Soffia il vento di una nuova guerra senza che alcuno abbia il coraggio di chiamarla tale. Senza avere almeno la sincerità di
ammettere di farne parte, ma
chiedendone comunque la paternità. Io, dal mio canto, mi sono ritrovato a pensare più volte che fin troppo si abbia aspettato, ben conscio però che sono gli interessi economici in un paese che si trova al centro del mediterraneo a spingere i suoi vicini a partecipare al gioco, per poter in futuro chiederne conto. Troppa gola ne fanno le risorse, tanto che non appena è stata percepita la colpevole indecisione del governo italiano sono state francia e inghilterra a prendere le redini degli avvenimenti. La situazione è molto meno semplice di quanto ce ne diano a intendere, in un paese che nonostante si trovi a pochi passi, a malapena conosciamo. Colpevolmente. Che tutto finisca presto, e nel migliore dei modi, sarebbero i miei migliori auguri, se fossi tanto ingenuo da crederci. Ma non ci credo. E mi guardo intorno cercando di capire le ombre che si muovono dietro tanto cupe vampe.