TheNesT

Dell'ozio, e di altri miei talenti..


Finita la notte in bianco, a rigirarmi nel letto e a vedere svanire lentamente le stelle fosforescenti che ho applicato al soffitto, per potermi immaginare libero nel cielo almeno quando dormo, sono suonate le sette. Le campane hanno svegliato la primavera, spaventando gli uccelli negli alberi, e in qualche modo scuotendomi di dosso qualcosa che avevo accumulato per tutto l'inverno. Il resto della mattina è passata facendo pulizie e, finita la colazione, portando a termine quei piccoli lavoretti che avevo tralasciato di portare a termine da prima ancora che la neve coprisse il prato. Poi un giro in vespa, vestito di una giacca leggera e finalmente senza guanti, prima di pranzo. Avevo sonno, il mio corpo chiedeva indietro quelle ore di riposo perse per strada nella notte ma mi sono fatto tentare di nuovo dal sole tiepido, dall'aria pulita e dall'ascolto della collina, finalmente cinguettante di vita, pur ancora timorosa dell'inverno che no, per quanto possa sembrare, non è ancora finito. Ho ceduto di nuovo, dicevo. Pranzo, e poi un caffè. E poi la sedia sul balcone, un libro da finire. Un bicchiere di Sambuca, e poi uno di grappa di moscato, col suo profumo dolce che pizzica il naso mentre nel posacenere brucia senza fretta un Montecristo Habana che mi porto avanti dall'estate scorsa. Lo so, indugio nel più persistente dei miei vizi: l'incostanza nel portare avanti qualsiasi impegno. In particolar modo i miei vizi. Sorrido all'idea, mentre tengo il libro aperto e mi lascio scaldare dal sole, pensando che in fondo, si: l'ozio resta ancora il migliore dei miei talenti.  Pubblicità: Vi segnalo che è stato pubblicato il post Ricordati di me (1) sul blog http://questoblognoneunalbergo.blogspot.com/. Visitatelo numerosi!