TheNesT

A domani


Si, certo. Come no.Ed è che ci si fa prendere dalla nostalgia, e non si sa neanche nostalgia di che. Forse degli anni in cui ancora facevo propositi per l'anno nuovo. Forse per i sogni che man mano mettevo nel cassetto, che un giorno arriverà il momento, che un giorno chissà, magari.Magari no.E infine quel giorno forse è arrivato, ed è stato belllissimo. Ma è già passato, non è stato ieri ma un giorno qualunque dell'altro ieri, ed è vero: non è stato quello mi aspettavo. Ma non importa, va bene uguale.Ora scrivo e a malapena rileggo quel che scrivo, sotto il peso plumbeo del sonno i miei occhi si chiudono. Come le chiuse a trattenere i sogni nel loro bacino, per non farli tracimare. Ma è tardi, ormai. L'alba non è lontana, e dei sogni non rimane che un letto sfatto quando il sole è già piegato verso il tramonto. La chiusa non ha retto, la diga si è lasciata tracimare, il lago è esondato. Dei miei sogni non ne rimane quasi niente.E mi sorprendo ad augurarmi di non farne più di sogni. Di dormire finalmente un sonno vuoto, silenzioso, cieco. Un sonno in cui poter dormire ancora, e recitare l'unica poesia che ricordo ancora a memoria."...Caro m'el sonno, e più l'esser di sassofinché il danno e la vergogna duranon veder, non sentir m'è gran venturaPerò non mi destar, deh: parla basso." A long december - Counting Crows (Recovering the satellites, 1996 )