Soffia un vento antico, sul prato di stelle che copre la conca del cielo. Gettata in un angolo appena increspato dalle nuvole, una luna che sembra il proprio riflesso sulla superficie del lago, è testimone di una notte senza testimoni, quieta e silenziosa. Soffia il vento e si porta via l'estate, un giorno del calendario per volta. Lentamente si staccano dal muro, e volano via. Liberi di perdersi nei vasti campi della memoria, senza lasciare traccia. Soltanto alcuni verranno ritrovati, e ricordati, e a furia di essere ricordati si consumeranno, annerendo le dita dell'inchiostro con cui sono stati scritti. Finché saranno illeggibili. Finché potranno essere dimenticati. E quando anche l'ultimo di loro sarà perso, senza rimedio, saremo liberi di farci portare via anche noi da questo vento teso, nella più dolce delle inconsapevolezze. Senza lasciare traccia.
Tempo
Soffia un vento antico, sul prato di stelle che copre la conca del cielo. Gettata in un angolo appena increspato dalle nuvole, una luna che sembra il proprio riflesso sulla superficie del lago, è testimone di una notte senza testimoni, quieta e silenziosa. Soffia il vento e si porta via l'estate, un giorno del calendario per volta. Lentamente si staccano dal muro, e volano via. Liberi di perdersi nei vasti campi della memoria, senza lasciare traccia. Soltanto alcuni verranno ritrovati, e ricordati, e a furia di essere ricordati si consumeranno, annerendo le dita dell'inchiostro con cui sono stati scritti. Finché saranno illeggibili. Finché potranno essere dimenticati. E quando anche l'ultimo di loro sarà perso, senza rimedio, saremo liberi di farci portare via anche noi da questo vento teso, nella più dolce delle inconsapevolezze. Senza lasciare traccia.