"Tutto ciò che è profondo ama la maschera"
(F.W.Nietzsche)
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Post n°22 pubblicato il 10 Luglio 2012 da MaskAngel
Colombina è di sicuro la più famosa fra le servette (o fantesche) e forse anche una delle maschere della Commedia dell'Arte più antiche. Già dal 1530 abbiamo notizia di un personaggio con questo nome nella "Compagnia degli Intronati", una delle più importanti fra quelle dei Comici dell'Arte. Le venne attribuito il nome di Colombina, quando Isabella Franchini, famosa attrice che per la prima volta la interpretò, portò sotto braccio un paniere in cui si intravedevano due colombe. Solitamente Colombina, di origini veneziane, viene caratterizzata come una giovane arguta, dalla parola facile e maliziosa, e il suo modo di deridere i sospiri degli innamorati era elemento indispensabile e determinante per la buona riuscita comica della rappresentazione. Spesso non ricopre un ruolo di protagonista nella commedia, ma, molto abile a risolvere con destrezza le situazioni più intricate. Abile nell'organizzare incontri lontani da occhi indiscreti, talvolta è bugiarda ma sempre a fin di bene. Anche molto vanitosa e un po' civettuola, ci tiene ad avere un aspetto sempre ordinato ed attraente. Colombina non ha peli sulla lingua e con due paroline ben dette, riesce a mettere a posto qualche corteggiatore che non si comporta più che educatamente. Sia che fosse fidanzata di Arlecchino, sia che fosse serva o figlia di Pantalone, il ruolo di Colombina non cambiava: favorire gli intrighi amorosi di cui era semplice spettatrice o protagonista, questa era la sua specialità. L'inganno finalizzato a gabbare un genitore severo o un innamorato non gradito dalla padrona ne ispirava l'azione scenica, sia quando si trattava di nascondere l'evidente, sia quando era opportuno creare la "suspance" che derivava dalla sua abitudine di sfilarsi bigliettini dal grembiule o dal corpetto; erano diretti a un destinatario cui si richiedeva, nel riceverli, una destrezza pari a quella impiegata nel passarli. Anche il suo eterno fidanzato, Arlecchino, deve stare ben attento, se cerca di fare lo sdolcinato con qualche altra sua collega, come Corallina o Ricciolina, sa lei come farlo rigare dritto. Il suo modo di fare, così vivace e malizioso, nasconde un carattere volitivo ed una naturale furbizia che fanno di Colombina un personaggio simpaticamente sbarazzino, molto amato dal pubblico. La Colombina classica veste un semplice abito cittadino costituito da una sottana a balze, su cui appoggiava un grembiule bianco come il corpetto ricoperto da una giacca rossa orlata di passamaneria dello stesso colore della gonna. Sul capo la servetta indossava un fazzoletto sistemato a foggia di crestina e fermato da un nastro. Una variante del suo costume viene espressa da Lancret in un suo quadro, ma anche da G.D. Ferretti che ce la rappresenta vestita da Arlecchinetta, la compagna di Arlecchino, con giubbetta e sottana a scacchi colorati, costume che ella portò per la prima volta nel 1695 nella commedia "La fiera di Bezon". Quando approdò in Francia, ai tempi della "Comèdie Italienne", Colombina si ingentilì e vestì abiti più raffinati, pur confermando il carattere originario della giovane maliziosa che all'occasione sa provocare e non si lascia intimorire da niente e da nessuno. Da lei derivò il tipo teatrale della "soubrette" chiaccherina e impertinente. Fra le ultime attrici che la impersonarono si ricorda Narcisa Bonardi, interprete di molte colombine strehleriane.
Arlecchino, dopo aver preso un diluvio di legnate, cadde perdendo i sensi. |
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"...mascherarsi e sopravvivere a certe situazioni che la realta' ci pone
mascherarsi e' cercare di essere cio' che vorremo
e non siamo convinti che se fossimo diversi
avremmo piu' rispetto ...piu' stima ...piu' fortuna ecc...
mascherarsi e' nascondere la parte che noi riteniamo piu' fragile
..o piu' negativa della nostra personalita'
mascherarsi e' proteggersi
cercando di essere cio' che non si e' e forse non si sara' mai!
mascherarsi e' un gioco ...nel farsi scoprire ..solo se lo si vuole
e da chi lo si vuole
mascherarsi e' una liberazione per essere cio' che mai saremmo a
volto scoperto
mascherarsi e da furbi..sciocchi arroganti
pervasi...critici...giusti
o da ingenui ..semplici ...ordinari..anonimi...vili?"
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"La donna è maschera per se stessa.
Il suo corpo è ciclico, è materia vivente che produce materia vivente, crea e conforma altri corpi. Apertura, dilatazione, espulsione."
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Indosso la maschera
della felicità apparente
dove chi mi guarda
vede allegria e felicità...
Indosso la maschera
della felicità apparente
dove il cielo è sempre azzurro
i prati sempre in fiore...
le colline sempre verdi
Indosso la maschera
della felicità apparente...
dove ti tendo sempre la mano
sono sempre pronto a sostenerti
Indosso la maschera
della felicità apparente.
dove chi sa leggere i miei occhi
vede e sà...
che è solo apparente
la maschera della felicità...
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Nel viale della vita
quante maschere ho usato
...per amore, per dolore,
per tristezza, per felicità:
MASCHERE!
Quale uso oggi?
Non è facile scegliere
anche se vorremmo usarne
solo una.
Com’è strana la vita
nel dubbio della scelta...
puntualmente sbaglio!
Come fare…
Ritorno nel viale della vita,
cerco di osservare,
noto che ci sono tutte le maschere
cerco la prevalenza,
e incontro la maschera della... diffidenza.
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Maschera apotropaica