TheNesT

Una conversazione allo specchio


..e quello era un inverno di tanto tempo fa.-E poi?-E poi, quanti inverni ancora sono passati prima che accadesse il resto? E se ricordo ancora qualcosa quel qualcosa allora iniziava sempre in primavera, e l'estate chissà che fine faceva, e poi arrivava l'inverno, e allora finiva ogni cosa. Ci ho messo anni ad abituarmi all'inverno. Ma di allora ricordo le promesse, i pomeriggi limpidi e gli orizzonti dietro i quali non potevo vedere nulla, ma potevo immaginare il mondo.  E di quei pomeriggi ho dimenticato i nomi, li ritrovo scritti con calligrafia incerta sui fogli strappati ad una vechia agenda e non sembrano avere quasi più riscontro. E non ho conservato nemmeno foto, solo rimpianti, solo ricordi.- Cos'altro?-Smettila.-Sono venuto a bussare nel tuo specchio. Sono venuto perché mi hai chiamato. Sono venuto per così hai voluto.-Non è vero. Mi guardo nello specchio e quello sono io. Lo stesso viso e gli stessi occhi, ma come coperto dalla polvere degli anni che sono passati, perché i ricordi sono questo. Polvere nell'aria, un pomeriggio d'estate in attesa della sera.-Busserò ancora allo specchio. Non domani, ma un giorno qualunque da domani e per sempre. Perché tu non dimentichi.-Busserai ed io ti aprirò, perché così ho sempre fatto e così farò per sempre. Ma dimenticherò. Saprò di aver dimenticato e quei vecchi ricordi corrosi saranno illeggibili alla mia memoria. Ne proverò malinconia, ma il dolore sarà svanito, e mi siederò alla luce di un pomeriggio d'estate in attesa della sera, ad ascoltare i tuoi racconti di una vita passata. Ma con dolcezza, come se appartenessero ad altri da me.