TheNesT

Camminerò


Fra qualche giorno, per non più di qualche giorno, lascerò perdere la tastiera e me ne andrò a fare due passi, sotto la pioggia sottile che inizia proprio ora. "Hiatus", l'ho chiamato una volta, in cui a quanto pare ero in vena di spiritosaggini. E mi piace pensare che sarà più o meno questo: un vuoto leggero da vivere, senza impegni né appuntamenti, che non siano di puro piacere. Ozio, insomma. Ozio di cui mi vanto grande praticante ("Maestro D'Ozio", è quel che vorrei scrivessero di me, una volta che non ci sarò più). Inezie a parte, come per tutte le mie vacanze, anche di questa tenterò di farne un viaggio. Una piccola avventura, quel minimo di improvvisazione che mi faccia intravedere qualcosa del mondo, qualcosa che non riuscirei mai a vedere da turista. Un profumo nell'aria, un sapore che sia una sorpresa, una sottile malinconia al pensiero di dover tornare a casa, un pensiero stupido ma genuino: il pensiero di rimanere lì, se non per sempre, almeno per più di qualche giorno. Poi, già lo so, la razionalità avrà il sopravvento, e mi riporterà a casa. Raccoglierò le foto che avrò fatto in una cartella, darò loro un nome banale, e le dimenticherò. Succede così ogni volta, no? Chi di voi ricorda le vacanze fatte solo qualche anno fa? E se le ricordate, sapreste distinguerle da quelle fatte negli anni passati? E' per questo che scrivo un diario di viaggio. Un quaderno dalla copertina insulsa in cui scrivere giorno per giorno i chilometri fatti, le località raggiunte, e un paio di righe in cui buttare i pensieri fatti, lì per lì. Una sciochezza da adolescenti, forse. Un semplice manufatto dei giorni più belli della mia vita.Quelli vissuti camminando. In un giorno di pioggia - Modena City Ramblers (Riportando tutto a casa, 1994)