Terzo Millennio

Mondiali - La mala fede di Lippi


Mai e poi mai sentiremo uscire dalla bocca del nostro C.T. "Ho sbagliato le convocazioni". Non è che non lo farebbe solo Lippi. Nessun allenatore al mondo ammetterebbe le colpe delle sue scelte, sia di convocazioni che tattiche. Ma onestamente dire nella conferenza stampa, dopo l'ennesima partita fallimentare contro la Nuova Zelanda, "Non abbiamo lasciato a casa nessun fenomeno in grado di farci vincere la partita oggi", significa offendere l'intelligenza dei giornalisti presenti nonchè dei tifosi e spettatori italiani che ancora ieri erano tutti a tifare azzurri. Forse a casa non è rimasto nessun fenomeno. Ma sicuramente giocatori di esperienza ed in grado di fare la differenza sì. Ed è un peccato che nessuno tra i soliti giornalisti-pecoroni al seguito abbia fatto notare al C.T. azzurro che in campo, sia contro la Nuova Zelanda che contro il Paraguay, tra i 14 che hanno partecipato, c'erano soltanto due (DICO DUE) giocatori appartenenti alle prime cinque squadre del campionato: De Rossi (Roma) e Zambrotta (Milan). E che i due pareggi li abbiamo agguantati proprio grazie ad uno di questi (De Rossi). In compenso ce n'erano ben sei della settima classificata (Juventus), due della undicesima (Fiorentina) e via dicendo. Questo vuol dire che per il nostro C.T. la classifica finale del nostro campionato non vale nulla. Qualcuno potrà dire che ci sono troppi stranieri. Ma questo può valere per l'Inter e forse, in parte per la Roma. Ma il Milan, la Sampdoria ed il Palermo (3°, 4° e 5°) sono piene zeppe di italiani che hanno disputato un ottimo campionato. La classifica parla chiaro. E poi quando si vede in campo quello scempio anche un Materazzi sarebbe stato oro colato. Per non parlare di Balotelli (giusto per nominare l'Inter). E questo vale anche per la Roma, il Milan, la Sampdoria, il Palermo. Sarebbe inutile e lungo stare  fare l'elenco dei giocatori che non avrebbero affatto sfigurato ma che avrebbero fatto sicuramente di meglio degli attuali. Ma a che servirebbe se non a girare il coltello nella piaga? Se il meglio che questa Italia può mettere in campo sono gli attaccanti di due squadre che hanno fatto undicesimo e quindicesimo posto perchè meravigliarsi poi se non riusciamo a segnare ed a vincere nemmeno con la Nuova Zelanda? Una volta, per fare la Nazionale, si prendeva il blocco di una delle squadre più forti del campionato e gli si aggiungeva qualche elemento. Oggi è vero che il campionato è pieno di stranieri, ma pretendere di andare ai mondiali con il blocco della settima classificata rinforzata da giocatori di squadre ancora più mediocri è davvero fare hara-kiri. E dire il contrario è pura mala fede. Lippi non doveva tornare affatto sulla panchina dell'Italia. E' una scelta sbagliata oggi come lo era nel 2006 (anche se ha vinto il Mondiale). E' uno che rappresenta simbolicamente tutto il marcio di calciopoli e che ancora oggi fa favoritismi e preferenze a seconda della casacca che si indossa. Sarà tutta una questione di procuratori??