Terzo Millennio

Da Bearzot a Lippi


Finisce così, come doveva finire l'avvetura Sud Africana. Nel peggiore dei modi. Quella che tutti si aspettavano: con l'eliminazione al primo turno. La peggiore Italia di sempre guidata dal peggiore CT di sempre. Arrogante, presuntuoso e soprattutto in mala fede. Forte di un Mondiale letteralmente "rubato" nel 2006, ha voluto dimostrare che un CT conta più della squadra stessa. Contro ogni consiglio, contro ogni evidenza, contro tutti i segnali che già da due anni arrivavano forti e chiari. Un girone di qualificazione stentato, una figuraccia l'anno scorso in Confederation's Cup, qualche amichevole pre-torneo disastrosa. Ma lui ha continuato nella sua infinita arroganza e presunzione. Ha continuato a puntare su un gruppo inconsistente e su un modulo inesistente. Ha portato in SA, per dirla alla Zucconi, ex campioni e giocatori che campioni non lo diventeranno mai. Per dimostrare che su quel carro ci poteva stare solo lui e nessun altro ha portato giocatori che sono solo l'ombra di quelli apprezzati fino a qualche anno fa. Gattuso, Cannavaro, Camoranesi, Iaquinta, Zambrotta. Per non parlare del povero Pirlo. Fantasmi! Anime dannate che si aggiravano in campo cercando la pace eterna. Troppo facile adesso dire "E' tutta colpa mia"! Sapendo già di dover andare via, con un contratto milionario appena terminato ed un altro già pronto tra le mani. Incapace di vedere oltre al naso del figlio "in nome e per conto GEA". Pensionato di lusso!! Ed ha avuto anche il coraggio di offendere i calciatori rimasti a casa. Non solo non è capace di fare autocritica seria ma addirittura dire che questo è il calcio in Italia è inammissibile. Dire che non c'è di meglio è vergognoso. E' mala fede allo stato puro. Forse questo è il calcio italiano espresso dalle squadre che non hanno mai lottato nemmeno per un posto in UEFA. Visto che Lippi ha portato un paio di giocatori di Milan, Roma e Sampdoria (di quest'ultima Palombo non ha mai giocato e Pazzini ha giocato mezza partita) e tutto il resto apparteneva al calcio di seconda fascia del campionato italiano. La verità è che l'ultimo CT che l'Italia ha avuto è stato Enzo Bearzot. Dopo di lui solo manichini che hanno fatto squadra e formazione sulle indicazioni dei grandi club e dei procuratori. Con la piccola parentesi di Dino Zoff. Cha ha pagato duramente le sua indipendenza nonostante un Europeo vinto virtualmente. Paragonare il titolo del 2006 con quello dell'82 è come confondere la lana con la seta, la cioccolata con la merda. Bearzot, già reduce da Argentina 78, dove si levò lo sfizio di essere l'unica squadra a battere i padroni di casa, e dove già gli toccava vincere il Mondiale (si dice che l'Italia perse apposta contro l'Olanda per evitare la finale e la naturale combine che si prospettava. I calciatori furono infatti minacciati), confezionò un piccolo capolavoro in Spagna 82. E' vero che nella fase iniziale stentò, ma poi ha fatto qualcosa che mai nessuna squadra in un Mondiale ha ripetuto. Nemmeno il Brasile stellare. Ha vinto un Mondiale battendo le tre squadre più forti di sempre: Brasile, Argentina e Germania. Con l'inframezzo della Polonia che in quel periodo era degna di tutto rispetto. Nel 2006 chi abbiamo battuto?? L'Ucraina e l'Australia con un rigore regalato allo scadere?? Con una finale dove grazie alla pazzia di Zidane siamo riusciti a vincere la lotteria dei rigori?? E allora basta bestemmie. Diamo a Cesare quel che è di Cesare.Nella speranza che il vertice della FIGC, anch'esso parte integrante nella scandalo di Calciopoli (Abete era il vice di Carraro), si dimetta una volta per tutte (ma io dubito fortemente), sono sicuro che Prandelli saprà fare molto ma molto meglio del suo predecessore. Sono contento della sua nomina perchè credo che sia l'uomo giusto, al posto giusto, al mometo giusto.Sono convinto che Prandelli non avrà sudditanze psicologiche, che metterà in piedi un Italia con i giocatori più forti (e non quelli più raccomandati) e sono sicuro che faremo un ottima qualificazione agli Europei e che, se non li vinceremo, ci andremo molto vicini.