LE PAGINE DI GATTONA

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 Passo lento,muso abbassatoun vecchio uomo ed un vecchio canecamminano uno accanto uno all’altro,non occorre neppure il guinzaglio,in silenzio verso il giorno che termina.verso un deserto viale di periferia.Una panchina dove riposare una stanchezza.Il muso ormai imbiancato sollecita le carezzedalla mano avvizzita.Il vecchio uomo sussurra al vecchio cane:“Ti ricordi amico mio,ti ricordi i giorni del vigore e della gioventù?Ti ricordi quando correvamo a perdifiatoproprio li, li dove ora c’è quell’ enorme grigio palazzo?Ti ricordi i campi di grano?Ti ricordi il limpido ruscello che ora non c’è più?Ti ricordi la vecchia casa che ora vive solo nei ricordi?”Gli occhi oramai fiochi si cercano, lo sguardo umido del cane sembra dire:“Si amico mio, ricordo tutto quantose chiudo gli occhi sento ancora sotto le zampe l’erba verdeed il profumo dei fiori mi solletica il naso.Ma presto andremo dove l’erba e verdee l’aria profuma.Vieni,  amico mio, andiamo, lasciamo qui ogni fardello.Andiamo è ora di ritornare a casa”Passo veloce,muso alzatoUn giovane uomo ed un giovane canecamminano uno accanto uno all’altro,non occorre neppure il guinzaglio,in silenzio verso il giorno che inizia.verso un animato ponte del cielo.  
    
  
 Dal blog di:  Gattachicca1