Dietro l'angolo

AMICI MIEI...


Post amaro, questo...dal retrogusto leggermente acidulo...Perciò, chiunque passasse di qui  e non fosse dell'umore giusto, farebbe meglio ad uscirne subito , a suo rischio e pericolo...Poi non dite che non vi avevo avvertito!   Dunque, non userò mezzi termini e porrò il quesito che mi attanaglia: che cos'è che, dopo tanti anni, fa morire d'inedia le amicizie, quelle reali intendo, anche le più vecchie, anche quelle in cui avevi investito tutta te stessa pensando di averne un valido sostegno per tutti i giorni a venire?  Probabilmente favorita dal lungo e noioso decorso post influenzale ho molto riflettuto e sono giunta alla  amara conclusione che, come le vecchie coppie di coniugi usurate  dagli anni e dalle abitudini, così anche le amicizie   si consumano con il tempo se non sono ravvivate da nuovi stimoli. Nella mia ingenuità  credevo che gli amici di lunga data rappresentassero un porto sicuro in cui rifugiarsi nei momenti di tempesta...insomma, l'amico si vede nel momento del bisogno, si dice...Ebbene, è triste e anche seccante ammetterlo, ma questa è la dura verità: nel momento del MIO bisogno, non si è visto proprio nessuno!!!...Due lunghe settimane di vacanza quasi interamente trascorse chiusa in casa per causa di forza maggiore e mai una volta che fosse squillato allegramente il telefono per chiedere lumi sul mio letto di dolore, suonato gioiosamente il campanello di casa per un'improvvisa e inaspettatamente gradita visita consolatoria, arrivati simpaticamente una e-mail o un sms con due chiacchiere divagatorie e un augurio di  pronta guarigione...Forse potrebbe sembrare che mi sto lamentando?...Infatti così è, in maniera diretta, precisa e senza giri di parole:cari amici di sempre, pochissimi esclusi, anche se so che non mi leggerete perchè in ben altre faccende affaccendati, ricordatevi che io esisto anche quando non è possibile andare a cena fuori, al cinema, a teatro o a passeggiare in centro per mostre e vetrine!!! Alle mie vibrate proteste rispondereste che ognuno è preso dalla propria realtà quotidiana, dai suoi problemi, dai ritmi lavorativi e dagli impegni familiari?...Certo, però sono (ero...) convinta che la vera amicizia, non la conoscenza superficiale, occasionale ed effimera, sia anche condivisione, nel bene e nel male, di ogni momento della vita, un patrimonio da difendere per sempre...Sono un'illusa?...Non lo so...Che dovrei pensare, ora?...Forse che, affievolita momentaneamente la mia solita " verve ", io sia diventata noiosa?...Oppure che morto ( metaforicamente parlando, per carità...!) un amico se ne fa un altro?...Che l'interesse va tenuto desto nascondendo i propri guai sotto il tappeto buono del salotto  per mettere in mostra solo l'argenteria scintillante?...Ambirei ad una risposta, tanto per sapere come regolarmi la prossima volta: essere me stessa, con il bene e il male che ne consegue, o fingere spudoratamente come si richiede in questa società sempre più votata all'apparire e meno all'essere?...Agli amici di blog sopravvissuti fino in fondo alle mie lamentazioni, al di fuori per definizione da ogni sospetto e unici a farsi vivi affettuosamente con me tramite la rete, giro quindi lo spinoso quesito e  da loro aspetto fidiciosa un'opinione, un consiglio, una saggia risposta...