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la luna nera


La luna nera sorge dietro la nebbia fredda, all'alba del giorno che verrà. Il termometro segna -7C°. Di rado, a questo punto del calendario, è stato tanto lontano il natale, e ciò nonostante i regali, le luci sull'albero nel salotto di casa, le corse e le rincorse lungo il calendario alla ricerca di giorni o anche frazioni di ore da dedicare a chi ci sta vicino. Ma chi ci sta vicino è ormai troppo lontano, occupato a sua volta in analoga rincorsa. Mi verrebbe da confessare, con un pizzico di cattiveria di troppo, di trovarlo ormai una festa stomachevole. Mi rendo conto di essere guidato dal risentimento per la frustrazione di non riuscire a godermelo come vorrei, ma nel mio cuore è soltanto un addobbo triste e polveroso da difendere dalle termiti. Non me la sento di aspettarmi alcunchè da lui.Ciononostante, mi piace camminare per le strade delle cittadine dei dintorni, e guardare i bambini schiacciare il naso contro le vetrine addobbate, eccitati e estasiati dall'aria di festa che dopotutto, permane. Corrono inseguiti da genitori isterici, ma in qualche modo compiacenti di poterli lasciare andare un pò più liberi di quanto di solito non siano. Si fermano incantati davanti alle luci colorate come falene appena venute al mondo, oppure pronte ad attraversare la luce, verso il mondo che prosegue dopo il nostro, e desiderano. Ma senza avidità, pronti a rinunciare a questo desiderio per uno più nuovo, non importa se migliore. Soltanto di queste vigilie avranno ricordi, che quelle da adulti si seguono tutte uguali, illuminate appena dal riverbero del ricordo di quelle infantili, come se fossero state le uniche vere.La luna nera si nasconde in mezzo al cielo, sotto il lenzuolo azzurro dell'alba che si avvicina ed io, stanco di tutta la notte che è passata, me ne vado a sognare d'esser di nuovo falena. 
( Immagine dal blog: http://blog.libero.it/Lucedoriente/9846770.html )