TheNesT

Il penultimo dei miei pensieri


Riprendo queste pagine troppo di rado, ripasso di sera in sera e le lascio in attesa di trovare un minuto per pensarci su, e un altro per scrivere qualcosa. Ma quel minuto mi sfugge tra le dita, tra un impegno e un altro, e il suo ticchettìo risuona inascoltato. Un momento più tardi è troppo tardi: si affastellano i preparativi del giorno che inizia, e che io preparo perché sia pronto per quando apparirà l'alba da dietro il sipario della notte, e i più mattinieri si guarderanno allo specchio spostando dagli occhi i resti dei fantasmi dei sogni passati e ormai svaniti. Un momento ancora e non sarà più ora per pensieri così vaghi: il giorno incombe e con lui i suoi rumori, l'implacabile luce che innonda il mondo.Ma ora per una volta afferro il culmine della notte con le dita, e chiudendo gli occhi sento ansimare sotto la coltre del buio i sogni di chi è rimasto sveglio fino ad ora. Fra poco anche gli ultimi cederanno al sonno, svuotati da ogni desiderio capace di tenerli svegli, sdraiati fra le lenzuola sfatte.E a chi respira ora piano, mentre inconsapevole della mia esistenza si immerge nel mare dell'oblìo dolcissimo che chiamate sonno, va il penultimo dei miei pensieri, e che suona più o meno così.