Dietro l'angolo

CAFE' LES DEUX MAGOTS


Prendo spunto da un post di TrampolinoTonante per un ricordo del viaggio a Parigi con mio marito e nostro figlio. Mio marito aveva detto più volte che ci teneva a poter vistare il famoso quartiere di Saint-Germain e i luoghi degli esistenzialisti. E' fatto così: aveva letto da poco un libro di Boris Vian sulla Parigi degli esistenzialisti e si era appassionato. Dato che i luoghi canonici sapeva che li avremmo visti comunque, guidati con risolutezza da nostro figlio, aveva chiesto di aggiungere un pomeriggio o una sera a Saint-Germain. Una mattina no: d'estate si sarebbe sciupata tutta l'atmosfera. Così andammo: esattamente davanti alla chiesa incontrammo alcuni nostri amici di Firenze. A Parigi, non si sa come, è facile capiti di ritrovare altri amici italiani. Fatto sta che ci fermammo a chiacchierare e mio marito parlò con entusiasmo della gita che stavamo facendo, aggiungendo che ora cercavamo il  famoso Caffè Deux Magots...e giù Sartre, Vian, Cocteau, il Jazz del dopoguerra, la Greco...poi chiese se per caso sapevano esattamente dov'era...beh, bastava girasse la testa: era proprio  lì davanti alla chiesa!... Affascinati,  decidemmo che era l'ora di mangiare qualcosa respirando un'aria di altri tempi, ed entrammo. Foto di letterati ovunque e l'arredo con i due grossi cinesi di legno ancora al suo posto. Ma, come avremmo dovuto prevedere, solo camerieri e turisti nostri contemporanei intorno. Croque Monsieur ( il famoso toast alla francese) e birra per lui, Croque madame ( versione rielaborata del solito toast...) e caffè per me, torta al cioccolato ( divina! la classica  tarte   parigina) al giovane (NON MI RIFERISCO A MIO MARITO...). Il conto?...salatissimo, per le nostre abitudini...e sì che venivamo da Firenze, che non scherza di certo. Luogo affascinante, ma ormai anche un po' freddino. Il marito, sognante in cotanta atmosfera, non era però deluso. Appunto: lui è fatto così.