Testudo Marginata

GENERALE


MANTENIMENTO IN CATTIVITA' Testudo marginata si adatta con una certa facilità a vivere in ampi recinti all'aperto dove disponga di prolungata esposizione al sole per tutta la giornata, tappeto erboso e terra, arbusti e ripari idonei. Particolari cure andranno poste all'allestimento del recinto al fine di impedire eventuali fughe. Esso, che sia di rete metallica, di legno, laminati metallici o cementiti, andrà interrato a sufficienza e dovrà sporgere in esterno di almeno 30 cm. Altra accortezza è quella di un ulteriore protezione con rete metallica al fine che animali indesiderati e pericolosi non si possano introdurre nei recinti. Le grandi dimensioni rendono Testudo marginata meno sensibile delle altre Testudo alle variazioni climatiche tanto che risulta attiva non solo per più mesi durante l'anno, ma anche per un maggior numero di ore durante la giornata, in special modo in autunno ed alla fine dell'inverno. Non è raro trovare esemplari attivi anche a Novembre inoltrato quando le giornate lo consentono; le prime sortite dal letargo invernale si hanno poi già dai primi soli di Febbraio. Va pertanto data particolare cura ai ripari nei quali gli animali possano uscire ed entrare con facilità a loro piacimento, al fine che non possano essere sorpresi da improvvise quanto probabili gelate, frequenti nel centro-nord Italia, o ripararsi dall'eccessiva calura nel periodo estivo. E' consigliabile un riparo coperto in alto, aperto da un lato (meglio se in direzione est) con all'interno della paglia, posto in una posizione areata per impedire che l'umidità ristagni dopo le piogge. Indicativamente bastano una quindicina di cm di paglia umida sopra il carapace per proteggere da gelate intense (fino a 10 °C sotto lo zero) gli animali. Discorso a parte per i piccoli dalla nascita sino a che non raggiungono i 10 cm circa: i neonati in particolare non hanno lo stimolo in questa specie a cercare un riparo per tutto il periodo invernale e rimangono attivi tutte le volte che le giornate lo consentono. Va prestata particolare cura ai ripari, tali da consentirgli, come nel caso degli adulti, di poter entrare ed uscire con facilità. L'attività è tale che i piccoli crescono anche nel periodo invernale, va pertanto fornito loro del cibo, altrimenti si indeboliscono e muoiono, non tanto per i rigori invernali, quanto perché rimanendo attivi consumano le loro riserve di grasso. Personalmente ritengo che quanto proposto è quanto di più aderente allo stato naturale e, con le accortezze proposte, non crea assolutamente problemi agli animali. LETARGO Parlando di letargo in senso stretto, Testudo marginata non differisce molto delle Testudo delle stesse latitudini, come detto prima piuttosto ha una durata minore di tale periodo. Personalmente, piuttosto che dilungarmi su inutili consigli su come far fare un buon letargo alle nostre beniamine, mi piacerebbe far notare che se il luogo è realmente idoneo all'allevamento di questa specie, le uniche accortezze da prendere sono quelle proposte nel precedente paragrafo circa la cura dei ripari. Molti errori con esito infausto, sono generati dalla non attenzione al comportamento degli animali: essi stessi ci indicheranno il punto che preferiscono e, stiamone certi, l'istinto di sopravvivenza e gli adattamenti naturali  sono ben collaudati. Non spostiamo gli animali, lasciamoli interrare dove preferiscono, tutt'al più con le prime gelate si provvederà a disporre della paglia sopra al punto nel quale hanno deciso di svernare. Come accennato in precedenza, i neonati non hanno invece l'istinto per un letargo vero e proprio, e bastano pochi minuti di sole, complici le piccolissime dimensioni,anche quando la temperatura dell'aria è prossima allo zero, per portarli ad una temperatura di completa attività. Animali in buona salute non avranno problemi a superare l'inverno, si nutriranno e cresceranno pure: unica accortezza sarà quella di verificare che tutti i piccoli siano rientrati nei ripari quando il clima è particolarmente rigido. Unico momento realmente delicato è la fase preparatoria e quella del risveglio dal letargo. Animali defedati e sottopeso difficilmente supereranno il letargo invernale: in questo caso è consigliabile non far svernare i soggetti oppure ridurne artificialmente questo periodo, tenendo conto che è comunque fondamentale per questi animali. Ai primi soli primaverili sarà posta particolare cura alla reidratazione dei soggetti più deboli sottopeso. Fondamentale fornire immediatamente del cibo: si accelera in questo modo la ripresa degli animali. ALIMENTAZIONE IN NATURA Testudo marginata, come le altre specie appartenenti al genere testudo, è essenzialmente vegetariana, tutt'al più gradisce qualche frutto. Anche se in cattività accetta facilmente alimenti ricchi in proteine, in natura l'alimentazione si basa sul consumo di erbe, in special modo a foglia larga, eccezion fatta per le graminacee, effettivamente poco gradite. Molto frequente la coprofagia, con spiccate preferenze per escrementi di animali erbivori. Rari sono i casi in cui si possono nutrire di piccoli vertebrati morti come nidiacei e piccoli topi, o di invertebrati.   DISORDINI DIETETICI IN CATTIVITA' Personalmente ho potuto verificare che un'alimentazione errata è la principale causa di patologie che portano alla morte le tartarughe del genere Testudo. Senza stare ad elencare le innumerevoli patologie correlate ad un'errata alimentazione, l'unico modo per avere animali che crescono in modo sano, è quello di nutrirli con alimenti vegetali allevandoli in condizioni idonee di luce solare e di temperatura. La regola da seguire è quella detta in precedenza: un grande recinto all'aperto (sono animali che diventano molto grossi!) dove le tartarughe possano brucare le erbe che preferiscono; la dove questo non sia possibile è consigliabile non cimentarsi nell'allevamento di questi animali. RIPRODUZIONE Testudo marginata ha un ciclo riproduttivo analogo alle altre specie del genere Testudo: un periodo autunnale e primaverile dedito agli accoppiamenti ed uno di deposizione a partire dalla metà del mese di Aprile che si può protrarre sino ai primi giorni di Luglio, dipendente dal clima delle zone in cui vivono. Generalmente però le deposizioni si concentrano nei due mesi centrali di Maggio e Giugno. Il maschio è generalmente poco aggressivo nei confronti del suo stesso sesso, tuttavia, senza arrivare alla violenza di Testudo greca, può diventare pericoloso per le femmine. Si raccomanda pertanto di unire maschi e femmine solo per brevi periodi. D'altronde in natura, complici le non proprio affollate popolazioni, gli incontri sono assolutamente sporadici e non prolungati. Le femmine depongono generalmente dalle 8 alle 12 uova per ovatura, tuttavia in rari casi si possono avere da un minimo di 2-3 uova ad un massimo di 17. Anche il numero di eventi di deposizione varia dal singolo sino al massimo di quattro: generalmente però si osservano solo due deposizioni intervallate da un periodo, variabile in dipendenza della temperatura media, tra le due e le quattro settimane, solitamente 20 giorni. Le modalità di scavo sono le medesime in tutto il genere Testudo: la femmina, individuato il posto prescelto, inizia a scavare alternando le zampe posteriori, quindi terminato il lavoro depone molto velocemente le uova disponendole ad occupare tutto lo scavo; fatto ciò ricopre e si allontana. Queste sono le uniche cure parentali della specie. I piccoli nascono mediamente dopo tre mesi d'incubazione in natura. Ideale è un terreno sabbioso fine e ben drenato: il successo di schiusa in anni medi è in questi casi prossimo al 100%. Condizioni climatiche avverse e terreni inadatti fanno calare drammaticamente le nascite. Non ho notizie di esemplari di questa specie che svernano nel nido ed emergono la primavera successiva. Personalmente sto riscoprendo il lasciar sviluppare in natura le uova (naturalmente proteggendo il luogo da eventuali predatori, uccelli e mammiferi): il sesso dei piccoli è determinato dalla temperatura di deposizione ed in incubatrice si hanno nascite di neonati solitamente tutti dello stesso sesso. La temperatura critica è indicata in letteratura sui 32 °C: con percentuali di nascite di esemplari di sesso femminile maggiori sopra questa soglia. La scelta della femmina assicura invece un rapporto tra i sessi naturale, per giunta la vitalità è decisamente migliore. In conclusione, Testudo marginata è una specie robusta ed adattabile, con potenzialità riproduttive elevate.