Dietro l'angolo

LE SPOSE AFGHANE


In riferimento alla recente scandalosa legge afghana che legalizzerebbe,in pratica, lo stupro nel matrimonio,riporto un brano tratto da questo interessante libro letto recentemente, frutto di storie ed esperienze vere raccolte a Kabul da una volontaria americana che dopo essersi recata nel paese con un'organizzazione umanitaria , ha finito per rimanervi a lungo sposando lei stessa un afghano,anche se progressista.                                                                                                                                                                                           
Le spose afghane non devono apparire felici.Così come i loro genitori respingono la prima offerta di matrimonio per sottolineare il valore della figlia- e continuano ad ostentare tristezza durante gli eventi nuziali-la figlia non deve dare l'impressione di gradire l'unione.Deve mostrarsi dispiaciuta di lasciare la casa dei genitori per entrare in quella dello sposo. E' un segno di rispetto.(...) Dopotutto la sposa abbandona il calore dellla propria famiglia per entrare in un'altra da cui potrebbe venirle più dolore che gioia. Una suocera può trasformarsi in tiranna dopo le nozze, trattando la nuora come una serva non pagata che spazza i pavimenti, va a prendere la legna e le massaggia i piedi quando è stanca.Anche i mariti possono diventare tiranni, oppure ombre lontane che trascorrono le giornate lavorando e socializzando con altri uomini e tornano a casa solo per i pasti.E la moglie deve servire a tavola senza aspettarsi che lui le parli o la inviti a sedersi.(...) La consumazione delle nozze è una cerimonia cui la famiglia partecipa fuori dalla porta degli sposi per avere la prova della verginità della donna. (...)Le madri afghane non spiegano alle figlie i dettagli della prima notte di nozze perchè vogliono che arrivino al matrimonio totalmente ignare del sesso.La paura è segno di verginità. (Una donna) non verrebbe accettata come prima moglie se si sapesse che non è vergine.(...)Forse come seconda o terza da un uomo molto più anziano. (...) "E' molto facile per un uomo"mi spiegò Roshanna."Basta che dica tre volte 'Io ti ripudio'davanti a testimoni"...