TheNesT

Poche parole


Sono di poche parole, ultimamente. Non solo qui, dove ho sempre centellinato la mia presenza, ma anche nella mia vita di tutti i giorni. E così facendo scopro come le parole si esauriscano se non vengono usate, si prosciuga la fonte e non si ha più nulla da dire, semplicemente. La vita si riduce a gesti meccanici: sveglia, rivestiti, mangia, pulisci, metti in ordine, apri le finestre, esci, rientra, cucina, chiudi le finestre, spegni le luci, rivestiti, esci, guida, lavora, spegni le luci, resta sveglio, lavora, accendi le luci, lavora, alzati, timbra, guida, fai colazione, metti in ordine, svestiti, richiudi le finestre, spegni le luci, dormi, sogna, sveglia.E le parole a malapena spiegano: piuttosto descrivono , una passo per volta il ritmo circadiano del mondo, come l'ago dei secondi racconta il tempo nell'orologio. Scandiscono e non fanno nient'altro che scandire il consumarsi del tempo che ci rimane.Ma le parole non servono solo a questo.E allora che sia tempo di scaldarle, di dar loro energia sotto forma di calore, perché siano pronte a produrre significato.