The Banger Sisters

TANTISSIMI AUGURONI!

Quando il tempo non basta...

Finalmente, dopo periodi di affacendamento lavorativo che non mi permettevano di tornare nella casetta virtuale, ora son qua. Noto con grande sorpresa che non sentivate la mia mancanza! ;P

Daltronde, non ho fatto in tempo a tornare al lavoro, che ho trascorso due pomeriggi infernali. Tornata dalle ferie ho dovuto far capoturno non conoscendo minimamente i pazienti!(PS: il capoturno segue i medici durante il giro medico e deve sapere tutto della situazione del reparto;gestisce la programmazione di esami e quant'altro abbia bisogno il paziente.) Dopotutto..essendo in turno con gente che ha iniziato da poco a lavorare in reparto..qualcuno dovrà pur sacrificarsi, no? Insomma..il mio turno avrebbe dovuto finire alle 22.00.....ma....sempre riguardo alla storia del sacrificio....ho terminato il turno alle 24.00 per ben due pomeriggi di fila! Na vera idiota direte...soprattutto visto che ho lavorato quelle 2 ore gratis! Ho già praparato un discorsetto alle nuove arrivate...in fondo, devono anche loro capire come si lavora da me! Discorsetto perchè? Bhe..quelle due ore ho lavorato in più da SOLA...perchè loro, terminato il turno, sono "dovute" andare a casa! Bhe dai, non aggiungo altro.

Ho notato oltretutto che son stata iscritta a due corsi di aggiornamento senza che nessuno mi dicesse nulla. Ormai non mi stupisco più di altro!

Ora che ho terminato questo delirante sfogo...mi accingo a preparami con il consueto pisolino per la notte che dovrò affrontare oggi. POI 2 GIORNI DI RIPOSO ALMENO!

Un bacio

-Fabulous-

Per la serie...gli esami non finiscono mai!

Questa mattina ho fatto un esame all'Università...per fortuna è andato bene ma non è di questo che vorrei parlarvi bensì dei giorni che precedono il fatidico evento!

Abitualmente quando preparo un esame mi chiudo in camera a studiare, indosso vestiti comodi e inizio a trascurarmi! Capelli raccolti a malo modo, niente trucco, borse sotto gli occhi dopo una notte insonne....Non devono mancare mai in questi giorni di studio la cioccolata e il caffè…la mia caffettiera implora pietà e credo abbia anche pensato di entrare in sciopero...Più si avvicina la data dell'esame....più la situazione si fa drammatica...inizia lo stadio nevrotico, attacco schemi e riassunti al muro, scrivo appunti con la matita sui mobili, un cane rabbioso probabilmente è meno nervoso di me, che alterno momenti di ira totale contro tutto e tutti a momenti di vero e proprio panico! Ovviamente la notte non si dorme…anche se cerco di mantenere il mio bioritmo andando a letto sempre alla stessa ora…non si chiude occhio e al mattino alzarsi diventa un problema! Sai che devi alzarti ma hai un gran mal di testa…ed è allora che senti mamma urlare: "Ma non sei ancora in piedi? dai che è tardi, su sveglia che devi studiare!" Conto fino a cento per non rispondere in malo modo e non appena mi sono calmata mi alzo, mi concedo una gran bella tazza di caffè e via di nuovo davanti alla scrivania! Passano i giorni e a mano a mano che si avvicina la data ti sale il sospetto di non aver capito nulla di quello che stai studiando...ti sembra pure di aver già dimenticato tutto ed ecco una nuova crisi di panico! Forse i miei neuroni avrebbero bisogno di riposare…mi sembra di sentirli ancora gridare: “AIUTOOOO!” ….e arriva il fatidico giorno....non devi nemmeno aspettare che suoni la sveglia perché non hai mai chiuso occhio nonostante il libro di camomilla che ti sei scolata prima di andare a letto! Mi alzo anche se una forza misteriosa vorrebbe impedirmi di alzarmi….ancora in pigiama sfoglio con una mano il quaderno degli appunti mentre con l'altra mi bevo il mio buon caffè e cercando in ogni modo di vestirti! Scendo, salgo in macchina pronta a dirigermi in facoltà….sono i 30 km più lunghi che abbia mai percorso….alzo al massimo l’autoradio per non ascoltare la mia coscienza che mi suggerisce di tornare indietro! Con molta fatica…eccomi arrivata! Varco la soglia dell'aula....e mi chiedo…. “chi me l’ha fatto fare?”

La vita è esattamente come un esame all'università: se non comprendi il significato delle prime pagine, ti sarà impossibile comprendere le ultime. La vita è la più grande lezione che dobbiamo imparare. L'unica a cui vale sempre la pena assistere!

-Funny-

Attenzione, attenzione! Trovato il punto 'G'!

Slim City: contro l’obesità arrivano le città sane e “dietetiche”

L’obesità è un
problema che preoccupa un po’ tutte le nazioni. Secondo un recente
studio britannico entro il 2050 in Inghilterra nove adulti su dieci e
almeno tre quarti dei bambini soffriranno di questa malattia. Come fare
per risolvere il problema? La soluzione ci arriva dalla International Obesity Task Force: il problema sta nella struttura delle città.

Le città moderne non sono sane dal punto di vista alimentare e non
invogliano certo ad uno stile di vita corretto. Troppe automobili,
troppi telecomandi e troppi fast food: insomma, cattiva alimentazione e
scarsa attività fisica. Per risolvere il problema, ci vorrebbe una
città a prova di obesità. Ed ecco allora la proposta: reinventare i
nostri centri abitati per renderli più salutari, con le slim city.

“Solo politici ingenui e male informati possono pensare di dare
ai singoli cittadini l’onere di fare scelte più sane quando l’ambiente
in cui vivono è il fattore principale del loro problema. Ed è ancora
più insensato dire alla gente che deve solo aggiustare le proprie
abitudini alimentari per risolvere questa epidemia“.

Come deve essere una slim city? Deve avere scuole con campi gioco,
deve avere lunghe piste ciclabili. Le case, poi, devono essere
costruite su pochi piani e senza ascensore, ovviamente. Le zone
residenziali devono contenere tutti gli spazi necessari, come negozi,
uffici, centri sportivi: così l’auto rimane nel garage. Ma esistono
città magre attualmente? Secondo l’International Obesity Task Force un esempio è la capitale norvegese, Oslo. Dovremmo copiare da lei!

Fatemi sapere che nè pensate....Vi piacerebbe vivere in una città magra? E riuscireste a lasciare la macchina in garage?

-Funny-

La sedia anti-dondolo

Tra Pieraccioni e Torrisi è amore

AS A FLOWER

Come ci siamo conosciute

Sinceramente non saperei dire come veramente ci siamo conosciute. Abitiamo nello stesso paese e per questo abbiamo frequentato la stessa scuola, a partire da quella materna. E' lì che ci siamo conosciute...il momento preciso è troppo annebbiato nella mia mente. Giocavamo sempre insieme, anche se Fresh arrivò un anno più tardi perchè è più piccola di noi. Funny la conosceva da molto prima di me...sua madre le faceva da baby sitter...e un pò gelosa in fondo lo ero. Non ricordo bene cosa successe...ci furono momenti nella nostra vita che ci fecero dividere. Poi ci riunirono...L'importante è che ora siamo ancora tutte insieme. Credo sia una cosa davvero meravigliosa.

-Fabulous-

Pensieri -esperienze di vita-

Vivo in una casa circondata da distese di campi. Ho sempre amato la natura, le corse nei prati con il mio cane, il raccogliere funghi tra gli alberi nei fossi. La città mi rende inerme..incapace di dare sfogo alla mia vera natura. Oggi ho riordinato un pò questa vecchia casa. Pensate, fu costruita a mano da mio nonno. E' stata varie volte ristrutturata. So che nella cucina dove tutt'ora consumo pranzetti squisiti, una volta c'era la stalla. Ritrovammo dei resti negli scorsi anni durante il rifacimento del pavimento. A volte, quando mi ritrovo nella soffitta a sistemare cose che non uso più da anni...mi ritorna in mente tutto quello che fin'ora ho trascorso. Lì ci sono i ricordi dei miei nonni, l'orologio a pendolo che mio nonno portò a casa a mia nonna dopo la guerra, le lettere che spediva da militare mio padre a mia madre, i vestiti miei di quando ero piccola...le mie barbie...sorrido un pò perchè mi rendo conto di fronte a quale meraviglia mi trovo davanti. Amo casa mia. Non vorrei davvero mai separarmene.

E voi dove vivete? Vi piace casa vostra? E quale soprattutto delle stanze? La curiosità è donna! :) Aspetto notizie.

-Fabulous-

Post N° 4

Non vorìa èser nei tuoi pàni gnànca per cagàrghe dentro.
(Non vorrei essere nei tuoi panni manco per cagarci dentro)

El pezo el gà la gamba lunga.
(Il peggio ha la gamba lunga)

Venessiani gran signori, Padovani gran dotòri, Vicentini magnagàti, Veronesi tuti mati.
(Veneziani gran signori, Padovani gran dottori, Vicentini mangia-gatti, Veronesi tutti matti)

Chi che no gà testa, gà gambe.
(Chi non ha la testa, ha le gambe. Cioè: chi si dimentica qualcosa, deve tornare indietro a prenderla)

El gà na testa che n'a magna gnanca i porsei.
(Ha una testa che non la mangiano nemmeno i maiali cioè, è duro di comprendonio)

Se me nono gavesse le rodele el sarìa un caretin.
(Se mio nonno avesse le ruote, sarebbe un carretto. In pratica, "con i se e con i ma non si va da nessuna parte")

'Na bùsa e 'na mota fa un gualivo.
(Alti e bassi si compensano)

Mejo le braghe rote 'n't'el cueo, che el cueo roto n't'e le braghe.
(Meglio avere rotto il retro dei pantaloni, piuttosto che il contrario)

Dopo i confeti se vede i difeti.
(Dopo i confetti si vedono i difetti)

Pesar come un'alega.
(Pesare come un'alga. Contare poco, essere un inetto)

Chi ga un amigo ga qualchedun, chi ga parenti no ga nissun.
(Chi ha un amico ha qualcuno, chi ha parenti non ha nessuno)



Questi sono solo alcuni dei proverbi veneti, lì abbiamo trascritti qui perchè proverbi vecchi anche di secoli possono essere letti anche in chiave moderna. Si potrà notare come anche oggi siano validi i concetti che li hanno ispirati; basti pensare al proverbio "Tuto quel che xe stà, pol tornar!": quando siete arrivati in fondo potete tranquillamente ricominciare dall'inizio. Il proverbio o detto popolare è l’espressione della voce del popolo, è come una scintilla nella via del futuro che guida nel giudizio o nell’operato di ognuno di noi e anche se ormai l’uso del proverbio appartiene più al passato che al presente, spesso rispolverarne qualcuno può risultare piacevole e divertente. Una raccolta di proverbi è come un insieme di leggi che formano la scienza della vita pratica, infatti, sono scientificamente tratti da un numero infinito di esperienze quotidiane. Molto spesso un proverbio ne contraddice un altro, ma è anche vero che nessuno dei due sbaglia. C’è sempre un proverbio giusto per ogni situazione. Spesso ne diciamo uno piuttosto che un altro o addirittura ne diciamo più d’uno per riferirci alla stessa cosa. Il proverbio viene definito spesso come la saggezza dei vecchi ed è senz’altro una saggezza che merita di essere tramandata ai giovani. A chi non è capitato di citarne qualcuno a conclusione di un discorso tanto per sottolineare quello che si è appena detto? Molti proverbi sono andati persi nel tempo e qui vorremmo continuare a tenerli in vita anche attraverso l’intervento dei lettori. Inviateci il vostro proverbio anche in lingua dialettale, in questo caso però, vi preghiamo di avere l’accortezza di inviare anche la relativa traduzione…

-Funny-

Three it's a magic number

Eccoci qua, pronte a mostrare, ascoltare e parlare di noi.

Ognuna ha un carattere contrapposto all'altra, ma insieme formano un'unica solida anima. Come scoprire questa miracolosa armonia? Seguiteci e lo scoprirete!

-Fabulous-

CHI SIAMO? 

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