti i Fantastici Quattro si distinguono perché non hanno niente di “sospetto”… e sono invece una famiglia.

I Fantastici Quattro, si sa, sono composti dal capo Reed Richards, alias Mister Fantastic, l’Uomo di Gomma che può allungarsi e deformarsi come vuole, e più grande genio scientifico del mondo, che quasi rasenta l’onniscienza, sua moglie Susan Storm Richards, la Donna Invisibile, essere potentissimo che realizza in sé un ideale femminile pressoché irraggiungibile: moglie amorosa e fedele, madre affettuosa e responsabile, ma nello stesso tempo guerriera coraggiosa e implacabile, donna decisa e consapevole dei suoi diritti di persona autonoma, che sa tenere testa al marito, spesso un po’ troppo dedito alla ricerca scientifica per accorgersi delle esigenze della famiglia.

Di fronte a lei gli elementi stessi si piegano: non solo è in grado di rendere invisibile se stessa quando e quanto le pare, ma può rendere invisibile anche qualsiasi altra cosa, e per finire, potere ancora più grande, può creare campi di forza invisibili ma resistenti come il diamante, e far loro assumere qualsiasi forma, a tal punto di poterli usare per attaccare e distruggere qualsiasi cosa o addirittura farsi trasporare da loro in aria o sopra il mare.

Praticamente una Dea.

C’è poi il fratello di Susan, cioè Jonathan Storm, per gli amici e i parenti Johnny, la Torcia Umana, signore assoluto delle fiamme, in grado di evocarle attorno a sé ogni volta che vuole, con le quali sfreccia come una meteora o una cometa fiammeggiante per i cieli di New York.

Il suo potere è tale che rischia ad ogni momento di perderne il controllo e causare disastri e tragedie: poiché il suo carattere è focoso come il suo potere, basta che qualcuno lo faccia arrabbiare e lui prende fuoco, rischiando di distruggere qualsiasi cosa abbia attorno (normalmente è solo il suo vestito firmato Armani appena comprato, che fa una brutta fine).

Per finire c’è Ben Grimm alias la Cosa, che non ha nessun rapporto di parentela con gli altri tre, ma vive con loro, essendo il miglior amico di Reed, ed essendo anche lui un superuomo a causa dello stesso incidente che ha dato agli altri tre i loro poteri.

Ben Grimm è di tutti e quattro probababilmente il più amato, e quello che ispira più simpatia. Ben è un pilota dal carattere un po’ rozzo ma molto generoso e per niente stupido, molto “macho”, ma con una straordinaria capacità di essere gentile, se non lo fanno arrabbiare.

È anche lui focoso, ma nello stesso tempo molto più saggio dell’amico Johnny, con cui litiga spesso e volentieri, ma più che altro sembra per non doversi annoiare, non certo per spigolosità del carattere.

Trasformato in una sorta di omone-gorilla coperto da una corazza di placche che sembrano liscie pietre arancioni, anche se sembra sempre triste per la sua condizione di essere mostruoso, di fatto è adorato e amato follemente dalle folle, specialmente donne e bambini, dal quale deve stare lontano perché se no gli saltano tutti addosso per cercare di ottenere un autografo da lui.

E mentre Johnny passa da un amore fallito all’altro, Ben ha invece un solo grande amore: la scultrice cieca Alicia Masters, che è personaggio fisso della serie tanto quanto gli altri quattro, e che ha sempre un’importanza notevole nelle storie dei Fantastici Quattro.

Insomma, dei supereroi molto più vicini ai canoni cristiano-familistici che a quelli vetero-indoeuropei-tribali.

La storia dei Fantastici Quattro è la storia di una famiglia alle prese con i soliti problemi di una famiglia borghese, anche se molti benestanti, dato che il capo-famiglia è figlio di un ricchissimo scienziato, del pari geniale e misteriosamente scomparso anni prima.

Col passare del tempo la famiglia si estende in personaggi e problemi, prima con la nascita di Franklyn, il figlio di Reed e Susan, che eredita il nome del nonno materno, un chirurgo finito male dopo la tragica morte della moglie, e nel quale si manifestano poi i geni alterati dai raggi cosmici ereditati da entrambi i genitori, che lo rendono un essere spaventosamente potente, in grado di comandare le forze stesse del cosmo con la sola forza del pensiero, e che quasi una volta stava per distruggere la Terra intera quando era poco più di un neonato.

Ricompare poi il padre di Reed, e anche la sorella, e si viene a sapere anzi che il padre di Reed è un gran donnaiolo e quindi ci sono diversi fratelli di Reed sparsi qua e là nel tempo e nello spazio…

… ad un certo punto si viene a scoprire anzi che Franklyn sposerà Rachel, la figlia di Ciclope e Marvel Girl, due degli X-Men, e genererà il temuto e onnipotente Hyperstorm, futuro dittatore dell’universo.

Insomma, come ho già detto, ben diversi da Superman e dagli altri supereroi che li hanno preceduti.

Questi infatti avevano un’identità segreta, e vivevano una doppia vita che li costringeva innanzitutto ad una condizione schizofrenica, che tra l’altro non gli permetteva di avere una normale vita familiare.

Tutti i precedenti eroi dei fumetti non erano sposati, non avevano genitori né fratelli, e rimanevano eterni fidanzati. Tra l’altro, molti degli eroi dei fumetti avevano un amico fedelissimo che li seguiva in ogni avventura come le loro fidanzate, a tal punto che ti domandavi a un certo punto se l’eroe non voleva mai sposare la fidanzata perché in realtà era indeciso sullo sposare lei oppure lui, l’amico fedelissimo…..

E in questo senso erano molto più vicini agli antichi eroi della mitologia, che appunto erano spesso senza famiglia e avevano un carattere tendenzialmente bisessuale.

Che i supereroi dei fumetti non siano altro che la trasposizione degli antichi eroi mitologici, non c’è alcun dubbio: e di fatto alcuni di loro sono appunto sempre gli stessi.

La Marvel ha saccheggiato quasi ogni mito antico, e assieme a personaggi come l’Uomo Ragno e Daredevil compaiono il semidio Ercole, il dio scandinavo Thor, l’eroe-semidio Gilgamesh e tutte le divinità dei vari pantheon antichi.

Anche gli eroi antichi erano dotati di superpoteri, o di armi magiche che conferivano loro l’imbattibilità in battaglia: Achille era invulnerabile, Ercole e Sansone possedevano una forza sovrumana, Perseo possedeva un cavallo alato e la testa di Medusa, con la quale pietrificava il nemico, mentre Re Artù possedeva Excalibur, la spada che lo rendeva invincibile.

La mitologia antica ha un’influenza immensa sulle fantasie moderne, a tal punto che i contemporanei non possono né comprenderlo né immaginarlo.

I Fantastici Quattro stessi sono la rappresentazione dei Quattro Elementi che compongono l’universo secondo la concezione antica: Acqua, Aria, Fuoco e Terra.

Johnny Storm, la Torcia Umana, è ovviamente il Fuoco. 

Ben Grimm, la Cosa, è ovviamente la Terra, poiché sembra fatto di roccia.

Susan Storm Richards, la Donna Invisibile, è l’Aria, che è invisibile ma ha una potenza immensa, come dimostrano i venti e le tempeste.

E per finire Reed Richards, Mister Fantastic, è l’Acqua, poiché come lei è in grado di assumere qualsiasi forma e di adattarsi a qualsiasi pertugio debba passare.

In più, l’antico segno dell’Acquario rappresentava un uomo che versava acqua e che è da identificarsi probabilmente con Enki, il Dio degli Abissi mesopotamico, possessore di una conoscenza immensa e cosmica, esattamente come lo è Reed.

A questi poi si può aggiungere Franklyn B. Richards, che è la rappresentazione del Quinto Elemento: l’Etere, o lo Spirito secondo i concetti attuali.

L’Etere era una sostanza quasi immateriale ma luminosa di cui, secondo l’antica filosofia greca, erano fatti sia i corpi celesti che gli Dei e le anime degli uomini, o anche degli animali secondo certe dottrine misteriche. Franklyn, signore-fanciullo della mente e del cosmo, è la rappresentazione di tale Quinto Elemento, oggi dimenticato se non da chi ha una certa cultura.

I Fantastici Quattro, essendo appunto una rappresentazione dei quattro elementi universali, avevano avventure molto spesso di ordine cosmico. Non se la vedevano con criminali comuni o qualche scienziato pazzo di second’ordine, ma con geni tanto grandi quanto folli, e con alieni provenienti da ogni parte dell’universo, o con misteriosi nemici che vivevano in fondo al mare, o nel sottosuolo, oppure che provenivano da un lontano futuro o da un altrettanto lontano passato.

Sono rimasto profondamente deluso dalla trasposizione cinematografica dei personaggi della mia infanzia.

I Fantastici Quattro del cinema non hanno quasi niente dei personaggi dei fumetti. Gli è stata tolta gran parte della loro personalità, e le modifiche delle storie e dei personaggi sono stati per me intollerabili.

La Torcia Umana è solo uno stronzetto egoista e indisponente che pensa solo a divertirsi, Reed Richards sembra il classico scienziato imbranato e un poco ingenuo, Susan è una finta bionda e… basta. Ben Grimm ha l’unico vantaggio di essere interpretato da quell’orsacchiotto strabonazzo che mi ha sempre fatto arrapare terribilmente di Michael Chiklis, ex-commissario Scali, ma per il resto non mi sembra che abbiano dato tutto il reale spessore e la reale drammaticità del personaggio.

Per non parlare poi di come hanno ridotto i personaggi di contorno: il Dottor Destino e Silver Surfer ridotti a…. puaaaahhhh! Lasciamo perdere, per carità!

Magari ci ritorno un’altra volta sull’argomento, ma non oggi!

 

 
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