Dietro l'angoloOcchi aperti sulla vita quotidiana |
POESIA
SOSTA
Nel tuo vagare
vieni a me
come colui
che sosta
per bere alla mia acqua
come colui
che fugge
disseccata la mia fonte.
Non più mi troverai
nella sosta consueta
a ciglio asciutto
mi allontanerò
non più mi troverai
di me
non berrai neanche
una lacrima.
POESIA
LA PAROLA DEL SILENZIO
Ascolta...
Lo senti il silenzio?
E' un brusio compresso di voci
un bisbiglio sommesso che cresce
inquieto ricerca la via
a lungo represso irrompe
sradica gli argini
si fa parola possente
grido
boato
esplosione nella notte quieta
Lo senti ora il mio silenzio?
E' per te.
La tua voce
corre
sulle altre
confondendole
in un suono
che non potrò
mai più
ascoltare
intento
a difendermi
da te
che dici
di amarmi.
Piero Ciampi
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AREA PERSONALE
NATALE di G. Ungaretti
Non ho voglia
di tuffarmi
in un gomitolo
di strade
Ho tanta
stanchezza
sulle spalle
Lasciatemi così
come una
cosa
posata
in un
angolo
e dimenticata
Qui
non si sente
altro
che il caldo buono
Sto
con le quattro
capriole
di fumo
del focolare
Napoli, 26 dicembre 1916
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POESIE
OMBRA
Da sempre
la mia ombra.
Rifletti di me
la parte oscura
e mi accompagni
senza far rumore.
Nel mio volto
il tuo volto
come uno specchio antico
appeso al muro.
Sei l`ombra del mio passato
sempre presente
/da sempre/
la mia ombra
VANESSA VALLASCAS
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« ESTATE... | 8 MARZO » |
Sabato sera ho vissuto davvero un'emozione pura e , con me, tutti coloro che erano presenti al Piccolo Teatro del Comunale di Firenze per assistere ad un'esperienza straordinaria: il concerto della Piccola Orchestra La Fonte, un'orchestra molto speciale, formata da un gruppo di giovani disabili della Cooperativa La Fonte di Cercina, vicino a Firenze.E' stata costituita nel 2001 dal maestro Samuele Zagara, che insegna pianoforte a mio figlio da quasi dieci anni, con lo scopo di arricchirli ed educarli in modo semplice alla vita in comune attraverso la musica e si è rivelato un ottimo modo per comunicare fra loro e con l'esterno! Si esibiscono circa due o tre volte l'anno, ma si esercitano con tenacia e passione tutte le settimane, seguiti dagli educatori e dal maestro e hanno ottenuto dei risultati incredibili.
Sabato scorso il teatro era strapieno: un successo oltre ogni aspettativa, anche considerando che la serata era organizzata dal Movimento Shalom a scopo benefico, per costruire una struttura con le stesse finalità nel Burkina Faso.
I giovani hanno eseguito otto brani di compositori famosi, rielaborati da Samuele, accompagnati al pianoforte e diretti contemporaneamente dal maestro con grandissima abilità e passione, ma quello che mi ha profondamente colpito, al di là della bravura dei musicisti e del coro che gli accompagnava, è stata la loro assoluta sintonia con il direttore: lasciava senza parole vedere come giovani con handicap fisici e mentali anche molto gravi, alcuni con deficit motori quasi totali, non perdessero neanche uno dei segni loro inviati, ognuno sapeva esattamente che cosa fare e in quale preciso istante affinchè risultasse accordato nell'insieme del gruppo...Quei giovani amano così tanto la musica e talmente profondo è il beneficio che ne traggono da non tirarsi indietro nemmeno davanti alla stanchezza e alla tensione!
Purtroppo io non suono alcuno strumento( è un mio grosso limite!) e mi dicono da sempre, da prima ancora che io riesca a ricordare, che sono stonata come o peggio di una campana...,però amo la musica e riesco ad apprezzarla istintivamente: le sensazioni trasmesse sul palco da questi giovani, la dedizione dei loro educatori sempre presenti per aiutarli negli spostamenti necessari, l'assoluta bravura e disponibilità del maestro si sono fuse in una forte emozione che mi ha commossa come mai prima.
Credo che mai come in questo caso la definizione"diversamente abili" trovi la sua migliore giustificazione : ciò che riescono a trasmettere al pubblico con la loro musica è un privilegio che nessun musicista al mondo, per quanto grande e famoso, potrà mai acquisire...
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INFO
POESIE
LA MEMORIA IN LONTANANZA
Quello che senti è il silenzio dei morti
la memoria non inganna taci
sei tu che resti
il tempo dilaga e ci abbatte
quadri libri le tue vesti
quello che resta è il dolore dei vivi
il mio il tuo
devi scavare i giorni e non batte
a nessuna porta il triste scandire di lancette/
La memoria non inganna vedi
non è più di chi è già andato
né fiori né frutti
si rigenerano perpetui all'apparenza
è tutto un inganno a cui crediamo
senza appesantirci dentro
stagioni e uomini desideri e attimi
Scorre leggera adesso questa penna
scartando e levigando i solchi di parole
i muti pensieri
gli amori già passati
un giorno nuovo divenuto ieri
In lontananza i giorni stanno svegli
GIULIO MAFFII
(da "Equinozio di girasoli")
SUPERBA è LA NOTTE
La cosa più superba è la notte / quando cadono gli ultimi spaventi / e l'anima si getta nell'avventura. / Lui tace nel tuo grembo / come riassorbito dal sangue / che finalmente si colora di Dio / e tu preghi che taccia per sempre / per non sentirlo come un rigoglio fisso / fin dentro le pareti./
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Sento di volerti e non ti voglio quando il tuo tempo scorre lontano e sempre non ci sono
Sento di odiarti e non ti odio quando ti affanni ad amarmi e non m'ami
Ma sempre che t'ami o non t'ami continuo a pensarti.