Voi ce la fate a stabilire quante volte vi siete innamorati nella vita? Io no, non ce l'ho mai fatta. Non riesco. Gli amori da ragazza mi paiono troppo ingenui o troppo inutilmente struggenti per poterli infilare nella casella "amori". Li metto in quella casella bella, sempre più polverosa col passare degli anni. La casella "scoperte". Quelli finiti in modo poco edificante, magari con la realizzazione che l'altro non e' stato onesto o che in fondo ci ha amate poco e male, li infilo nella casella "grossi equivoci". L'amore senza reciprocità non esiste, e' onanismo. Quelli che sembravano necessari come l'ossigeno per un po' , ma che si sono sgonfiati come materassini al sole per banalità o discussioni sceme senza che nessuno abbia più cercato spiegazioni, li infilo nella casella "necessità del momento". Sono quelle cose che vanno bene per un po' e in fondo sono anche belle ma non hanno verità. Hanno una funzione. E la esauriscono in brevissimo tempo. Quelli senza brividi, quelli che servono a regalarci serate Sky cinema e quel "Lucarelli più uno" sul tavolo del banchetto nuziale delle amiche, quelli che somigliano a certi ombrelli appesi accanto alla porta che non li guardi mai ma all'occorrenza sai che ci sono, ecco, li metto nella casella "porti sicuri". Poi ci sono quelli a cui pensi ancora, che si sono interrotti o non sono mai nati davvero per cause di forza maggiore -per un oceano o una moglie o un ' incertezza di troppo - e li metto nella casella "irrisolto". Poi ci sono quelli che all'epoca mi sembravano proprio amore e oggi boh, penso che fossero solo la cosa giusta per me, in quel momento. O quella adeguatamente sbagliata nel mio momento sbagliato. E alla fine, forse, tirando le somme, mi sa che la casella amore non esiste. Esistono tante caselle, le etichette che ci appiccichiamo sopra e il sole che le scolora, finché un bel giorno non ci ricordiamo neanche più come si chiamassero e per comodità scriviamo "amore" su dell'inchiostro sbiadito. Ecco. Forse saprò che è amore quando dopo molto tempo, su quell'inchiostro sbiadito, non si tratterà di scriverci sopra, ma di ripassare il tratto. -SELVAGGIA LUCARELLI-
IO NO!
Voi ce la fate a stabilire quante volte vi siete innamorati nella vita? Io no, non ce l'ho mai fatta. Non riesco. Gli amori da ragazza mi paiono troppo ingenui o troppo inutilmente struggenti per poterli infilare nella casella "amori". Li metto in quella casella bella, sempre più polverosa col passare degli anni. La casella "scoperte". Quelli finiti in modo poco edificante, magari con la realizzazione che l'altro non e' stato onesto o che in fondo ci ha amate poco e male, li infilo nella casella "grossi equivoci". L'amore senza reciprocità non esiste, e' onanismo. Quelli che sembravano necessari come l'ossigeno per un po' , ma che si sono sgonfiati come materassini al sole per banalità o discussioni sceme senza che nessuno abbia più cercato spiegazioni, li infilo nella casella "necessità del momento". Sono quelle cose che vanno bene per un po' e in fondo sono anche belle ma non hanno verità. Hanno una funzione. E la esauriscono in brevissimo tempo. Quelli senza brividi, quelli che servono a regalarci serate Sky cinema e quel "Lucarelli più uno" sul tavolo del banchetto nuziale delle amiche, quelli che somigliano a certi ombrelli appesi accanto alla porta che non li guardi mai ma all'occorrenza sai che ci sono, ecco, li metto nella casella "porti sicuri". Poi ci sono quelli a cui pensi ancora, che si sono interrotti o non sono mai nati davvero per cause di forza maggiore -per un oceano o una moglie o un ' incertezza di troppo - e li metto nella casella "irrisolto". Poi ci sono quelli che all'epoca mi sembravano proprio amore e oggi boh, penso che fossero solo la cosa giusta per me, in quel momento. O quella adeguatamente sbagliata nel mio momento sbagliato. E alla fine, forse, tirando le somme, mi sa che la casella amore non esiste. Esistono tante caselle, le etichette che ci appiccichiamo sopra e il sole che le scolora, finché un bel giorno non ci ricordiamo neanche più come si chiamassero e per comodità scriviamo "amore" su dell'inchiostro sbiadito. Ecco. Forse saprò che è amore quando dopo molto tempo, su quell'inchiostro sbiadito, non si tratterà di scriverci sopra, ma di ripassare il tratto. -SELVAGGIA LUCARELLI-