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Un blog creato da alexma36 il 22/06/2009

Terzo Millennio

Resistere, resistere..... resistere!!

 
 

IL FATTO QUOTIDIANO

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RAI PER UNA NOTTE

 

Assolutamente da non perdere. La trasmisione anti censura messa in piedi dallo staff di Anno Zero in occasione dell'oscuramento dei talk show.


Raiperunanotte

 

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LEONIDA E BORRELLI

La foto in apertura blog rappresenta un particolare del monumento eretto al Passo delle Termopili, per onorare Re Leonida e i suoi 300 spartiati che, nel 480 a.C.,con un gesto estremo, sacrificarono le loro vite per ritardare l'avanzata dell'esercito Persiano agli ordini di Re Serse, forte di 3 milioni di uomini secondo lo storico del tempo Erodoto, 500.000 in base ad una più plausibile recente ricostruzione dei fatti, che si apprestava ad invadere la Grecia.

Credo che questa leggendaria battaglia sia la massima concretizzazione della famosa frase espressa dal Procuratore Generale di Milano Francesco Saverio Borrelli, durante il discorso tenuto a gennaio 2002 per l'inaugurazione dell'anno giudiziario, con riferimento ai continui attacchi subiti dalla magistratura da parte di alcuni esponenti politici ed in particolar modo dal Presidente del Consiglio Silvio Berlusconi. Anche se l'ispirazione nell'enunciare il suo "Resistere, resistere, resistere" a Borrelli è venuta pensando alla Linea del Piave nella Grande Guerra, a me è sembrato più appropriato metterlo in analogia con la Battaglia delle Termopili. Massima espressione di "resistenza" nella storia dell'Umanità.

"Va’ o straniero, 
narra a Sparta 
che noi qui morimmo 
in obbedienza alle sue leggi"

 

 

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IL MIO BLOG

Dopo due anni di pensieri e ripensamenti ho deciso finalmente di dare corpo al mio progetto di blog. Quello che mi prefiggo e che spero di riuscire a realizzare, è di discutere, con il vostro ausilio, di tutto quello che ci succede intorno. Ogni giorno. Dalla politica alla cronaca; dallo sport al costume. Indispensabile affinchè questo accada è la vostra partecipazione alle discussioni.
Sarò fazioso? Sicuramente! Ma chi non lo è!? Questo però non mi impedirà di pubblicare, senza censura alcuna, gli interventi di chiunque voglia partecipare, anche se diametralmente opposti alla mia visione delle cose. L'importante è che siano posti in maniera garbata, senza offese personali e senza (troppe) trivialità. Se il blog dovesse avere un discreto seguito, in futuro sono previste anche sezioni "speciali" dove si potrà discutere e recensire libri, CD e altro.
Sperando di piacervi e di riuscire a catturare la vostra attenzione, mi auguro che possiate partecipare in molti.

 

 

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L'isola che non c'è - Inserto TV

Post n°110 pubblicato il 06 Maggio 2010 da alexma36
 

Anche l'ultimo reality della stagione ieri ha finalmente chiuso i battenti. E come tutti i reality di questa stagione anche L'isola dei famosi ha fatto registrare un flop pauroso. Contenuti sempre più scadenti per un pubblico che sempre più, avanti a tanto schifo, preferisce cambiare canale.
Giusto per rimanere in tema di schifo, in apertura di puntata il bel Rossano Rubicondi ha pensato bene di infilarsi vistosamente una mano nei pantaloni, avanti alle telecamere, per rimaneggiarsi il "pacco" a suo dire incastratosi tra mutanda e pantaloni. Una scena per adulti e bambini, che si apprestavano magari alla cena, davvero vomitevole visto che l'indecenza è durata molti secondi. Indecenza accolta come al solito tra l'ilarità della Ventura e dei suoi astanti. Basterebbe solo questo gesto per capire la bassezza ormai di trasmissioni come L'isola e similari. Sdoganare con una risata il gesto altamente scostumato di Rubicondi (oltretutto vera e propria appendice inutile per la trasmissione) è sintomo ancora una volta di quell'ignoranza e di quel trashismo che rendono tutto lecito in televisione.
Per il resto, tutto come da copione. Vincitore annunciato da settimane e passerella per Vip o pseudo-tali. Solo che quest'anno il parterre era veramente ridotto ai minimi termini. Di famosi neanche l'ombra. Per non parlare dei non famosi: coatti indecenti incapaci persino di esprimersi in un italiano comprensibile e finte starlette pronte a tutte le evenienze pur di strappare un minimo di visibilità. Il tutto condito da quel finto anti-snobbismo tanto in voga in questi periodi, che vuole a tutti i costi far sembrare la pochezza di alcune persone che si affacciano per la prima volta in TV come un siparietto simpatico, buono per farsi due risate. In realtà c'è poco da ridere nel vedere un omaccio dallo sguardo truce che a stento parla l'italiano ma che è sempre pronto a lanciare minacce fisiche a chiunque non la pensi come lui. Brandendo addirittura in qualche occasione il machete. In realtà ridere dell'ignoranza altrui e farlo passare per un gioco, pensare che uno così possa entrare nei salotti buoni ma solo per essere compatito e giustificato perchè magari con lui la vita è stata ingrata, è in realtà la forma peggiore di snobbismo e classismo che si possa praticare.
Tra l'altro la partecipazione dei non famosi è sembrata la classica barzelletta stereotipata: c'erano un romano, un napoletano ed un piemontese.
Anche la novità della partecipazione dei "figli di....." ha reso tutto molto più indigeribile, in quanto rivelatasi ennesima passerella di persone che hanno dimostrato che si è disposti proprio a tutto per un giorno di notorietà.
Unico tocco di "famoso", quest'anno Aldo Busi e Sandra Milo. Il primo immediatamente uscito e censurato nella migliore tradizione Rai di questi anni perchè ha osato esternare il suo pensiero, mentre la seconda, grazie soprattutto alla produzione che ne ha imposto letteralmente la presenza a lungo termine, riesce ad arrivare fino alla penultima puntata unicamente per i trattamenti di favore che avrà per via della sua veneranda età. Infatti è stata sempre tenuta fuori dalle competizioni, non è mai stata nominata (per voleri supremi) ma soprattutto ha avuto di nascosto più cibo rispetto agli altri naufraghi. Tanto che la sua condizione fisica è sembrata migliore al ritorno rispetto alla partenza. L'evidente dimagrimento che ha colpito tutti i partecipanti ha "misteriosamente" salvato la Milo. Segno che qualcosa all'ombra delle telecamere succedeva.
Insomma alla chiusura dell'ennesima stagione di reality ancora una volta il bilancio è altamente fallimentare. Ma allora ci si chiede perchè continuano. Per due semplici motivi. Il primo è il più ovvio. L'economicità di queste trasmissioni rispetto magari a degli show vecchio stile. Tra costi di produzione cachet per protagonisti e ospiti ecc, alla fine dei conti costerebbero molto di più. E visto che ormai RAI e Mediaset hanno smesso di farsi concorrenza da anni, perchè spendere per qualcosa che non si vuole? La seconda è quella più subdola. Quella imposta da finte agenzie di talent-scout le cui redini sono tenute dai Baudo o dai Costanzo del momento. Con la partecipazioni ai reality, si riescono a mandare in televisione i soliti raccomandati, quelli incapaci di fare qualsiasi cosa. Ma soprattutto lo si riesce a fare a costi pari quasi a zero. Con un ritorno evidentemente notevole

 
 
 

L'ignoranza di Bossi

Post n°109 pubblicato il 06 Maggio 2010 da alexma36
 

Ancora una volta il leader del Carroccio dimostra tutti i suoi limiti e tutta la sua ignoranza. Se a scuola andava come il figlio.....
La frase incriminata questa volta è "Il nord non voleva l'unità". Chiunque conosce un minimo di storia del nostro Paese e del Risorgimento sa perefettamente che è vero il contrario. Sa che la Questione meridionale, con tutti i suo risvolti negativi tra cui brigantaggio e nascita di Società onorate, scaturisce da una unificazione voluta solo dal nord e trattata a tavolino dal Governo Piemontese e da apparati corrotti del Regno delle Due Sicilie. Anche perchè risulta davvero difficile credere che un manipolo di soli 1032 uomini, male armati e male addestrati, potesse avere la meglio sull'esercito regolare di Francesco II, forte di almeno 15.000 uomini perfettamente organizzati e di 14 navi da guerra. Ma questa è un'altra storia. Analizzare come è avvenutà veramente l'Unità è questione dibattuta da oltre un secolo. All'epoca le parti erano invertite. Il nord povero e senza risorse per aver sostenuto la guerra contro gli austriaci per anni. Il sud ricco e prosperoso, con commerci fiorenti e con un alto benessere materiale e culturale. Insomma i meridionali sotto il Regno Borbone vivevano più che bene e mai e poi mai avrebbero pensato di dover perdere tutto per sposare una causa che proprio non gli apparteneva. Purtoppo per i meridionali, il nord rovinato, vide nell'unificazione dell'Italia l'unico sistema per trovare risorse e ricchezze per pagare i debiti di guerra e per uscire da una situazione deficitaria insostenibile. Più che una unificazione dell'Italia fu una vera e propria conquista. Il resto si sa è storia. Il meridione dal 1861 è rimasta la terra da sfruttare a favore del settentrione, e questo ha creato arretratezza e sotto sviluppo che perdurano ancora oggi. Questa è la vera storia. Altro che il nord non voleva l'unità. Sono scempiaggini come al solito da Umberto Bossi. Il quale prima mette in moto la bocca e dopo circa un ora (forse) il cervello. E non lo fa perchè colpito da malattia. Lui è stato sempre così. Anche 20 anni fa.

 
 
 

Quel calcio vecchio e corrotto

Post n°108 pubblicato il 03 Maggio 2010 da alexma36
 
Tag: Sport

E' vero che siamo un popolo di 58 milioni di individui che credono di essere tutti CT e/o allenatori. Ma è possibile che una sola persona possa pensarla in maniera diversa da altri 58 milioni di individui e credere di avere ragione lui? Di cosa sto parlando? Semplice! Delle convocazioni in Nazionale pre-mondiale. Quelle che sanciscono (almeno all'85%), i giocatori  che parteciperanno alla competizione in Sud Africa. E, tanto per cambiare, siamo alle solite. Lo predico dall'inizio di questo blog. Il marcio che c'è nel calcio italiano non si è affatto esaurito con Calciopoli. Ed a distanza di 4 anni esatti, e cioè dal precedente Mondiale vinto dalla nostra Nazionale (per demeriti altrui e non certamente per meriti propri) si ripresenta la solita papocchia di convocazioni. Lippi, uomo di Calciopoli al 100%, coinvolto negli scandali attaverso la  partecipazione del figlio alla GEA, la nota società che fa da procuratore a centinaia tra calciatori ed allenatori, è stato sempre organico al sistema Moggi. E lo continua a dimostrare con convocazioni insensate e vergognose, lasciando a casa, come al solito, il meglio del calcio italiano. E così ci tocca vedere tra i convocati ancora Gilardino e Iaquinta (che non hanno quasi mai fatto niente di buono in maglia azzurra) mentre rimangono a casa Cassano e Rossi ad esempio. O lo stesso Balotelli, coloured ma italiano a tutti gli effetti, che sicuramente meriterebbe un posto fisso in nazionale. Oppure Cossu e Bonucci, esordienti nell'ultima partita dell'Italia, convocati magari al posto di persone con più peso. Il CT ha dichiarato che per il momento ha preferito tenere fuori calciatori di Inter e Roma, per la loro partecipazione alle coppe europee. Ma nell'Inter sono solo stranieri e nella Roma, per il momento, l'unico che dovrebbe avere il posto sicuro e De Rossi.
Insomma, si convoca non il calciatore più bravo ma quello con il procuratore giusto. E' stato sempre così ed i pochi CT che non hanno piegato la testa a questa logica honna avuto sempre vita molto breve.

 
 
 

Quando la dignità diventa un optional!

Post n°107 pubblicato il 26 Aprile 2010 da alexma36
 

Non mi va di commentare quello che sta succedendo all'interno del PDL tra i due suoi fondatori: Fini e Berlusconi. Troppo lungo e complicato. Ma soprattutto è inutile commentare qualcosa che sembra avere una conclusione già scritta: tarallucci e vino.
La vera questione è semplice: anche se tardivamente, l'ex segretario di AN, si è accorto di essere caduto nel trappolone tesogli da quel marpione del Cavaliere. Metterlo alla Presidenza di una Camera è stato un modo come un altro per disfarsi di lui politicamente. Di Berlusconi si può dire di tutto ma non che sia un fesso. E considerato che l'unico vero politico all'interno della sua coalizione è proprio Gianfranco Fini, annullarlo politicamente era l'unica mossa che potesse fare per evitare che la sua figura venisse in qualche modo oscurata. La questione del comportamento di Calderoli è stato per il Presidente della Camera solo il pretesto per rivendicare quel ruolo che gli era stato sottratto con l'assegnazione di un incarico istituzionale. Peccato che se ne sia accorto tardi. Quando l'irreparabile era già successo. Il suo peso politico gettato nel water ed il suo carisma in forte fase discendente. Tanto che persino i suoi ex-colonnelli Gasparri e La Russa (ma dato il comportamento sarebbe più giusto chiamarli caporali) non hanno esitato un solo secondo a schierarsi con il Premier e a gettare a mare il loro ex segretario. Persona alla quale comunque devono molto, "svolta di Fiuggi" compresa nel prezzo. Quello forse che non era in conto era la veemenza con cui Berlusconi sta avversando il cofondatore del PDL reo, nella sua ottica di Regime light, di non essere allineato al 100% con i desideri del padrone, appecoronato a sua volta ai desideri della Lega che, puntualmente, ogni qualvolta una tornata elettorale la vede salire di consensi, pretende di gestire l'agenda politica con i soliti mezzucci ricattatori.
A questo punto però, visto tutto il veleno che Berlsuconi gli ha sputato addosso, in pubblico come in privato, viene da farsi sempre la stessa domanda. Ma possibile che in politica la dignità è un optional? Possibile che, nonostante gli anni passati in Parlamento ed una solida posizione acquisita, non si debba avere il coraggio di abbandonare i propri privilegi per difendere una dignità massacrata dal Padrone con relativi house organ e trombettieri a seguito? Possibile che per difendere una poltrona si deve subire anche l'offesa peggiore? Possibile che ci si deve persino piegare ai ricatti morali di un tizio che si definisce giornalista (Feltri) ma che in realtà è solo un servo al soldo del potente (altro esempio di dignità perduta).
Dal basso della mia esistenza dico semplicemente che le uniche cose che nella vita contano veramente (salute a parte), quelle che bisogna sempre e comunque difendere a tutti i costi sono solo due: la famiglia e la dignità. E chi manca a questo non è degno di chiamarsi uomo.

 
 
 

Incapacità manifesta

Post n°106 pubblicato il 26 Aprile 2010 da alexma36
 

Siamo alle solite! Quando questo Governo è chiamato alla soluzione di problemi seri, che riguardano i cittadini e/o i consumatori e non le solite leggi ad personam che mirano a destabilizzare la giustizia ed i magistrati per favorire il Premier, dimostra tutta la sua incapacità ed inadeguatezza. E' il caso di questo giorni con il provvedimento che dovrebbe bloccare gli aumenti del costo del carburante ai distributori che in questi ultimi periodi sta raggiungendo cifre davvero esagerate. Qualche post fa (quello dal titolo Quei piccoli provvedimenti) ho illustrato come con un provvedimento semplice il Governo di centro-sinistra riuscì non solo a contenere i prezzi dei carburanti ma addirittura riuscì ad aprire una vera concorrenza dei distributori al ribasso. Provvedimento immediatamente cancellato dal Governo di centro-destra insediatosi nel 2001.
Oggi ci riprova con proposte ridicole, inadeguate e soprattutto penalizzanti per i consumatori come il blocco dell'aumento dei prezzi per una settimana. Ma che provvedimento è?? Ovviamente, trascorsa la settimana (e cioè oggi), tutti i distributori hanno aumentato lo stesso il prezzo infilandoci pure l'aumento maturato la settimana di "fermo". Anche gli altri provvedimenti risultano essere ridicoli e ulteriormente penalizzanti. Eliminare ad esempio dal prezzo gli importi espressi in millesimi di euro. Questo significherà che gli aumenti sarano maggiori perchè sfido chiunque a trovare un distributore che arrotondi gli importi scalando invece che aumentando. Così come la decisione di imporre ai distributori più punti self-service. Come se fosse questo il problema. I punti self-service (dove cioè ti fai la benzina da solo e teoricamente dovresti pagarla di meno) esistono già da parecchio tempo ma assolutamente non sono, da soli, riusciti a porre un freno agli aumenti sfrenati.
Il punto di arrivo di questo (finto) provvedimento dovrebbe essere l'allineamento del prezzo dei carburanti alla media europea. Altra grossa fregatura per noi italiani. Il carburante viene mediamente venduto nei paesi dell'euro-zona, ad un prezzo superiore rispetto a quello italiano. Siamo quindi dei privilegiati in questo momento? Assolutamente no! Perchè ovviamente a fronte di un costo maggiore di alcuni prodotti (tra cui appunto il carburante) in Germania o in Francia c'è un contro altare ben diverso dal nostro: la media stipendiale molto più alta rispetto all'Italia. E allora ben venga che un litro di gasolio costi 1,30 euro. Ma se avessimo uno stipendio medio dei lavoratori dipendenti pari a quello della media europea. Perchè non provano ad adeguare questo piuttosto che i carburanti? Non credo ci sia bisogno di risposta a questo quesito.
Quindi, cari amici, quando si va a a votare bisognerebbe ricordarsi di queste cose prima di mettere una X su un simbolo piuttosto che su un altro. Le chiacchiere stanno a zero quando un Governo è così manifestamente incompetente su tutte le problematich che riguardano le categorie più deboli. Le statistiche indicano che il provvedimento più adatto, quello più riuscito in questo campo, è il provvedimento del centro-sinistra del 2000. Ma il Governo si guarderà bene dal tornare a farlo applicare. Primo perchè sarebbe troppo mortificante per loro confermare la bontà di un provvedimento degli "avversari". Secondo, e più importante, è che sarebbe anti economico sia per le casse del Governo che per quelle dei grossi produttori e distributori di petrolio. E si sa, i forti aiutano i forti.

 
 
 

Il 25 aprile non è di tutti

Post n°105 pubblicato il 26 Aprile 2010 da alexma36
 

E' da una vita che mi sento ripetere che il 25 aprile è una festa di tutti. La liberazione dell'Italia è un valore che deve appartenere a chiunque si senta italiano. Non ho mai condiviso questa affermazione. E non solo lo dico da appassionato e studioso di storia ma soprattutto lo dico da persona che avuto un nonno e 3 zii in guerra. Di cui due finiti prigioneri dei tedeschi ed uno accanito partigiano che ha contribuito proprio a quel 25 aprile di oltre sessant'anni fa, partecipando alla liberazione di Milano alla testa di un battaglione partigiano. In quei giorni di aprile c'erano ancora italiani che facevano di tutto per impedire che le forze Alleate ed i partigiani schiacciassero una volta per tutte il Terzo Reich e la Repubblica Sociale di Salò. Pensare poi che nell'attuale forza governativa ci sono uomini che fino a qualche anno fa si ritrovavano a Predappio e alzando la mano destra in segno di saluto romano gridavano "Eia eia alalà", continua  farmi dire che il 25 aprile non è affatto di tutti.
Così, quando ieri guardando la Tv ho visto quel buffone del nostro Premier fare il discorso sull'unità italiana mi si è letteralmente rivoltato lo stomaco. Proprio lui. Il più illiberale di tutti, fautore di un moderno Regime che si basa sul controllo dei media, alleato di Governo di partiti che ancora pensano al fascismo e mandano esponenti (leggi Lega Nord)  alle riunioni europee dei gruppi neo-nazisti, inneggiando al razzismo ed alla secessione della Padania dalla Terronia. Lui proprio no! Quello stesso buffone che tempo fa, in ossequio alle forze di esterma destra del suo Governo, sistematicamente non partecipava alla festa del 25 aprile. Non può parlare di unità. Non se lo può prorpio permettere perchè il 25 aprile non è una festa di tutti. E' la festa solo di chi veramente crede che grazie al sangue dei nostri nonni e di tanti altri giovani oggi viviamo in un mondo migliore. Non chissà quanto migliore intendiamoci. Ma sicuramente un Mondo in cui le opinioni possono essere ancora espresse liberamente e dove, in parte, possiamo ancora credere in uno straccio di Democrazia.
Quella stessa Democrazia che sta tanto stretta a quel buffone e che è solo un intralcio alla sua voglia di essere "L'Imperatore".
Chiudo ricordando che una volta questo discorso spettava al Presidente della Repubblica, massima espressione della nostra Democrazia e della nostra Costituzione. Ma a questo punto è evidente che non abbiamo più nemmeno quello. Buonanotte Morfeo. Dormi sogni beati e tranquilli

 
 
 

Amministrative 2010

Post n°104 pubblicato il 13 Aprile 2010 da alexma36
 

Dopo il turno di ballottaggio di ieri si chiude finalmente la tornata elettorale di questo 2010. Sicuramente una delle più amare per il centro sinistra ma soprattutto per l'elettorato che, ormai stanco, fa registrare la più alta percentuale di astensionismo nel periodo della seconda Repubblica.
Questi i numeri: Regioni 7 a 6 per il centro-sinistra. Comuni capoluogo 5 a 4 per il centro sinistra. Comuni superiori ai 15.000 abitanti 30 a 27 per il centro destra + 5 al centro e + 2 alla lega da sola.
Siccome la fredda analisi dei numeri non porta a niente ma serve solo a Banana per gridare alla (falsa) vittoria ma soprattutto non da l'esatta proporzione delle cose, è arrivato il momento di fare una analisi approfondita. Partiamo dall'inizio. E cioè da quelle elezioni del 2005 che videro il centro sinistra incassare una delle vittorie più clamorose nella sua storia. 11 Regioni a 2 e 44 Comuni a 28. Un cappotto per il centro destra terribile. Un risultato che in qualsiasi Democrazia occidentale avrebbe significato l'immediata dimissione dell'Esecutivo (nel 2005 di centro destra). Ma siccome il Premier è uno che le canta e le suona sempre a senso unico, all'epoca ebbe il coraggio di affermare che un conto sono le amministrative un altro le politiche. Ma ovviamente ha cambiato parere. Infatti oggi che i risultati gli sono (relativamente) favorevoli urla che le amministrative sono comunque lo specchio politico del paese. Ma Berlsuca a parte, il centro sinistra incassò una vittoria quasi impossibile da bissare in una situazione normale. Figurarsi in versione suicidio come si sta presentando in questi ultimi anni.

Tornando a questi giorni, il PD è riuscito nell'impossibile. Non riuscire a vincere al cospetto di un PDL ormai in caduta verticale e di un consenso verso il Governo che nel paese si assottiglia ogni giorno sempre più. Le cartine al tornasole di questa situazione sono molte. Il fallimento dei convegni di Napoli e Roma. La perdita di altri 3 punti percentuali rispetto alla tornata elettorale dell'anno scorso (Europee). La perdita di circa 10 punti percentuali a livello nazionale da quando è stato creato il partito unico. La sonora bocciatura di membri del Governo (Brunetta e Castelli) presentatisi come sindaci in due comuni del profondo nord leghista: Venezia e Lecco. E soprattutto la perdita di ulteriori 2 punti percentuali delle forze di Governo. Questi i dati impietosi che farebbero gridare al Premier alla vittoria. Complici i soliti house organ che raccontano tutte le favolette propinate dal Padrone.
Eppure in questo quadro generale il centro-sinistra è costretto a cedere il passo in molte regioni e molti comuni. Per un centro-destra che perde consensi c'è un centro-sinistra che fa anche peggio. Attenzione però. Perchè sostanzialmente i partiti del centro-sinistra confermano i numeri delle passate elezioni. E' l'astensionismo che fa la differenza (questa volta tutto a sfavore del PD) e fa pendere la bilancia a favore del centro-destra.
Come dicevo prima è questa reiterata versione suicidio del PD che fa perdere consensi e amministrazioni. La proposizione di personaggi impresentabili ad esempio, che gli costa almeno due regioni tra Calabria, Campania e Lazio. Oppure l'appiattimento sulle posizioni di Berlusca o peggio la completa mancanza di opposizione verso il Governo.
Dopo il primo turno il PD rimane immobile e al ballottaggio viene ulteriormente punito.
Ecco perchè non si può dire chi ha vinto le elezioni. E' più corretto dire chi le ha perse di più!!

 

 
 
 

Quei piccoli provvedimenti

Post n°103 pubblicato il 06 Aprile 2010 da alexma36
 

Nonostante il petrolio non costi più le cifre record di qualche tempo fa e nonostante il cambio euro/dollaro è sempre vantaggioso per l'euro (il costo del petrolio viene sempre calcolato in dollari) il prezzo dei carburanti in Italia continua a salire vertiginosamente grazie ad un cartello formato dai venditori e soprattutto grazie alla solita indolenza ed incompetenza del Governo che continua ad affermare di non aver alcun potere per agire sull'incremento dei prezzi. Come al solito è una balla colossale perchè nel 2000, un piccolissimo provvedimento del Governo di centro-sinistra, riuscì a contenere il rincaro dei prezzi dei carburanti ancorchè ad avere una diminuzione. Ma come ci riuscì? Con un meccanismo tutto sommato elementare. Stabilito un prezzo massimo (p.e. 1500 lire al litro) il Governo decretò che per ogni litro di carburante venduto a quella cifra o al di sotto avrebbe rinunciato ad incassare 50 lire di accisa. Questo significava che per aggirare il provvedimento ed aumentare i prezzi i venditori avrebbero dovuto farlo al costo di 100 lire in più. 50 lire da versare come accisa al superamento delle 1500 lire ed altre 50 per recuperare il mancato guadagno delle stesse 50 lire per un litro venduto al di sotto della soglia stabilita. Questo non solo stabilizzò il prezzo del carburante per lunghissimo tempo ma addirittura aprì una concorrenza al ribasso. Come giusto meccanismo quando ci si trova in un vero regime di libera concorrenza. Questo piccolo provvedimento, in realtà poco pubblicizzato all'epoca, fa parte di una lunga serie di piccoli provvedimenti che il centro-sinistra ha adottato nell'ultimo quinquennio di suo Governo (1996-2001). Che sono poi le chiavi di volta per la soluzione di problemi ben più grossi. Erano questi i provvedimenti che facevano la differenza a favore delle classi più deboli e che distinguevano il centro-sinistra dal centro-destra. Provvedimenti che, grazie al controllo dell'informazione da parte del Cavaliere, non sono mai venuti a conoscenza della maggioranza dei cittadini. Inutile dire che uno dei primi provvedimenti dell'insediante governo di centro-destra nel 2001 fu quello di abrogare questa disposizione. Sempre grazie a Berlusca

 
 
 

Era ora!

Post n°101 pubblicato il 01 Aprile 2010 da alexma36
 

Finalmente! Era ora che all'interno del PD si iniziasse a muovere qualcosa. La lettera dei 49 senatori non lascia spazio ad altre interpretazioni. E' chiara, circostanziata e soprattutto di protesta contro la (non)politica portata avanti dall'attuale segreteria e direzione del partito. Uno schiaffo in pieno volto a Bersani, con un linguaggio a tratti duro che non ricorre a mezzi termini. In sintesi si condannano la colpevole inazione dei grossi pezzi di partito, le trasversalità che stanno minando la dialettica tra maggioranza e opposizione ma soprattutto si auspica una sorta di ritorno alle origini.
Ma quello che colpisce di più, positivamente, è che pezzi del PD tornino a parlare senza eufemismi della grave situazione italiana e della Democrazia ormai compromessa dalla continua azione distruttrice del Premier. Arrivano addirittura a parlare dell'Italia definendola un paese devastato da un sultanato. Evviva! Dopo i diktat dell'intellighenzia di centro sinistra con cui vietavano assolutamente di parlare di Berlusconi e di attaccarlo frontalmente su certe questioni si torna a parlare del nocciolo principale e della anomalia presente.
La domanda è perchè non farlo prima? E' ovvio che lo si fa adesso che il Padrone è in forta deficit di consensi e sta andando in caduta libera. Ma meglio tardi che mai.
Anche se tardi un pezzo rilevante del PD ha capito che si è persa una occasione davvero d'oro per assestare una spallata definitiva al centro-destra. Centro-destra che continua a vincere solo grazie alla Lega, a qualche intervento dell'UDC e alle scelte scritteriate del centro-sinistra.
E allora fuori Bersani, dentro Marini come Segretario e Rosy Bindi prossimo candidato Premier per il centro-sinistra.

 
 
 

Il dopo elezioni

Post n°100 pubblicato il 31 Marzo 2010 da alexma36
 

Solo un PD in eterna e continuata versione hara-kiri poteva perdere una occasione come questa per guadagnare consensi. Ma quando c'è da farsi del male il PD è molto più che bravo. Che il maggiore partito di Governo è alla frutta lo dimostrano i numeri ed i risultati. Il PDL non va oltre il 28% a livello nazionale ed alcuni eminenti esponenti del Governo (Brunetta e Castelli) hanno miseramente perso nella corsa a Sindaco di Venezia e Lecco, due comuni non certo della rossa Emilia ma del profondo nord leghista. Ed hanno perso contro due candidati praticamente semi sconosciuti al livello nazionale. E' questo secondo me il segnale più indicativo dell'intera tornata elettorale, insieme alla vittoria di Vendola in Puglia contro tutto e tutti. Compreso quel centro sinistra che non ha mai gradito la sua candidatura e non l'ha certo mandato a dire. Segnali che ancora una volta dicono che se il popolo di sinistra è ancora vivo ed ha voglia di riscatto, gli apparati di partito viaggiano esattamente nella direzione opposta. Incapaci di proporre alternative valide e per questo contigui al centro-destra.
Con esclusione del Piemonte, l'unica regione dove veramente si è combattuto fino all'ultimo voto, nel resto d'Italia, feudi sicuri a parte, non si può fare la conta di chi ha vinto ma quella di chi ha perso. Cioè hanno fatto la gara al candidato più improponibile. E in Campania, Calabria e Lazio il candidato più improponibile l'ha presentato proprio il PD.
De Luca, Loiero e Bonino. E se non fosse stato per il coraggio e la testardaggine di Vendola oggi anche la Puglia sarebbe al centro-destra.
Ora si inizia a chiedere la testa di Bersani. Ma il problema vero è che Bersani non doveva proprio diventare segretario del PD, visto che è stata la continuazione di alcune logiche becere di partito più vicine a Bersluconi che non ai propri elettori.
Il bipolarismo è miseramente fallito tanto a sinistra quanto a destra. Unioni di partiti che portavano in dote quasi il 40% dei voti (Forza Italia + AN e DS + Margherita) sono ridotti a raccogliere il 25-26% dei consensi. E' arrivato quindi il momento che il PD decida cosa vorrà fare da grande. Se vuole fare come il vecchio PCI, cioè sempre all'opposizione, che si sganci una volta per tutte dai cattolici e si attrezzi seriamente a fare l'opposizione. Se invece come credo, si vorrà proporre di nuovo come alternativa di Governo è arrivato il momento di cedere al nuovo che avanza e soprattutto di smetterla di farsi dettare le agende delle alleanze dal centro - destra. In questo momento c'è bisogno di tutte le forze d'opposizione in campo. C'è bisogno di ricompattare una certa sinistra e insieme all'IdV c'è bisogno di un programma serio e soprattutto di un candidato serio alla Presidenza del Consiglio. Un nome ad esempio? Rosy Bindi. Che anche se è una cattolica moderata in questo momento sta sicuramente più a sinistra di Bersani. Ed è persona sicurmente in grado di mettere d'accordo le mille diversità di un eventuale coalizione allargata. Compresa l'eventuale partecipazione di un UDC ripulita da pregiudicati.  Di tempo per organizzarsi ce n'è. Tre anni sono lunghi. Ma per riuscire in questo progetto c'è da rimboccarsi le maniche immediatamente. Torno a ripetere: queste elezioni non le ha vinte Berlusconi. Anzi..... Lui è uno dei tanti sconfitti. Segno che la gente è stanca ed i tempi sono maturi per mandare in soffitta una volta per tutte il Berlusconismo.

 
 
 

E' iniziata la discesa -2

Post n°99 pubblicato il 22 Marzo 2010 da alexma36
 

Quasi a conferma di ciò che ho scritto nel post precedente circa il flop della manifestazione di Napoli, ecco il flop bis avvenuto nella manifestazione di sabato a Roma. Gli organizzatori si aspettavano 500.000 persone, ne hanno dichiarate 1 milione, ma la realtà è stata di 150-200 mila partecipanti. Un po pochini vista la chiamata generale alle armi. E questa volta non si possono nascondere dietro al poco tempo avuto a disposizione nell'organizzare l'evento. Se neppure la claque pagata interviene, vuol dire che sono proprio alla frutta. Solito girotondo sui numeri ma la realtà è sotto gli occhi di tutti. Neppure la summa massima del PDL e dei suoi alleati riesce a richiamare la gente in piazza. E dire che c'erano proprio tutti. Ministri, sottosegretari, capigruppo, candidati alle regioni e l'Imperatore in persona, che come al solito getta odio e livore in pasto a 4 esagitati che non sanno andare oltre al fatto che "amano Berlusconi". Quattro gatti che intervistati non hanno fatto altro che ripetere le solite pappardelle che sentono dire dai vari Emilio Fido e trombettieri al seguito, arrivando addirittura ad affermare che l'esclusione delle liste a Roma è colpa della sinistra (????) A dimostrazione di quanto ignorante e disinformato sia il popolo della destra che sabato è sceso in piazza.
Siamo ormai alla stretta finale e tra sei giorni si vota. Speriamo che arrivi una buona picconata a questo Governo che ha ormai ampiamente dimostrato tutta la sua incapacità nella soluzione dei problemi attuali che attanagliano il Paese.

 

 
 
 

E' iniziata la discesa

Post n°98 pubblicato il 19 Marzo 2010 da alexma36
 

Finalmente ci siamo! La tanto agognata discesa del Cavaliere è iniziata. La dimostrazione tutta nel flop del convegno tenutosi ieri a Napoli dove, a fronte di un attesa di oltre diecimila persone, si contavano a mala pena un paio di migliaia di intervenuti. Alcuni dei quali hanno addirittura indirizzato un coretto al Premier: "Traditore". Nonostante la giustificazione degli organizzatori circa il troppo poco tempo di preavviso avuto (48 ore, dicono) per mettere su il comizio, la verità è che finanche lo zoccolo duro sta ormai abbandonando Berlusconi. Anche i numeri dei sondaggi parlano  chiaro, l'Italia si sta preparando al dopo-Berlusca.
Il suo intervento gira sulle solite dichiarazioni irresponsabili e criminogene. Contro la magistratura, sull'avvento dei comunisti che renderebbero l'Italia come la Russia dei tempi peggiori, sull'esclusione delle liste quale progetto eversivo dei soliti giudici e via via le solite cazzate per gente di bocca buona. Ormai sono sempre più pochi quelli che lo vogliono ascoltare e quelli che credono in lui. Troppe vicende, troppi scandali, troppo marciume attorno alle solite figure divenute purtroppo istituzionali. E poi la questione dei rapporti con la mafia, la questione della protezione civile, gli scandali pugliesi. Sono troppe davvero perchè ancora si possa pensare che è un piano organizzato a tavolino per destabilizzarlo.
Il problema serio inizia adesso. Quando questo incosciente si accorgerà di essere alla frutta, qualcosa si inventerà per non scendere da cavallo. E allora davvero spero che ci sia una classe politica alternativa che sappia tenere le redini per bene. Se in piena gestione del potere ha più volte tentato il golpe cosa mai potrà combinare quando non lo avrà più??

 
 
 

The hurt locker

Post n°97 pubblicato il 17 Marzo 2010 da alexma36
 

Se un film come The hurt locker ha vinto ben sei Oscar, senza per questo far gridare allo scandalo, non vedo perchè Valerio Scanu e Marco Carta dovrebbero suscitare sorprese quando vincono il Festival di San Remo. Con questo cosa voglio dire? Semplicemente che l'assegnazione di un qualsivoglia premio è ormai una scelta unicamente politica e di marketing che nulla ha a che fare con la qualità del prodotto premiato. E da questa logica non poteva essere certo esente l'Academy Awards. Ma perchè dalla notte degli Oscar doveva uscire ultra-premiato questo film?? I motivi validi sono almeno un paio: fare argine allo strapotere di Avatar, che molti ad Hollywood hanno poco digerito ma soprattutto per il messaggio che The hurt locker lancia.
Diciamo subito che il film è orrendo. Piatto, senza storia, senza sentimento, senza nessun tipo di pathos, girato con evidenti limitazioni di budget, con una regia molto approssimativa e con l'interprete principale che ha una unica espressione dall'inizio alla fine del film. Con una sceneggiatura (anzi sarebbe più corretto dire senza una sceneggiatura) che sarebbe stato in grado di scriver davvero chiunque. Ma davvero chiunque visto che come ho già detto il film non ha nessuna storia ed è piena zeppa dei soliti falsi luoghi comuni sul conflitto in Iraq. Eppure tra gli Oscar che il film porta a casa c'è miglior regia, miglior sceneggiatura originale e miglior film. Insomma più sporca non potevano farla.
Iniziamo dal motivo più futile: Avatar. Sembrava una storia già scritta. Il film più costoso della storia del cinema era destinato a fare incetta di premi. Ma molte delle Major Americane non hanno visto di buon occhio la cosa. Non si poteva lanciare il messaggio che bisogna spendere milioni e milioni per fare un film seppure di qualità superiore almeno da un punto di vista squisitamente dell'impatto visivo. Bisognava stroncarlo il più possibile. E siccome gli americani credono ancora alle favole quale storia migliore designare come contro altare un film girato con un budget relativamente esiguo per di più dalla ex di Cameron. Suona un pò come la rivincita delle brutte, come Davide contro Golia. La povera Bigelow che di fronte alla mega produzione del suo ex marito si oppone solo con la forza della sua bravura. Insomma quel genere di cose che mandano in visibilio gli statunitensi.
Questo è servito anche a coprire il vero motivo di tanta generosità verso un film meno che mediocre: il suo messaggio. Che non è quello di film contro la guerra come vogliono far credere. Anzi. Esattamente l'opposto. E' un film esclusivamente contro l'Irak. In un periodo in cui la gente si chiede insistentemente il perchè di tutto questo, The hurt locker fornisce la risposta più consona per la gioia dell'ex amministrazione Bush e perchè no?! Anche per l'attuale amministrazione Obama che per il momento non ne vuol sapere di mollare l'Irak.
Il film fotografa la più grossa delle menzogne contemporanee e la propina allo spettatore come verità inconfutabile. Una sorta di documentario adattato a film. Ed è la stessa regista che lo dice visto che anche le tecniche di ripresa sono identiche a quelle dei documentari. Ma cosa mostra di così terribile questo film? Mostra esattamente ciò che non è. Un popolo intero che odia gli americani, un posto dove tutti sono potenziali nemici, una dimensione da barbarie medioevali. Insomma un incubo dal quale tutti vorrebbero scappare. Un incubo che giustifica la presenza dei soldati portatori di democrazia. Peccato che quell'incubo è stato creato dagli stessi americani con la loro invasione. Non era certamente così l'Iraq prima del loro attacco. Era un posto nè meglio nè peggio di tanti altri paesi simili dove vige una dittatura. Sicuramente non era il caos come adesso. Quindi messaggio chiaro per tutti: gli iracheni sono cattivi e bisogna emendarli dal loro essere terroristi.
Peccato perchè a dire il vero la Bigelow mi era sempre piaciuta. Un po in sordina ma aveva messo a segno dei piccoli capolavori. Il visionario Strange days ad esempio, sicuramente uno dei film di fantascienza più originale in assoluto. E poi l'adrenalinico Point Break, il  realista e polemico K-19, ispirato alla disgrazia di un sottomarino sovietico nucleare. Con questo film diventa invece strumento involontario della propaganda para bellum più becera che gli U.S.A possano aver fatto dalla Corea in poi.

 
 
 

Esiste anche la palla ovale

Post n°96 pubblicato il 15 Marzo 2010 da alexma36
 
Tag: Sport

Da un po di tempo a questa parte, l'Italia sportiva si è scoperta anche rugbista. Gioco che sicuramente non rientra nella nostra tradizione ma che, negli ultimi anni, sta lentamente decollando. Più precisamente negli ultimi dieci anni e cioè da quando il famoso Torneo delle 5 Nazioni (ex 4 Nazioni) si è trasformato in Torneo delle 6 Nazioni con l'ingresso appunto anche della nostra nazionale di rugby. Le altre squadre in gara sono gli stati che compongono la Gran Bretagna (Inghilterra, Scozia, Galles e Irlanda) con l'aggiunta della Francia dal 1910. Iniziamo col dire subito che a differenza degli altri partecipanti, ammessi al torneo per i loro ampi meriti sportivi nel settore, per l'Italia si è trattato di un inserimento dettato esclusivamente da motivi economici. Cioè gli sponsor hano capito che in Italia avrebbero trovato terreno fertile. Così per avere un ritorno economico maggiore hanno deciso di inserire una nazione europea abbastanza popolosa che spende svariati soldi per seguire lo sport. Insomma un modo per dare maggiore seguito e linfa vitale ad una competizione che ormai si trascinava unicamente per forza d'inerzia. Quindi, a livello di furore agonistico, non sarebbe cambiato assolutamente nulla se al posto nostro ci fosse stata la Spagna o la Germania o la Danimarca. L'operazione era di semplice marketing. Inserire una nuova Nazione per vendere più diritti televisivi. E poco importa se tra i 5 partecipanti originari e la Cenerentola del torneo c'è un gap agonistico di almeno un secolo. Noi, come nostro solito, abbiamo creduto di poter essere all'altezza della situazione. Abbiamo creduto che affacciarci nella maggiore Lega Europea di Rugby per nazioni, al cospetto di veri e propri mostri sacri di questo sport, fosse una sorta di riconoscimento che ci avrebbe automaticamente fatto diventare competitivi. E così, con la nostra solita presunzione, abbiamo creduto di poter battere squadre decisamente molto meglio attrezzate di noi. Poi, la doccia fredda. Ieri, l'ennesima brutta sconfitta contro la Francia, che ancora una volta ci ha letteralmente ridicolizzato ed ha mostrato quale sia il nostro vero valore in questo sport. Per fare un parallelismo dovremmo dire che le possibilità di vittoria per noi contro una squadra come la Francia sono le stesse che avrebbero le Isole Tonga in una partita di di calcio contro la nostra Nazionale. Alla faccia dei soliti giornalisti/giornalai che nei giorni antecedenti alla partita si sono pure permessi di ipotizzare una vittoria.
Cosa rimane di dieci anni di partecipazione a questo torneo? Eccoli i numeri impietosi:
7 cucchiai di legno, che è il trofeo simbolico che si da all'ultimo classificato nella competizione; 5 Whitewash, trofeo che indica di non aver vinto nemmeno una partita nella competizione. Per non parlare di 8 volte su 10 il record di aver segnato il minor numero di mete in tutto il torneo. E ancora: il maggior numero di punti incassati (ben 80 contro l'Inghilterra nel 2001) di sempre, con il peggior gap di sempre (differenza tra punti fatti e punti subiti, sempre nella stessa partita -57).

 

 
 
 

Per quanto tempo ancora?

Post n°95 pubblicato il 11 Marzo 2010 da alexma36
 

Dopo aver visto l'ennesimo lurido episodio che ha per protagonista Berlusconi e il suo codazzo (e mi riferisco ovviamente al "pestaggio" subito dal free lance Carlomagno) mi domando ma per quanto tempo ancora gli italiani devono sopportare tutto questo? Possibile che siamo costretti a continuare a subire queste porcherie? Ma quando il popolo deciderà di insorgere nel vero senso del termine? Possibile che chiunque non la pensi come Berluscaz o semplicemente chiunque tenta di porre delle domande di puro e semplice giornalismo deve essere sistematicamente offeso, deriso, insultato e sempre più spesso pure malmenato. Per quanto ancora dovremo sopportare la loro malaeducazione, la loro protervia, la loro prepotenza, la loro arroganza, la loro violenza? Ma in quale paese del Mondo un Ministro della Difesa può prendere tranquillamente a pugni, in pubblico, un giornalista senza pagarne le conseguenze da un punto di vista politico? Queste cose non succedono nemmeno nelle più luride dittature del centro America. Si sciacquano costantemente la bocca menzionando le democrazie occidentali quali loro ispiratrici: U.S.A, G.B. e poi Francia, Germania e via cantando. Ma in quale di queste democrazie sarebbe consentito tutto questo? Abbiamo una classe politica che è un accozzaglia di inquisiti. Un Primo Ministro che è un mafioso, un corruttore, un evasore. Insomma un delinquente a tutti gli effetti. Sono davvero stanco. Mi domando ma chi è il vero coglione? quello che vota il centro sinistra (come più volte detto da quel galantuomo di Berlusconi) o l'operaio, l'impiegato, l'ìnsegnante ecc. che continua a votare questa destra ignobile credendo ancora che bisogna scongiurare l'arrivo dei comunisti??
Sono davvero stufo e più passa il tempo e più mi vergogno profondamente di essere italiano. Anche perchè questo Governo di merda sta lì perchè la gente lo ha votato, lo vota e lo continuerà a votare. Si vede che gli italiani se lo meritano tutto, questo signore che continua a sostenere di essere un self-made man, ma che invece è emerso perchè faceva affari con i soldi della mafia e con l'aiuto politico del suo amico Bettino. Bravi italiani!! Continuate a vedervi Grande Fratello, Uomini e donne e Amici. Continuate a farvi imbottire quel piccolo cervello da gallina che avete di cazzate e di un mondo che non esiste. Continuate a credere che il modo migliore per arrivare è prostituirsi. Prostituirsi non soltanto fisicamente ma anche e soprattutto intellettualmente. E soprattutto continuate a votare il Cav Banana. Non si sa mai! Dovessero arrivare i comunisti in Italia?? Anche perchè, ma guarda te, l'unico vero comunista rimasto sulla faccia della Terra (Putin) manco a dirlo è un caro amico di Berlusca. Già!! Perchè tra le inenarrabili porcherie dell'Imperatore c'è pure quella di aver ridotto le questioni e le visite ufficiali di Stato in affari privati e personali. Lui i Capi di Stato stranieri mica li riceve nei luoghi istituzionali. Ma nei suoi possedimenti romani o sardi, circondati da nani, ballerine e zoccole (altro che escort), menestrelli, cocainomani e spacciatori e da leccaculi di ogni specie. Naturalmente tutto a spese del povero cittadino.
Scusate lo sfogo..... ma ho davvero il voltastomaco e la gente che continua a lamentarsi che le cose non vanno bene e poi continua a votare questo gruppo di truffatori e dilettanti allo sbaraglio mi fa davvero schifo.
Qualcuno ad esempio mi dovrebbe spiegare quali sono le competenze della Carfagna?? Possibile che siamo arrivati al punto che per fare il ministro basta averlo succhiato al capo?? E le competenze di Tremorti?? Era un semplice fiscalista e si è auto-proclamato il più grande economista della Terra. E Brunetta?? Quel nano maledetto!! Sa solo blaterare contro gli assenteisti e poi gira gira risulta essere uno dei più assenteisti nelle sedute parlamentari. Per non parlare dei ministri leghisti. Bossi e Calderoli! C A L D E R O L I???  vi rendete conto?? Un ignorante che più ignorante non si può. Personaggi che osano dire che con il tricolore ci si puliscono il culo. E fanno i ministri della Repubblica. Se qualche politico si permettesse di dire una cosa del genere in Francia ad esempio, non potrebbe più uscire di casa. In America lo metterebbero in galera per direttissima. Da noi invece vengono trattati come dei bimbi che hanno fatto la marachella e che vanno perdonati. Forse vanno pure perdonati, ma come persone incapaci di intendere e di volere.
E la cosa terribile è che al peggio...... non c'è mai fine!!

 

 
 
 
 

LETTERA DI BEPI COVRE

DA NON PERDERE ASSOLUTAMENTE

DA PARTE DI BEPI COVRE EX DEPUTATO LEGHISTA

 

LETTERA A BERLUSCONI

 

A' LIVELLA

 

A proposito di politica,

ci sarebbe qualcosa da

mangiare??


         A. De Curtis


 

CARO COMPAR' NIPOT

 

REMEMBER

Un simpatico monito per tutti :-)

 

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In politica la

stupidità non è

un handicap


       Napoleone


 

Credi a tutto ciò che è scritto sui giornali? 
 Oggi non accade che l'illeggibile.

                          O. Wilde

 

Se un uomo non ha il coraggio
di difendere le proprie idee
o non vale niente lui
o non valgono niente
le sue idee

         E. Pound

 

Adesso fanno le partite
tra giudici e cantanti.
Ne dovevano fare una anche
tra ministri e mafiosi:
insomma, un'amichevole

         R. Benigni

 

 

La politica è forse l'unica
professione per la quale
non si ritiene necessaria
nessuna preparazione

          R.L.Stevenson

 

 

Un aforisma non

passa alla storia

per il suo contenuto

ma solo per la fama

di chi lo ha pronunciato

             Anonimo


 

Una sciocchezza enunciata da

un uomo famoso diventa un

concetto profondo per i

posteri

Un concetto profondo

enunciato da uno

sconosciuto diventa

sempre una sciocchezza.

                   Anonimo

 

Non sono le imprese eroiche

che danno lustro e fama

ad un condottiero

ma la bravura del suo

storico al seguito

          Anonimo

 
 
 
 

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