Dietro l'angolo

A LETTO CON IL ... NEMICO?


Quando mio marito ha aperto la porta ed è entrato in casa all'improvviso, non sapevo se scoppiare in una risata irrefrenabile o , invece, attaccarmi al telefono e chiamare la squadra antiterrorismo : quello che si è materializzato davanti ai miei occhi era un incrocio fra un albero di Natale in procinto di accendersi e un uomo -bomba, pronto a farsi esplodere da un istante all'altro...!Un groviglio di fili di varie dimensioni e colori gli spuntavano da sotto il giaccone, partendo dal collo, scendendo lungo  le spalle e il torace fino alla vita, dove erano raccolti e fermati malamente in una strana borsetta nera dotata di vari pulsanti e, particolare inquietante, di un timer che lo rendeva pericolosamente simile ad un ordigno ad orologeria...Mio figlio, imperturbabile, gli ha suggerito per il suo bene di fare attenzione a non entrare nei luoghi pubblici, pena l'arresto immediato...io, molto più egoisticamente, gli ho chiesto preoccupata se ci fosse il rischio di provocare un corto circuito, mandando in tilt la mia amatissima lavastoviglie in funzione! Il poveretto, con aria truce, ci ha lanciato un'occhiata sdegnosa e non ha proferito parola, rassegnato si è chiuso in un ostinato mutismo, rotto a tratti da qualche breve, sommessa imprecazione ogni volta che intoppava in uno dei tanti fili in cui era avvolto come un baco da seta in un bozzolo...Per non creare equivoci, la verità è che, dopo ripetuti consulti medici, lui si era finalmente deciso a sottoporsi ad un esame del sonno!  Ma come poteva sapere, il meschino, che l'avrebbero riempito di fili, cavetti, elettrodi, cerotti e cerottini vari in ogni parte del corpo, compreso una specie di vite gigante attaccata al collo a mo' di Frankenstain...il tutto collegato ad una scatola nera ,tipo quella degli aerei, pronta a registrare ogni suo respiro, ansito e palpito notturno?...Per ventiquattro ore, insomma, sarebbe stato in balia della più moderna tecnologia applicata alla medicina.All'ora di andare a dormire, grazie a due elettrodi puntati minacciosamente alle narici per monitorare il respiro, il   suo nervosismo ha raggiunto il livello di guardia: "Non so come stendermi, ogni movimento che faccio rischio di schiacciare uno di questi maledetti aggeggi...", ha sbottato puntandomi contro un dito lungo e incerottato, tipo ET...e mentre cercavo di calmarlo imponendomi di non ridere...come per magia il ditone si è acceso ed è diventato luminoso, le lucette sparse hanno cominciato a lampeggiare  e i sensori a frusciare sommessamente : era scattata l'ora X!!!...Che stesse per decollare?... " Non dormirà nessuno dei due: sembra di essere al Luna Park..." ha profetizzato amaramente  il mio uomo-bomba, mentre io d'istinto ho fatto un passo indietro, temendo il peggio...  Al momento dell'accensione , come alla cerimonia natalizia del Rockefeller Center a New York ,
 mio figlio è corso a prendere la fotocamera per immortalare l'evento a beneficio di amici e parenti : "Non c'è neanche bisogno del flash...!" ha constatato soddisfatto... Devo ammettere che mio marito mi faceva un po' pena, mi sembrava un leone in gabbia, tuttavia ho avuto qualche perplessità: non avevo mai dormito con un potenziale kamikaze...A parte l'aspetto ludico della cosa, non sarei stata affatto contenta di saltare per aria con lui o comunque, nella migliore delle ipotesi,  di essere strangolata da uno dei tanti fili che avvolgevano il mio consorte: così, vigliaccamente dimentica del vincolo coniugale,  ho preso cuscino e coperta e senza alcuna esitazione mi sono sistemata sul più sicuro  divano del salotto...Come dice la pubblicità di una nota carta di credito... un sonno tranquillo ( il mio...!) non ha prezzo!