Terzo Millennio

Il 25 aprile non è di tutti


E' da una vita che mi sento ripetere che il 25 aprile è una festa di tutti. La liberazione dell'Italia è un valore che deve appartenere a chiunque si senta italiano. Non ho mai condiviso questa affermazione. E non solo lo dico da appassionato e studioso di storia ma soprattutto lo dico da persona che avuto un nonno e 3 zii in guerra. Di cui due finiti prigioneri dei tedeschi ed uno accanito partigiano che ha contribuito proprio a quel 25 aprile di oltre sessant'anni fa, partecipando alla liberazione di Milano alla testa di un battaglione partigiano. In quei giorni di aprile c'erano ancora italiani che facevano di tutto per impedire che le forze Alleate ed i partigiani schiacciassero una volta per tutte il Terzo Reich e la Repubblica Sociale di Salò. Pensare poi che nell'attuale forza governativa ci sono uomini che fino a qualche anno fa si ritrovavano a Predappio e alzando la mano destra in segno di saluto romano gridavano "Eia eia alalà", continua  farmi dire che il 25 aprile non è affatto di tutti.Così, quando ieri guardando la Tv ho visto quel buffone del nostro Premier fare il discorso sull'unità italiana mi si è letteralmente rivoltato lo stomaco. Proprio lui. Il più illiberale di tutti, fautore di un moderno Regime che si basa sul controllo dei media, alleato di Governo di partiti che ancora pensano al fascismo e mandano esponenti (leggi Lega Nord)  alle riunioni europee dei gruppi neo-nazisti, inneggiando al razzismo ed alla secessione della Padania dalla Terronia. Lui proprio no! Quello stesso buffone che tempo fa, in ossequio alle forze di esterma destra del suo Governo, sistematicamente non partecipava alla festa del 25 aprile. Non può parlare di unità. Non se lo può prorpio permettere perchè il 25 aprile non è una festa di tutti. E' la festa solo di chi veramente crede che grazie al sangue dei nostri nonni e di tanti altri giovani oggi viviamo in un mondo migliore. Non chissà quanto migliore intendiamoci. Ma sicuramente un Mondo in cui le opinioni possono essere ancora espresse liberamente e dove, in parte, possiamo ancora credere in uno straccio di Democrazia.Quella stessa Democrazia che sta tanto stretta a quel buffone e che è solo un intralcio alla sua voglia di essere "L'Imperatore".Chiudo ricordando che una volta questo discorso spettava al Presidente della Repubblica, massima espressione della nostra Democrazia e della nostra Costituzione. Ma a questo punto è evidente che non abbiamo più nemmeno quello. Buonanotte Morfeo. Dormi sogni beati e tranquilli