TheNesT

Nella pioggia


Singhiozzo mozziconi consumati di canzoni cantate anni fa, quando sotto la pioggia torrenziale come quella di questa sera guidavo stanco nella via di ritorno verso casa. Mi chiedevo come facessero le mie illusioni di un futuro migliore a non affogare sotto tutta quella pioggia, e l'unica risposta sensata che mi davo era che forse le mie illusioni sapevano nuotare. E' stato così. Se la stanchezza, che inevitabilmente scende quando le notti finiscono davanti a una tazza di caffè, a volte sembra prendersi il cuore in ostaggio per riempirlo di disillusioni, è soltanto un momento di debolezza. Le notti infatti finiscono, anche se sono buie e sotto l'acqua che scroscia la musica sembra perda il senso del tempo, e appenda le note ad asciugare dietro la porta insieme ai calzini inzuppati nelle pozzanghere di ieri, di oggi e di domani. Finiscono e senza rumore arriva la primavera, si piantano i fiori, si puliscono gli angoli bui della casa. Ogni cosa prende il suo posto naturale, ordinato e leggero, e ogni giorno che si sveglia rinnova le promesse dei passati propositi. Gli occhi sono ora stanchi, velati di un sonno lattiginoso e tanto vischioso da rallentare persino i miei pensieri, e con essi le gocce di pioggia, e con le gocce di pioggia il tempo delle canzoni.   Vinicio Capossela: Nella pioggia