Terrymaso

U.D.: La velocità - Teorie e metodologie del movimento umano


Unità DidatticaCapacità Condizionale : LA VELOCITA’Anno Scolastico : 2011/2012Destinatari : Classe IV, Scuola PrimariaPrerequisiti :•Percezione spazio-temporale;•Capacità coordinative (equilibrio, ritmo, capacità di reazione);•Schemi motori di base (camminare, correre, saltare, lanciare, afferrare, rotolare, equilibrarsi, arrampicare, strisciare );•Capacità relazionali.Obiettivi Generali :•Importanza del tempo e dello spazio in riferimento alla velocità;•Allenamento dell’area socio-affettiva (controllo delle emozioni, fiducia, collaborazione);•Miglioramento delle capacità coordinative generali e speciali;Obiettivi Specifici :•Miglioramento della capacità condizionale velocità;•Miglioramento della rapidità degli spostamenti e della reazione motoria.Tempi : 5 ore ( 1 ora in classe, 4 ore in palestra ) Spazi : Aula scolastica; Palestra.Materiale Utilizzato : Palla; Cronometro; Nastro; Cartellone; Fischietto.Metodologia : Nello svolgimento delle lezioni di questa unità didattica viene utilizzato un metodo misto : ad una prima lezione teorica sulla capacità condizionale scelta ( lettura e drammatizzazione di una favola), verranno affiancate una serie di attività pratiche .Connessioni con altre discipline : Lingua Italiana; Matematica; Valutazioni : Verranno effettuate in itinere, attraverso l’osservazione diretta del lavoro dei bambini.Verranno utilizzati inoltre sussidi scritti e griglie di valutazione.
LA VELOCITA’La velocità è la capacità di realizzare un gesto motorio nel minor tempo possibile. Essa dipende soprattutto dalla rapidità di trasmissione dell’impulso dal sistema nervoso centrale ai muscoli coinvolti nel movimento. Ma dipende prevalentemente dalla percentuale di fibre bianche (rapide) che ognuno possiede. L’atleta con una quantità elevata di fibre rapide ha parametri di velocità, di movimento e di forza maggiori.Tra le capacità condizionali la velocità è la più difficile da allenare perché le sue componenti sono per lo più innate del sistema neuro – muscolare. Dipende dal DNA, ma si può comunque allenare e sviluppare. Secondo alcuni il periodo favorevole per ottenere il massimo risultato è dai 6 ai 12 anni. È stato appurato che i fattori che condizionano la velocità sono:1.TEMPO DI REAZIONE MOTORIA – il tempo che intercorre tra la percezione dello stimolo e l’azione motoria2.RAPIDITA’ DEL SINGOLO MOVIMENTO – dipende dalla velocità di contrazione e dalla forza dei muscoli interessati al movimento specifico 3.LA FREQUENZA DEI MOVIMENTI – l’unione di movimenti rapidi e semplici in funzione di azioni complessePRIMA ATTIVITA’Il lavoro inizia in classe, con la lettura di una favola di Esopo ( ‘La lepre e la Tartaruga’ ) che introdurrà il concetto di velocità.La lepre un giorno si vantava con gli altri animali: - Nessuno può battermi in velocità - diceva. - Sfido chiunque a correre come me. La tartaruga, con la sua solita calma, disse: - Accetto la sfida.- Questa è buona! - esclamò la lepre; e scoppiò a ridere.- Non vantarti prima di aver vinto, replicò la tartaruga. - Vuoi fare questa gara?Così fu stabilito un percorso e dato il via. La lepre partì come un fulmine: quasi non si vedeva più, tanto era già lontana. Poi si fermò, e per mostrare il suo disprezzo verso la tartaruga si sdraiò a fare un sonnellino. La tartaruga intanto camminava con fatica, un passo dopo l'altro, e quando la lepre si svegliò, la vide vicina al traguardo. Allora si mise a correre con tutte le sue forze, ma ormai era troppo tardi per vincere la gara. La tartaruga sorridendo disse: "Non serve correre, bisogna partire in tempo."Al temine della lettura l’insegnante guiderà i bambini nella comprensione della morale. Stimolerà poi una discussione sui personaggi principali guidando i bambini nella drammatizzazione della favola. In questo modo i bambini potranno sperimentare direttamente un modo di muoversi più veloce ed uno meno veloce. Conversazione clinica sulla velocità. L’insegnante chiederà : •Come si fa ad essere veloci ? •Qual è l’animale che corre più velocemente ?• E qual è il mezzo di trasporto più veloce ? A conclusione di questa prima parte, i bambini rappresenteranno su un cartellone gli animali e i mezzi di trasporto che ritengono i più veloci ed i meno veloci.
SECONDA ATTIVITA’Il lavoro si sposta nella palestra : organizziamo una gara di corsa !L’insegnante chiederà ai bambini: “ Chi di voi è il più veloce ? ”FASE DI RISCALDAMENTO :Prima di organizzare la gara, dedichiamoci a 10 minuti di riscaldamento :Alternare una corsa lenta in senso orario e antiorario; eseguire esercizi di stretching al fine di preparare la muscolatura per l’esecuzione degli esercizi che verranno eseguiti in seguito.Esercizi di stretching : si scende con le mani sui piedi a gambe divaricate e si sale respirando e aprendo le braccia all’infuori; si sta fermi in giù nella stessa posizione; ci si siede con un compagno l’uno di fronte all’altro , e a gambe aperte ci si mette “piede contro piede”., uno per volta afferra le mani dell’altro e lo tira lentamente verso di lui. FASE CENTRALE :Si stabilisce un percorso in linea retta, delimitando il punto di partenza e d’arrivo con un nastro (20 metri circa). Tenendo fisso l’elemento ‘SPAZIO’ come punto di riferimento, invitiamo un bambino alla volta a percorrerlo, mentre l’insegnante registrerà il tempo di ognuno servendosi del cronometro. Vince l’alunno che compie il percorso completo nel minor tempo.Riproponiamo la stessa esperienza tenendo fisso, questa volta, l’elemento ‘TEMPO’: in 10 secondi ogni alunno dovrà percorrere più spazio possibile, fermandosi allo scadere del tempo. Vince il bambino che avrà percorso più spazio.I risultati delle due gare saranno registrati e confrontati in due tabelle.L’insegnante farà notare che nella tabella della prima gara il bambino per sapere chi fosse il più veloce doveva vedere quale fosse il tempo minore effettuato, mentre nella tabella della seconda gara il bambino più veloce era quello che aveva percorso uno spazio maggiore. Senza far riferimento alle formule i bambini verranno guidati all’importanza del tempo e dello spazio nella misurazione della velocità.TERZA ATTIVITA’Gli alunni, suddivisi in gruppi da 3, si dispongono lungo una linea del campo. Il bambino al centro lancia la palla raso terra, i 2 compagni ai lati dovranno sfidarsi scattando e cercando di afferrarla il prima possibile. L’obiettivo di questo esercizio è quello di migliorare la velocità dello spostamento avendo uno scopo ben preciso da raggiungere: la palla.QUARTA ATTIVITA’Gli alunni, suddivisi in gruppi da 5, si dispongono in colonna a fondo campo. Ad una distanza prestabilita dalla partenza, si dispongono ogni 2 metri, oggetti vari.Al fischio dell’insegnante, il primo allievo corre, raccoglie il primo oggetto e ritorna di corsa al suo posto, parte il compagno successivo nella colonna e così tutti gli altri compagni. L’obiettivo di questo esercizio è quello di migliorare la velocità degli spostamenti associata all’esecuzione di altri compiti (prendere gli oggetti) e la capacità di reazione motoria.QUINTA ATTIVITA’I ragazzi, a coppie, sono seduti a fondo campo con le spalle rivolte all’insegnante, che farà cadere una palla per terra. Al rumore della palla che tocca terra i due bambini scatteranno nel tentativo di recuperarla. Una volta presa la palla, l’alunno dovrà correre fino a fondo campo e tirare a canestro. Ogni canestro vale un punto, vince chi arriva per primo a 5. Oltre alla velocità, questo esercizio migliora la coordinazione e la capacità di reazione.Anche in questo caso, per valutare i progressi degli alunni si può utilizzare una tabella.CONCLUSIONIA termine delle attività svolte, prendendo in considerazione i risultati raccolti attraverso griglie valutative e tabelle, si valuterà se tutti gli allievi hanno raggiunto o meno gli obiettivi prestabiliti.Nel caso in cui la maggior parte della classe non avesse raggiunto i risultati attesi, si provvederà alla riformulazione delle attività proponendone altre più semplici: corsa libera e scatti ( 1,2,3 stella ).Mentre, se la risposta di un’alta percentuale della classe risultasse idonea agli esercizi proposti, si provvederà con ulteriori allenamenti più intensi ed elaborati, aventi come scopo la partecipazione a competizioni intra ed extra scolastiche.