Dietro l'angolo

NASCITA


A MIO FIGLIO: AUGURI DI FELICE COMPLEANNO!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!Avevo davanti agli occhi un obiettivo ben preciso quel giorno di venti anni fa: vederti  a tutti i costi, il prima possibile, conoscerti, abbracciarti...e non c'era paura che tenesse, paura del dolore, dell'ignoto, dell'inevitabile, dell'imponderabile a scoraggiarmi, perchè sapevo che tutto ciò che mi sarebbe potuto accadere avrebbe portato  a te.Perciò salii in auto a cuor leggero quel caldo primo pomeriggio di fine maggio, nonostante i primi segnali del tuo arrivo anticipato  si fossero palesati già dalla notte precedente: la valigia pronta da tempo mi dava un senso di vaga sicurezza, insieme alle mie cose là dentro c'erano anche le tue e questo confermava la realtà, che davvero stavi per venire al mondo.Ricordo l'arrivo in ospedale, i vari monitoraggi e controlli, le ore che passavano lunghe, incerte e sempre più sofferenti, ma la consapevolezza ancora  lucida che presto tutto questo sarebbe finito portandoti a me. Ricordo la mano di tuo padre che mi stringeva e la sua voce che mi esortava a stare calma, anche quando solo un minimo attimo di  calma cominciava a diventare un sogno impossibile.Poi, la sera tardi, tutto è precipitato: chissà perchè sembrava non avessi più fretta di conoscerci, eppure cominciavi a dare segni di sofferenza, io ero ormai allo stremo delle forze... tuo padre fu fatto uscire in fretta e furia, lo seguii con lo sguardo appannato di chi non sa bene dove aggrapparsi, ma sa che deve almeno provare a restare a galla. Dopo, ricordo solo l'epidurale d'urgenza, anestesisti e chirurghi vestiti di verde, un'infermiera che mi diceva di respirare profondamente e non preoccuparmi. Minuti infiniti, il terrore di perderti  e perdermi, qualcosa di vago e indefinito che dal mio ventre passava di braccia in braccia...movimenti sicuri e veloci, voci in sottofondo, il mio sguardo fisso su quell'angolo in fondo alla sala operatoria dove eri tu, gli orecchi tesi al massimo  e infine il tuo pianto, vitale, liberatore, benefico...un sollievo enorme! Prima che ti mettessero fra le mie braccia stupite, inaspettato regalo di compleanno, ho intravisto l'ora  sul muro bianco di fronte a me: erano esattamente le 22.12.Nello stesso preciso istante, diviso da noi solo da una parete tuo padre si è alzato in piedi di scatto, ha guardato l'orologio della stanza d'attesa e ha sorriso: a pelle, senza un perchè, sapeva che finalmente eri arrivato.