di Bruno De Martino di Montegiordano: 17 Fregate (+ 1 in costruzione) di cui :n° 13 fregate a elica: "Farnese" da 3.680 t. (in costruzione), "Borbone" da 3.444 t., "Archimede" e "Ercole" da 1.306 t., "Fulminante" da 1.410 t., "Ettore Fieramosca" da 1.400 t., "Torquato Tasso" da 1.330 t., "Sannita" da 1.300 t., "Guiscardo", "Roberto", "Ruggiero" e "Tancredi" da 1.018 t., "Veloce" da 962 t.n° 5 fregate a vela:"Regina" da 2.908 t., "Partenope" da 2.583 t., "Isabella" da 2.529 t., "Amalia" da 1.642 t. "Cristina" da 763 t.n° 2 Corvetten° 2 corvette a elica: "Stromboli" da 580 t., "Aquila" da 576 t.n° 5 Brigantinin° 5 brigantini a vela: "Generoso" e "Intrepido" da 640 t., "Valoroso" e "Zeffiro" da 594 t., "Principe Carlo" da 414 t.n° 11 Avvisin° 11 avvisi a elica: "Miseno" e "Palinuro" da 596 t., "Sirena" da 354 t., "Maria Teresa" da 330 t., "Peloro" da 292 t., "Messaggero" e "Saetta" da 250 t., "Ferdinando II°" da 183 t., "Antelope" e "Rondine" da 154 t., "Delfino" da 70 t.,n° 1 Golettan° 1 goletta a vela: "Menai" da ? t.n° 1 Guardacosten° 1 guardacoste a vela: "Sparviero" da 137 t.NAVI AUSILIARIEn° 4 Bombardiere (grandi cannoniere a vela)n° 21 Cannoniere (a vela)n° 7 Bovi (grandi barche a vela con poppa tondeggiante)n° 8 Leuti (grandi barche a vela)n° 4 Paranzelli (pescherecci armati)n° 12 Scorridoie (barche doganali)n° 23 Legni sottili (mezzi di uso locale)n° 3 Rimorchiatorin° 3 rimorchiatori a elica: "Eolo", "Etna" e "Furia" da ? t.ORDINAMENTO DELL'ARMATA DI MAREAmmiragliato: Vice Ammiraglio Comandante Generale dell'Armata di Mare (principe di Borbone, fratello del re)Consiglio di AmmiragliatoReal Corpo dei Cannonieri Marinari :16 Compagnie da Imbarco2 Compagnie SedentarieReggimento "Real Marina" (formato nel 1832 dal preesistente battaglione)Stato Maggiore (comandante: 1 colonnello dell'esercito)2 Battaglioni di 6 Compagnie (forze da sbarco)Corpo del Genio MarittimoCorpo TelegraficoCorpo SanitarioCorpo AmministrativoDipartimento Militare Marittimo "Napoli"Dipartimento Militare Marittimo "Messina"Dipartimento Militare Marittimo "Palermo"Personale500 Ufficiali, 7.000 Sottufficiali e Comuni (2.400 della Fanteria di Marina) N O T ELa Real Marina del Regno delle Due Sicilie, anche detta Armata di Mare del Regno delle Due Sicilie, nel 1861 è la terza forza navale del Mediterraneo, dopo le Squadre Navali britannica e francese. Le sue navi, tra le quali spiccano le nuove unità a vapore che stanno sostituendo quelle a vela, sono state costruite in maggioranza nel cantiere navale di Castellammare di Stabia e solo alcune ordinate in cantieri stranieri. Nel 1839 le Due Sicilie vantano una flotta mercantile di 9.174 navi per una stazza complessiva di 243.192 t. con 122.677 marinai. Nel 1842 alcuni ufficiali della Marina Sarda vanno a studiare da vicino ordinamenti e progressi della Marina Napoletana . In una successione di scandalose compiacenze al nemico, il 5 luglio del 1860 il capitano di fregata Anguissola non esitò a consegnare, nelle acque di Palermo, la pirofregata di secondo rango “Veloce” al contrammiraglio sabaudo Carlo Pellion di Persano che, a sua volta, la cedette a Garibaldi.Francesco II ordinò il recupero della nave.Ma il conte d’Aquila, Luigi Borbone, zio del sovrano, comandante in capo della flotta, noto per le sue idee liberali ed ancora più noto per l’odio che portava contro il primogenito del fratello, riuscì a boicottare la missione.
Questa era l'Armata di Mare Delle Due Sicilie
di Bruno De Martino di Montegiordano: 17 Fregate (+ 1 in costruzione) di cui :n° 13 fregate a elica: "Farnese" da 3.680 t. (in costruzione), "Borbone" da 3.444 t., "Archimede" e "Ercole" da 1.306 t., "Fulminante" da 1.410 t., "Ettore Fieramosca" da 1.400 t., "Torquato Tasso" da 1.330 t., "Sannita" da 1.300 t., "Guiscardo", "Roberto", "Ruggiero" e "Tancredi" da 1.018 t., "Veloce" da 962 t.n° 5 fregate a vela:"Regina" da 2.908 t., "Partenope" da 2.583 t., "Isabella" da 2.529 t., "Amalia" da 1.642 t. "Cristina" da 763 t.n° 2 Corvetten° 2 corvette a elica: "Stromboli" da 580 t., "Aquila" da 576 t.n° 5 Brigantinin° 5 brigantini a vela: "Generoso" e "Intrepido" da 640 t., "Valoroso" e "Zeffiro" da 594 t., "Principe Carlo" da 414 t.n° 11 Avvisin° 11 avvisi a elica: "Miseno" e "Palinuro" da 596 t., "Sirena" da 354 t., "Maria Teresa" da 330 t., "Peloro" da 292 t., "Messaggero" e "Saetta" da 250 t., "Ferdinando II°" da 183 t., "Antelope" e "Rondine" da 154 t., "Delfino" da 70 t.,n° 1 Golettan° 1 goletta a vela: "Menai" da ? t.n° 1 Guardacosten° 1 guardacoste a vela: "Sparviero" da 137 t.NAVI AUSILIARIEn° 4 Bombardiere (grandi cannoniere a vela)n° 21 Cannoniere (a vela)n° 7 Bovi (grandi barche a vela con poppa tondeggiante)n° 8 Leuti (grandi barche a vela)n° 4 Paranzelli (pescherecci armati)n° 12 Scorridoie (barche doganali)n° 23 Legni sottili (mezzi di uso locale)n° 3 Rimorchiatorin° 3 rimorchiatori a elica: "Eolo", "Etna" e "Furia" da ? t.ORDINAMENTO DELL'ARMATA DI MAREAmmiragliato: Vice Ammiraglio Comandante Generale dell'Armata di Mare (principe di Borbone, fratello del re)Consiglio di AmmiragliatoReal Corpo dei Cannonieri Marinari :16 Compagnie da Imbarco2 Compagnie SedentarieReggimento "Real Marina" (formato nel 1832 dal preesistente battaglione)Stato Maggiore (comandante: 1 colonnello dell'esercito)2 Battaglioni di 6 Compagnie (forze da sbarco)Corpo del Genio MarittimoCorpo TelegraficoCorpo SanitarioCorpo AmministrativoDipartimento Militare Marittimo "Napoli"Dipartimento Militare Marittimo "Messina"Dipartimento Militare Marittimo "Palermo"Personale500 Ufficiali, 7.000 Sottufficiali e Comuni (2.400 della Fanteria di Marina) N O T ELa Real Marina del Regno delle Due Sicilie, anche detta Armata di Mare del Regno delle Due Sicilie, nel 1861 è la terza forza navale del Mediterraneo, dopo le Squadre Navali britannica e francese. Le sue navi, tra le quali spiccano le nuove unità a vapore che stanno sostituendo quelle a vela, sono state costruite in maggioranza nel cantiere navale di Castellammare di Stabia e solo alcune ordinate in cantieri stranieri. Nel 1839 le Due Sicilie vantano una flotta mercantile di 9.174 navi per una stazza complessiva di 243.192 t. con 122.677 marinai. Nel 1842 alcuni ufficiali della Marina Sarda vanno a studiare da vicino ordinamenti e progressi della Marina Napoletana . In una successione di scandalose compiacenze al nemico, il 5 luglio del 1860 il capitano di fregata Anguissola non esitò a consegnare, nelle acque di Palermo, la pirofregata di secondo rango “Veloce” al contrammiraglio sabaudo Carlo Pellion di Persano che, a sua volta, la cedette a Garibaldi.Francesco II ordinò il recupero della nave.Ma il conte d’Aquila, Luigi Borbone, zio del sovrano, comandante in capo della flotta, noto per le sue idee liberali ed ancora più noto per l’odio che portava contro il primogenito del fratello, riuscì a boicottare la missione.