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Cicale


Dal mio diario: Giovedì 14 febbraio 2008Beati coloro che appendono i propri cuori ad alberi antichi, come frutti in attesa dell'estate, per maturare. Che questi alberi affondino nella terra radici solide, la loro speranza è questa. Il mio cuore invece matura sporco nel cuore della terra, lentamente come le larve delle cicale aspetta l'estate anch'esso, anche se dal suo mondo non vede né albe né tramonti. Il mio cuore è cieco, ma è certo di dove attingono ricchezza le sue radici. Arriverà l'estate, e il mio cuore maturo aprirà la terrra, spiegherà le sue ali al cielo, e comincerà a cantare. I cuori appesi agli alberi invece si seccheranno al vento arido di agosto, e le foglie non saranno abbastanza per proteggerli dal sole.Moriranno tutti i cuori quando l'estate sarà finita,  marciranno a terra durante le prime piogge dell'autunno, e di essi non rimarrà ricordo alcuno. Esistiamo tutti in attesa di una stagione sola? Mi sento solo, cieco e sordo sotto la terra. Però no. Non voglio appendere il mio cuore all'albero. 
   (e anche per oggi, ci sono aggiornamenti su http://questoblognoneunalbergo.blogspot.com/)