TheNesT

Sonno


        Che ironia.Alla luce di quel che ho scritto ieri, oggi ho completato quasi quattro ore di sonno complessive, in ben tre sessioni diverse. Evviva. Certo non sono più quello di una volta (Mai stato, quello di una volta!), ed ora la fatica si sente. Io cerco di distrarla offrendole un caffé di quando in quando, facendole perdere qualche minuto prezioso, chissà che non mi basti per sgattaiolare fuori dalla sua portata prima dell'alba.Ma è inutile, non funziona.Gli occhi si chiudono dietro le palpebre pesanti come sipari, e le idee si posano sul pavimento, senza dare segno di voler fare un passo che sia uno. Al sonno non si sopravvive. E' una di quelle notti in cui quasi tutto, è inutile. Intanto indugio sulla tastiera, addormentandomi per qualche secondo tra un paragrafo e l'altro, con il dito fermo su una lettera che il computer, diligente, continua a scrivere finché qualche secondo dopo non mi sveglio. E a poco vale ricordare a me stesso i lavori da concludere prima che si faccia alba, dietro le colline che lentamente ghiacciano, alla luce della luna calante. Troppo pochi, troppo insignificanti le mie incombenze per pensare che possano costringermi a combattere e vincere il sonno, troppo poco per convincere me stesso che valga la pena restare sveglio. A deadend mind - Madrugada (The Nightly Disease, 2001)