Terzo Millennio

Quei piccoli provvedimenti


Nonostante il petrolio non costi più le cifre record di qualche tempo fa e nonostante il cambio euro/dollaro è sempre vantaggioso per l'euro (il costo del petrolio viene sempre calcolato in dollari) il prezzo dei carburanti in Italia continua a salire vertiginosamente grazie ad un cartello formato dai venditori e soprattutto grazie alla solita indolenza ed incompetenza del Governo che continua ad affermare di non aver alcun potere per agire sull'incremento dei prezzi. Come al solito è una balla colossale perchè nel 2000, un piccolissimo provvedimento del Governo di centro-sinistra, riuscì a contenere il rincaro dei prezzi dei carburanti ancorchè ad avere una diminuzione. Ma come ci riuscì? Con un meccanismo tutto sommato elementare. Stabilito un prezzo massimo (p.e. 1500 lire al litro) il Governo decretò che per ogni litro di carburante venduto a quella cifra o al di sotto avrebbe rinunciato ad incassare 50 lire di accisa. Questo significava che per aggirare il provvedimento ed aumentare i prezzi i venditori avrebbero dovuto farlo al costo di 100 lire in più. 50 lire da versare come accisa al superamento delle 1500 lire ed altre 50 per recuperare il mancato guadagno delle stesse 50 lire per un litro venduto al di sotto della soglia stabilita. Questo non solo stabilizzò il prezzo del carburante per lunghissimo tempo ma addirittura aprì una concorrenza al ribasso. Come giusto meccanismo quando ci si trova in un vero regime di libera concorrenza. Questo piccolo provvedimento, in realtà poco pubblicizzato all'epoca, fa parte di una lunga serie di piccoli provvedimenti che il centro-sinistra ha adottato nell'ultimo quinquennio di suo Governo (1996-2001). Che sono poi le chiavi di volta per la soluzione di problemi ben più grossi. Erano questi i provvedimenti che facevano la differenza a favore delle classi più deboli e che distinguevano il centro-sinistra dal centro-destra. Provvedimenti che, grazie al controllo dell'informazione da parte del Cavaliere, non sono mai venuti a conoscenza della maggioranza dei cittadini. Inutile dire che uno dei primi provvedimenti dell'insediante governo di centro-destra nel 2001 fu quello di abrogare questa disposizione. Sempre grazie a Berlusca