Leggerete questo post, ed io già non sarò più qui. Quella che vi parla è infatti la mia voce scritta, solo una traccia nello spazio in mezzo al cielo, una scia, un sasso abbandonato lungo la via. Se leggerete queste parole, è perchè avrete percorso un cammino che, almeno per un momento, avrete condiviso con me. Avrete raccolto quel sasso abbandonato, chinandovi sul sentiero e fermandovi per un momento. Soltanto per questo, io già vi ringrazio. Ma io sarò già altrove. Dove sarò io, chissà, forse sarà già un'altro giorno. Un giorno che ho dovuto camminare per un anno intero, prima di poterlo ritrovare. Un'alba senza testimoni, un'alba antica, alla fine di una notte infinita. Un'alba che ad averla solo pensata è già un ricordo, un luogo che è un giorno e dunque un tempo che si ripete, infinitamente, finché i miei passi mi riporteranno fino a qui. Che cosa strana, il tempo. Scivola nello spazio come avesse forma, e dimensione, eppure è ovunque, in qualsiasi momento. Un prato immenso in cui i sogni ed i ricordi crescono insieme, come fili d'erba su cui camminare a nostro piacimento. Io non so cosa significhi questo giorno, per voi. Forse festeggerete, forse per voi non significa niente. Per me è l'unico giorno dell'anno. L'unica alba, dopo l'unica notte. Per me è un luogo in cui sospirare per un momento nell'aria antica dei ricordi, nella luce nuova dei miei sogni. E' il luogo eterno in cui ritrovo il me stesso di ogni momento, ripetuto per ogni volta che qui mi sono ritrovato. Abbracciato al bambino di cui ho appena ricordo, e dal vecchio che a malapena mi ricorda. Un momento che è ovunque, e contemporaneamente un luogo che è qualsiasi momento. La cosa più vicina a quella che intuisco, sia l'eternità. Buon Anno.
Oggi è qui
Leggerete questo post, ed io già non sarò più qui. Quella che vi parla è infatti la mia voce scritta, solo una traccia nello spazio in mezzo al cielo, una scia, un sasso abbandonato lungo la via. Se leggerete queste parole, è perchè avrete percorso un cammino che, almeno per un momento, avrete condiviso con me. Avrete raccolto quel sasso abbandonato, chinandovi sul sentiero e fermandovi per un momento. Soltanto per questo, io già vi ringrazio. Ma io sarò già altrove. Dove sarò io, chissà, forse sarà già un'altro giorno. Un giorno che ho dovuto camminare per un anno intero, prima di poterlo ritrovare. Un'alba senza testimoni, un'alba antica, alla fine di una notte infinita. Un'alba che ad averla solo pensata è già un ricordo, un luogo che è un giorno e dunque un tempo che si ripete, infinitamente, finché i miei passi mi riporteranno fino a qui. Che cosa strana, il tempo. Scivola nello spazio come avesse forma, e dimensione, eppure è ovunque, in qualsiasi momento. Un prato immenso in cui i sogni ed i ricordi crescono insieme, come fili d'erba su cui camminare a nostro piacimento. Io non so cosa significhi questo giorno, per voi. Forse festeggerete, forse per voi non significa niente. Per me è l'unico giorno dell'anno. L'unica alba, dopo l'unica notte. Per me è un luogo in cui sospirare per un momento nell'aria antica dei ricordi, nella luce nuova dei miei sogni. E' il luogo eterno in cui ritrovo il me stesso di ogni momento, ripetuto per ogni volta che qui mi sono ritrovato. Abbracciato al bambino di cui ho appena ricordo, e dal vecchio che a malapena mi ricorda. Un momento che è ovunque, e contemporaneamente un luogo che è qualsiasi momento. La cosa più vicina a quella che intuisco, sia l'eternità. Buon Anno.