Terzo Millennio

Il dopo elezioni


Solo un PD in eterna e continuata versione hara-kiri poteva perdere una occasione come questa per guadagnare consensi. Ma quando c'è da farsi del male il PD è molto più che bravo. Che il maggiore partito di Governo è alla frutta lo dimostrano i numeri ed i risultati. Il PDL non va oltre il 28% a livello nazionale ed alcuni eminenti esponenti del Governo (Brunetta e Castelli) hanno miseramente perso nella corsa a Sindaco di Venezia e Lecco, due comuni non certo della rossa Emilia ma del profondo nord leghista. Ed hanno perso contro due candidati praticamente semi sconosciuti al livello nazionale. E' questo secondo me il segnale più indicativo dell'intera tornata elettorale, insieme alla vittoria di Vendola in Puglia contro tutto e tutti. Compreso quel centro sinistra che non ha mai gradito la sua candidatura e non l'ha certo mandato a dire. Segnali che ancora una volta dicono che se il popolo di sinistra è ancora vivo ed ha voglia di riscatto, gli apparati di partito viaggiano esattamente nella direzione opposta. Incapaci di proporre alternative valide e per questo contigui al centro-destra.Con esclusione del Piemonte, l'unica regione dove veramente si è combattuto fino all'ultimo voto, nel resto d'Italia, feudi sicuri a parte, non si può fare la conta di chi ha vinto ma quella di chi ha perso. Cioè hanno fatto la gara al candidato più improponibile. E in Campania, Calabria e Lazio il candidato più improponibile l'ha presentato proprio il PD.De Luca, Loiero e Bonino. E se non fosse stato per il coraggio e la testardaggine di Vendola oggi anche la Puglia sarebbe al centro-destra.Ora si inizia a chiedere la testa di Bersani. Ma il problema vero è che Bersani non doveva proprio diventare segretario del PD, visto che è stata la continuazione di alcune logiche becere di partito più vicine a Bersluconi che non ai propri elettori.Il bipolarismo è miseramente fallito tanto a sinistra quanto a destra. Unioni di partiti che portavano in dote quasi il 40% dei voti (Forza Italia + AN e DS + Margherita) sono ridotti a raccogliere il 25-26% dei consensi. E' arrivato quindi il momento che il PD decida cosa vorrà fare da grande. Se vuole fare come il vecchio PCI, cioè sempre all'opposizione, che si sganci una volta per tutte dai cattolici e si attrezzi seriamente a fare l'opposizione. Se invece come credo, si vorrà proporre di nuovo come alternativa di Governo è arrivato il momento di cedere al nuovo che avanza e soprattutto di smetterla di farsi dettare le agende delle alleanze dal centro - destra. In questo momento c'è bisogno di tutte le forze d'opposizione in campo. C'è bisogno di ricompattare una certa sinistra e insieme all'IdV c'è bisogno di un programma serio e soprattutto di un candidato serio alla Presidenza del Consiglio. Un nome ad esempio? Rosy Bindi. Che anche se è una cattolica moderata in questo momento sta sicuramente più a sinistra di Bersani. Ed è persona sicurmente in grado di mettere d'accordo le mille diversità di un eventuale coalizione allargata. Compresa l'eventuale partecipazione di un UDC ripulita da pregiudicati.  Di tempo per organizzarsi ce n'è. Tre anni sono lunghi. Ma per riuscire in questo progetto c'è da rimboccarsi le maniche immediatamente. Torno a ripetere: queste elezioni non le ha vinte Berlusconi. Anzi..... Lui è uno dei tanti sconfitti. Segno che la gente è stanca ed i tempi sono maturi per mandare in soffitta una volta per tutte il Berlusconismo.