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Il lago un giorno di pioggia


The Black Heart Procession - The old kind of summerCon la pioggia ho di nuovo chiuso le mie ossa in casa, a dormire un sonno cullato dal battito di ciglia delle nuvole che camminano attraversando il bosco a passi lenti, per giungere fino a qui. Il lago accoglie ogni goccia, e onda dopo onda si alza finchè supera gli argini, e sommerge il porticciolo, e si inoltra nelle strade basse, per l'ennesima volta, per vedere com'è cambiato il paese in questi anni. Il lago è curioso. Tracima sporcando l'uscio di casa dei relitti dei boschi: rami levigati ormai da tanto galleggiare, foglie marce, tronchi morti. Ma lo fa con delicatezza, non ha la fretta del fiume, né la furia del mare. Il lago ti inonda con un sorriso, con una lentezza funebre, crudele se vuoi, ma quasi lieta della propria inesorabile calma.Io vivo in cima alla collina.Da qui ne vedo il profilo sinuoso del corpo, un serpente antico posto a frontiera tra due terre gemelle. La sua pelle appena increspata da tanta pioggia, la nebbia frutto del suo calore, e le nuvole che danzano sulla sua pelle una danza che non di rado, noi uomini, paghiamo con la vita. L'attesa cresce.Altrove questo cielo, ingrato delle nostre preghiere, ha già chiesto il suo tributo. Il lago non chiede. Si prende quello che vuole se lo lasci abbandonato: i tuoi sogni, i tuoi incubi, le tue speranze. Le patetiche malinconie dei suoi abitanti. Ma lo fa con calma. Te ne accorgi sempre quando ormai è troppo tardi per salvare alcunchè.